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Estratto trascritto e tradotto da Claudio Tassone per Comunità Queeniana
È stato bello tornare in Giappone anche se è stato brevissimo, in un momento di forte caldo e altissima umidità. Vorrei proprio rivedere il video... Non è il massimo suonare la chitarra sotto l'acqua. Le dita si ammorbidiscono e devi lottare per mantenere la concentrazione nel fare le tue cose per quella gente che rimane ancora lì. Il responso del pubblico è stato buonissimo.
Non ho più 25 anni, quando passavo le notti fuori a mangiare, bere e tutto il resto... Ora devo risparmiare le energie per il mio lavoro. Il paesaggio delle città giapponesi, Tokyo in primis, mi offre una visione del mondo da una prospettiva diversa. Tokyo è una città meravigliosa. Salire sulla torre più alta è stato fantastico. La cultura culinaria giapponese è ottima. È molto vegetariana e ha anche una tradizione buddista.
C'è voluto moltissimo tempo per preparare l'ultima compilation. Abbiamo avuto molte discussioni per assemblarla. Volevamo che ci fossero canzoni d'amore, ma non necessariamente di grande successo. Inizialmente dovevano esserci 4 canzoni nuove. Alla fine solo tre sono rientrate nel progetto.
Let Me In Your Heart Again è passata come una scoperta, ma di fatto era ben in vista su uno scaffale, con su scritto il titolo e "take 1 - take 2 - take 3...". Non ci ho messo molto a completarla. Ne ho ritrovato due registrazioni risalenti agli anni '80, nelle quali suoniamo insieme per davvero. Non la completammo pensando che per cantarla ci volessero delle tonalità irrealizzabili. Con le tecniche di oggi le ho riassemblate in una. È un brano che ho scritto io. La registrammo ai Record Plant di Los Angeles, la città in cui ci troviamo ora, nello stesso periodo di Radio Ga Ga e Break Free. Qual'è il messaggio della canzone? È una canzone su un amore perduto del quale si cerca di ritrovarlo nuovamente.
Con Freddie registrammo There Must Be More To Life Than This per i Queen. Poi ci fermammo definendo quelle che sarebbero state le correzioni da apportare. Non era ancora finita. Poi Freddie andò a trovare Michael Jackson e lui registrò delle voci su nastro. Oggi avevamo le multitrack dei Queen, in cui suonavamo come una vera band, e poi c'erano le parti di Freddie con Michael. Completarla è stato come sfornare una torta. Era appassionato dei Queen e amava Freddie. Con Michael ci incrociavamo anche in aeroporto e passava a trovarci anche in studio a Los Angeles.
Alle volte pensi che le cose possano funzionare con un arrangiamento differente. Love Kills la scrisse Freddie molto velocemente e in stile disco. Ci lavorammo insieme in gruppo, per il progetto della colonna sonora di Metropolis, con Giorgio Moroder. È stato il nostro manager Jim Beach a suggerirci di lavorare alla canzone. Le registrazioni in nostro possesso presentavano dei rumori di fondo della strumentazione, la click track... ecc. Con ProTools l'abbiamo ripulita alla perfezione e la voce di Freddie sembrava perfetta per una versione ballata. In studio si possono fare piccole cose molto interessanti. Modificare l'intonazione in alcune parti permette di riarrangiare le canzoni in modo diverso. Love Kills è un concetto molto forte. L'amore è gioia, ma anche sofferenza e può uccidere. Chiunque ha sentito l'arrangiamento ballad ha avuto una reazione entusiastica. Adam Lambert l'ha cantata in tour con grande successo. Adam ha molte cose in comune con Freddie, ma non ha bisogno di imitarlo. È l'ultima cose che serve. Deve solo fare le cose a modo suo.
Freddie per noi era come un fratello. Perderlo è stato gravissimo per noi. Ci abbiamo messo molto a superare quel difficile momento. Non volevamo associare più il nostro lavoro ai Queen a al ricordo di Freddie. Abbiamo creato i Queen insieme e ne siamo orgogliosi. Quando io e Roger suoniamo succede qualcosa di speciale. Siamo davvero come fratelli. Sai, litighiamo anche. Non sono i Queen di un tempo, ma il loro spirito è ancora vivo in un certo senso quando suoniamo insieme. Non c'è John, che ha deciso di mattersi da parte, non c'è Freddie, ma il nostro fisico ci sostiene ancora nel fare musica. Ancora una volta siamo riusciti a farlo.
Non abbiamo cercato Adam. Lui è arrivato all'improvviso. È stata una sorpresa che non potevo immaginare. Le nostre sono canzoni molto difficili da interpretare. Neanche dei grandi cantanti riescono a farle. Lui ci riesce con una grande semplicità. Potrebbe cantarle anche sonnecchiando. Anche Freddie non riusciva a cantare alcune parti nei registri originali come fa lui. Freddie osserverebbe il lavoro di Adam e direbbe qualcosa del tipo "Uhm... si... ok......... bastardo...". Avevamo bisogno di una connessione col pubblico e Adam lo fa benissimo. Se Adam decidesse di tornare alla sua carriera solista noi chiuderemmo bottega! Non si riesce a mettere tutto insieme così facilmente. Non cercheremmo di farlo di nuovo. Abbiamo le nostre viste, le nostre famiglie... Ma ora le porte sono aperte per essere ancora Queen.
Fans giapponesi, ci mancate molto. Siamo stati con voi di recente, ma per pochissimo tempo e spero di poter tornare per un vero tour del paese!