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The Man From Manhattan - fanzine OIQFC [primavera 1995]

28/3/1995

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Freddie Mercury e Eddie Howell: ecco come è andata la collaborazione
Come molti di noi sapranno, il singolo The Man from Manhattan del cantante britannico Eddie Howell, registrato all'inizio di gennaio 1976, ha un’enorme “Queenfluenza” al suo interno. Freddie Mercury ha infatti prodotto la canzone, suonato il piano e cantato nei cori, mentre Brian May ha suonato la chitarra principale e Mike Stone (il genio del suono di Bohemian Rhapsody) è stato il fonico in studio.

Jacky Gunn-Smith dell’Official International Queen Fan Club, ha avuto l’opportunità di incontrare Eddie Howell a pranzo e parlare un po’ di quel singolo. E lui le racconta un sacco di cose: l’incontro con Freddie, le idee per la canzone, i giorni in studio di registrazione, e molto altro.

Ecco cosa disse, e che Jacky ha poi pubblicato nel numero della primavera del 1995 della fanzine del Queen Fan Club Internazionale.

Traduzione e introduzione di Barbara Mucci per Comunità Queeniana Italiana


«Ho realizzato tre singoli con la Warner Brothers, e poi abbiamo inciso un album intitolato “The Eddie Howell Gramophone Record”. Il mio manager a quel tempo era David Minns, amico di John Reid, manager dei Queen in quel periodo. John presentò David a Freddie, e i due divennero buoni amici. Io dovevo suonare al Thursdays Club di Kensington per promuovere l’album, con un sacco di gente dell’industria della musica venuta ad assistere.

Avevo Phil Collins ai bonghi; lui aveva suonato in un sacco di brani dell’album. David Minns arrivò insieme a Freddie. Dopo circa 20 minuti, tutta l’alimentazione elettrica del palco si spense. Hanno provato a fermare il concerto… ma Phil andava avanti con i suoi bonghi, così abbiamo continuato e lo abbiamo trasformato in uno show acustico. Poi, David ha insistito affinchè io incontrassi Freddie Mercury, sebbene dovessi vedere tutte quelle persone delle case discografiche! Io e mia moglie, Freddie e David, Kenny Everett e sua moglie, andammo tutti in un ristorante chiamato The Elephant on the Pier
[l’elefante sul molo, ndt], ed ho raccontato a Freddie della canzone che avevo appena scritto, The Man from Manhattan, e che parlava della mafia. Rimasi d’accordo nel mandargli un demo, cosa che feci il giorno seguente. Lui mi chiamò il giorno successivo, dicendo che gli piaceva la canzone e che gli sarebbe piaciuto produrla.
Mi invitò nel suo appartamento di Holland Road, dove aveva un pianoforte a coda. Ci si sedette e suonò la canzone alla perfezione, sebbene avesse avuto solo un giorno per impararla. Tornai alla Warner Brothers e dissi che Freddie Mercury voleva produrre il mio singolo, e loro erano al settimo cielo! Prenotarono i Sarm Studios per la settimana seguente – e fondamentalmente dissero che avevamo “carta bianca” circa il tempo per la registrazione!

Ero eccitato dalla prospettiva di lavorare con Freddie, ma anche dal pensiero di avere tutto il tempo che volevo per registrare la canzone, una cosa a cui non ero proprio abituato!

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Il primo giorno in studio eravamo tutti in soggezione per Freddie; allora i Queen erano grandi, Bohemian Rhapsody era stata uno schianto e loro erano immensi. Ma dopo quel primo giorno, ci siamo tutti rilassati e ci siamo resi conto che Freddie era un tipo simpatico! Le registrazioni presero circa una settimana [Freddie ha invece detto che ci lavorò per tre giorni, ndt] , ed il modo di lavorare di Freddie era grandioso; se le cose non andavano bene, lui semplicemente stoppava la sessione e ce ne andavamo alla locale “Casa del Curry” finchè non fossimo stati di nuovo dello spirito giusto!

La mia idea inziale della canzone prevedeva un sacco di tromboni squallidi, roba davvero rilassata, ma quando Freddie l’ha sentita, l’ha interpretata in modo differente.
Sebbene lui fosse molto democratico in studio, quello con cui ci siamo ritrovati alla fine non era proprio ciò che avevo in mente! Lui suonò delle grandi parti di pianoforte, e fu sua la decisione di includere – e cantare – tutte le parti armoniche.


Ricordo che nei giorni in studio Freddie era sempre vestito in modo immacolato. Era anche puntuale; se avesse detto che dovevamo essere in studio ad una certa ora, era sempre in orario.
Ricordo che una volta Freddie voleva una campana da suonare nella canzone, ma la campana doveva avere la nota in RE – lo studio non ne aveva, così Freddie mandò dei pony express (una vera novità!) per setacciare Londra e trovarne una. Quei ragazzi si facevano pagare a ora per i loro servizi, e 800 sterline dopo… una campana con la nota giusta venne trovata!

Quando tutto fu ultimato, Freddie mi disse solo: “Se questa non diventa una hit, allora denuncia qualcuno!”.

Avevamo i passaggi in radio e in TV tutti organizzati – fino a che qualcuno raccontò all’Unione dei Musicisti che il nostro bassista non era britannico
[Jerome Rimson, cittadino statunitense, ndt], e non era un membro dell’Unione stessa.
Così loro hanno effettivamente “vietato” qualsiasi riproduzione della canzone.


La Warner ne era proprietaria fino a poco tempo fa, ci ho impiegato 18 mesi per riappropriarmene, ed ho creato una mia etichetta (la BUD records) per distribuirla.»

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■ Il testo della canzone

Hey, little lady do you love me
As much as you tell me you do
Oh, I'm not the man you think I am
The game I've been playing is through

Hey, little girl do you trust me
Oh, I'm gonna tell you no lies
I'm gonna come clean don't make a scene
I've been hiding behind a disguise

Oh, I'm the man from manhattan, ole
The man with a price on his head (lots of money)
The man from manhattan
The surface is satin
But the lining is laden with lead

Oh, I've been a fugitive too long
Running away from my fame
My enemies flee at the sight of me
They shake at the sound of my name

'Cos I'm the man from manhattan, ole
The man with a price on his head (go and get the deputy)
The man from manhattan
The surface is satin
But the lining is laden with lead

But don't be afraid
It's only a dream (I'm only dreaming)
An imaginary hero
A vision I have seen
Oooh, ah, ah, ah, cuckoo

I know my true destination
The day will eventually come
I tell you my friend I know my end will be
When I'm standing alone in the sights of a gun
Ooh, ooh, ooh, ooh

Oh, I'm the man from manhattan, ole
The man with a price on his head, yeah
The man from manhattan
The surface is satin
But the lining is laden with lead

'Cos I'm the man from manhattan, ole (everybody listen)
The man with a price on his head (lots of money)
The man from manhattan
The surface is satin
But the lining is laden with lead

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─ @claudiobadger
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