Martedì 6 ottobre 2016 Tsunami Edizioni ha iniziato a mettere sul mercato l'atteso libro LA RED SPECIAL DI BRIAN MAY, in versione italiana tradotta dall'amica Raffaella Rolla.
Chi ha prenotato da questo link entro le ore 9 del 23 ottobre è stato ammesso a un concorso per vincere una copia autografata da Brian May in persona.

Il libro è disponibile anche su Amazon.it (LINK)
La Red Special di Brian May è un opera immancabile anche per tutti gli appassionati della musica.
La Chitarra, costruita in casa in diciotto mesi fra il 1963 e il 1964 da Brian e suo padre Harold May, è alla base del suono distintivo dei Queen ed è diventata negli anni un'icona assoluta nella scena pop e rock.
Tsunami è specializzata in edizioni rock, hard rock e metal per l'Italia.
Stavolta la traduzione sarà ben all'altezza delle aspettative.
Come tradisce la denominazione, Eugenio e Max (i due gestori dell'etichetta) hanno una energia positivamente distruttiva in campo editoriale, peculiarità necessaria in una impresa eccezionale come questa. Non esistono infatti al momento altre traduzioni di questo libro in lingue diverse dall'inglese.
◄ Eugenio Monti ha incontrato Brian May all'hotel Sistina, in occasione della promozione del tour 2016 con Kerry Ellis in Italia. • Le pagine ufficiali dei Queen hanno riportato l'incontro e l'uscita imminente del libro. • Il 15 settembre 2015 sono giunte all'editore i primi 5 bancali pieni di copie del libro. • Intervista a Raffaella Rolla, traduttrice alla corte dei Queen. (LINK) • Prevendita straordinaria dal 6 ottobre 2015 (LINK) La commercializzazione generale arriva il 29 ottobre 2015. FACCIAMOLO DIVENTARE IL REGALO DI NATALE PER NOI E TUTTI I FANS‼ È UN LIBRO CHE EMOZIONA, INFORMA E FORMA. Questi i riferimenti alla Tsunami Edizioni su Facebook, Twitter e naturalmente sul web. |
Si deve a Raffaella Rolla la traduzione italiana del nuovo libro di Brian May
Non solo traduttrice, ma anche e soprattutto amica del chitarrista capellone dei Queen, a lei il compito di tradurre “Red Special”

Ma questo è solo uno, l’ultimo in ordine di tempo, degli esempi di collaborazione tra i Queen e Raffaella, tra l’altro redattrice della rubrica “Retrovisore” all’interno del nostro settimanale. Pur non essendo originaria della Valbormida, ormai è un po' come se ci fossi nata.
Quanto ti ha dato questa zona e cosa ti sei portata con te di Milano?
Abito a Dego da alcuni anni e, pur restando fedele alle mie origini lombarde, mi sento parte di questa splendida valle, tanto da considerarmi valbormidese a tutti gli effetti. D'altronde, è stato amore a prima vista: ho sempre
amato la natura incontaminata, selvaggia e i luoghi un po' misteriosi. Il tempo qui sembra essersi fermato e, in un mondo dove si vive freneticamente, questo è sicuramente un vantaggio. Inoltre, questi sono luoghi ricchi di storia ma c'è ancora tanto da scoprire, bisogna solo farli conoscere al mondo intero.
Credo questo sia il mio retaggio milanese: il desiderio di ricerca unito allo spirito di iniziativa e di intraprendenza che mi porto da Milano.
Il tuo nome è appena salito alla ribalta grazie alla splendida traduzione del libro sulla Red Special di Brian May, edito da Tsunami. Che esperienza è stata?
Non sono una persona dalle mezze misure, sono molto esigente e chiedo sempre il massimo da me stessa. In questo
caso, essendo l'autore una famosa rockstar nonché un amico di vecchia data, mi sono sentita una doppia responsabilità: da un lato l’approccio è stato reverenziale, ma dall'altro è stato professionale e amichevole al
tempo stesso. Il fatto di conoscere così bene Brian, il suo lavoro e il suo modo di essere mi è stato di grande aiuto. Mi ha detto: "Le mie parole sono in ottime mani, non sono mai state più sicure. Tu mi conosci, conosci l'argomento, sai come penso e cosa intendo. Per me tutto questo è importante".
Non è la prima volta che lavori con Brian e i Queen. Ci vuoi raccontare come è nato il vostro rapporto?
Da ragazza non ero una fan esaltata di un cantante o di un gruppo specifico, ascoltavo di tutto. Tuttavia, i Queen avevano su di me un fascino particolare e devo ammettere che oltre all’incredibile voce di Freddie Mercury, ero molto intrigata da quel chitarrista capellone, un po' filosofo, dall'aria dolce e sensibile. La loro musica mi ha accompagnato nella mia adole! scenza in Italia e, in seguito, nei miei studi universitari in Inghilterra. Quando, nel 1991, Freddie morì fu una notizia sconvolgente per me, ma fu anche il giorno in cui decisi di impegnarmi attivamente nel volontariato nella lotta all'AIDS.
Fu lì che iniziasti a frequentare ambienti impegnati su quel fronte, vero?
Esatto. Insieme ad un'associazione e spinta da uno spirito idealista e donchisciottesco, dal 1992 al 1994 al Teatro Smeraldo di Milano organizzai lo spettacolo di beneficenza The Show Must Go On ! Omaggio a Freddie Mercury. Il manager dei Queen Jim Beach, contattato per avere i permessi necessari e dimostrare che si trattasse di un evento benefico, rimase impressionato dai risultati ottenuti, tanto da conquistare la sua fiducia e quella della band. Col
tempo diventai il loro punto di riferimento italiano, traducendo e adattando il copione del musical We Will Rock You, portato in Italia da Barley Arts. Nel corso degli anni, nacque poi lo splendido rapporto di amicizia con Brian.
Vi accomuna anche un amore viscerale per la natura e i suoi abitanti. Non è un caso che tu sia giunta qui. Brian Che dice di questi luoghi?
A Brian dico sempre che condividiamo la sindrome di San Francesco! La sua associazione Save Me Trust da anni è schierata contro il ripristino della caccia alla volpe e lo sterminio dei tassi, voluto dall'attuale governo inglese, e in difesa di chi, come dice egli stesso, è indifeso e non ha voce. Il suo impegno non conosce confini e recentemente è
intervenuto addirittura in appoggio del Corpo Forestale Italiano. Brian è rimasto letteralmente affascinato dai nostri
paesaggi, dalla natura e dalle foto di volpi e caprioli che gli ho mandato, definendoli un piccolo paradiso e aggiungendo di volerci fare visita. Mi auguro che qualche amministrazione comunale o qualche sponsor possa
invitarlo.
Cosa significa poter condividere da anni emozioni con una persona sensibile come Brian May?
È una sensazione indescrivibile: è come parlare ad un vecchio amico con cui ti puoi confidare e confrontare apertamente suo ogni tema. Non racconterò mai aneddoti o storie particolari, ma posso dire che è una persona
umanamente splendida, dotato di una sensibilità e una capacità di comprendere l'animo umano non comuni. Insomma è quell'amico che, anche se non lo senti ogni giorno, sai che c'è e che su di lui puoi sempre contare. Proprio come dice il testo di Back to the light :"Io ci sarò, non importa quello che stai passando…"
La sera stessa Brian ha presentato il lavoro in un piccolo evento appositamente organizzato al Century Club di Soho, a Londra.
Era presente fra il pubblico anche il liutaio Andrew Guyton, che collabora con Brian da lungo tempo.
Andy ha anche condiviso due foto dell'evento, in una delle quali Brian mostra la sua primissima chitarra, l'acustica Egmond che ritrovò dopo vent'anni durante le sessioni di registrazione dell'album Innuendo e che lo stesso Guyton ha restaurato nel 2003.
Se ci fate caso, il manico della Egmond è più corto del normale, perchè il padre di Brian lo modificò accorciandolo per permettere al figlio di suonarla!
Breve video Instagram

• Ultima press release del 18/9/2014
• Pagina internet ufficiale: www.theredspecial.com
• Volantino ufficiale dell'editore Carlton Books: link
• Link per ordinare su Amazon Italia
• Anticipazione sul libro cha abbiamo diffuso all'inizio del 2014
• Bellissimo articolo nel numero di ottobre 2014 della rivista Giotar Player
A seguire c'è una video-intervista rilasciata da Brian a Absolute Radio, in cui parla della costruzione della Red Special.