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"Freddie Mercury - Who Wants To Live Forever?", nuovo docu-drama su Channel 5

20/11/2016

2 Comments

 
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Il 20 novembre 2016 alla TV inglese e USA, nel 25° anniversario della scomparsa di Freddie Mercury. GUARDALO QUI SU COMUNITA' QUEENIANA ITALIANA!
[articolo pubblicato per la prima volta il 9 novembre 2016]

■ Il progetto



La TV inglese Channel 5 ha commissionato due docu-drama su altrettanti artisti scomparsi prematuramente. Il primo è dedicato al nostro Freddie.


Si intitola The Freddie Mercury Story: Who Wants To Live Forever? (fino al mese di luglio si parlava di "The Great Pretender Revealed").


In occasione del 25° anniversario della sua scomparsa, è stato ricostruito uno spaccato di due fra i più importanti anni della vita di Freddie: dall'iconica esibizione al Live Aid '85 fino alla diagnosi della malattia nel 1987.
Viene esaminata la sua lotta per mantenere la propria vita privata lontana dai tabloid, continuando al contempo a registrare musica affrontando di faccia il suo precario stato di salute.
Nel documentario sono presenti contributi da parte di familiari ed amici, incluso l'autista e guardia del corpo Terry Giddings, il quale condivide per la prima volta la propria versione degli ultimi anni dell'esistenza di Freddie.



La durata di ognuna delle due puntate è di 2 ore, sia quella su Freddie che l'altra su Karen Carpenter.



È stato messo in programma dalla TV Channel 5 nel Regno Unito ─ e successivamente negli USA ─ la sera del 20 novembre 2016, quando da noi in Italia l'orologio indicherà le 22:00CET (fino a 5 minuti dopo la mezzanotte).




La produzione è stata assegnata alla Potato (controllata di ITV Studios), il cui Direttore e Produttore esecutivo Michael Kelpie promette:

«Questi film raccontano le loro storie in modo rispettoso, veritiero e avvincente; ricordano quanto entrambi loro ci manchino».



Guy Davies di Channel 5 ha aggiunto:

«Nell'anno che segna il 25° anniversario della tragica morte di Freddie Mercury, questi racconti si concentrano su due icone del nostro tempo che hanno lasciato il proprio segno in tutto il pianeta».
L'attore che interpreta il ruolo di Freddie Mercury è John Blunt, frontman della tribute band australiana Killer Queen Experience:

«È la primissima volta in cui un attore interpreta Freddie nel ruolo di se stesso nella propria vita reale, quindi è per me una grandissima cosa aver ricevuto questa opportunità. L'ansia che ne consegue deriva dall'essere sicuro di aver fatto le cose nel miglior modo a me possibile. Ho girato le mie riprese a Kensington fin dal primo giorno in cui ero sceso dall'aereo, e mi trovavo a qualche isolato da dove viveva Freddie. Speriamo soltanto che tutti apprezzino il vedere un po' come sarebbe potuto essere Freddie nei suoi momenti. Mi sono stati dati degli obbiettivi da raggiungere prima di ottenere il ruolo. In ogni caso, la certezza di essere pronto in modo adeguato... è qualcosa che restava oltre le mie convinzioni. Il film è stato per me qualcosa di davvero surreale. È stato straordinario per me poter fare qualcosa di così grande e su larga scala oltreoceano. Specialmente quando un mito non c'è più, devi necessariamente fare le cose in modo perfetto. C'è un sacco di pressione e spetta ai fan dire come è andata».



Il trentatreenne DJ e attore inglese Paul Culshaw ha intepretato Peter Freestone:

«Di sicuro abbiamo girato molte più scene di quante non ne fossero necessarie. Tutto quello che posso fare è sperare in bene. Sono nel ruolo di Peter Freestone, uno dei migliori amici di Freddie e suo assistente personale. Sapere che potrete finalmente guardarlo mi emoziona molto. Vedrete anche il mio amico e collega John Blunt, che è stato un Freddie assolutamente straordinario! Sono molto orgoglioso del mio amico australiano per questa sua performance!»
.



Dopo aver assistito a un'anticipazione all'inizio di novembre, Jon Peake ─ capo redattore di TVChoice e Total TV Guide nel Regno Unito ─ si è lasciato andare a questo commento:

«Ho visto John Blunt nel ruolo di Freddie Mercury nel prossimo biopic di Channel 5 e la somiglianza è sconcertante. Ho pensato che fosse un filmato reale dell'epoca».



Le riprese sono state realizzate nei primi tre mesi di quest'anno.



Lunedì 1 febbraio Lesley-Ann Jones, autrice dell'apprezzatissimo libro "I Will Rock You ", ha registrato alcune delle scene.
Dal profilo Facebook della giornalista e scrittrice inglese si leggeva:

«Oggi ho filmato con ITV Productions un documentario lungometraggio su Freddie Mercury. È stato difficile ed emozionante da fare. Verrà trasmesso il prossimo autunno per commemorare quello che sarebbe stato il suo 70° compleanno, così come il 25° anniversario dalla sua scomparsa, sarà visibile anche negli Stati Uniti, nel Sud America, in Giappone e in diversi paesi europei. Ci sono Paul Gambaccini (caro amico di Freddie), la costumista Diana Moseley (che ha combinato quel glorioso mantello e la corona indossati da Freddie durante il 'Magic Tour' nel 1986), il compositore e produttore Mike Moran (che ha realizzato 'Barcelona' con Freddie e Montserrat Caballé), il giornalista David Wigg (il giornalista e amico stretto di Freddie), Tim Rice (co-autore di canzoni per l'album 'Barcelona') ed io, che scavo nei ricordi dove i precedenti documentaristi non sono arrivati».



Fra le testimonianze a favore di questa produzione si registra anche quella di Crystal Taylor, ex assistente personale di Roger Taylor e famosissmo roadie dei Queen dal 1976 al 1989. Lo scorso 24 marzo ha commentato dal proprio profilo social:

«Mentre vi parlo, proprio oggi si sta girando un nuovo documentario su Freddie Mercury. Il classico sospetto nei confronti di documentari e interviste è che raccontino sempre le solite vecchie storie, ma in questo caso ci sono dei volti nuovi. Potrebbe essere interessante e non è una produzione della Queen Productions»
.


Potato si è già occupata della docu-fiction su Whitney Houston, "Whitney & Bobby: Addicted To Love".




Fonti:   Lesley-Ann Jones   -   TV Wise UK   -   TBI Vision   -   The Westerner   -   Crystal Taylor   -   Jon Peake   -   John Blunt   -   Paul Culshaw






È giunta invece a freddo la sentenza di Brian May, tre giorni dopo la messa in onda:

«Ho ricevuto un sacco di commenti sull'agghiacciante qualità del docu-drama low-cost su Freddie trasmesso recentemente da Channel 5.
Beh, non dovete proprio prendervela con noi, gente. Abbiamo avuto notizia di questo progetto circa 6 mesi fa e gli avevamo chiesto (gentilmente) di cestinarlo.

La stessa cosa è stata fatta dalla famiglia di Freddie.
Ma Channel 5 era determinata ad andare avanti. Channel 5, che vergogna. I mascalzoni hanno perfino usato il titolo della mia canzone! Non è carino.
Comunque le sensazioni generali sembrano indicare che questo sforzo poco gradito sia già destinato a rapida morte naturale.
Quindi - avanti. Freddie (e la sua cara Mamma) lo ignoreranno completamente …
Bri»

[Fonte: www.brianmay.com]








Cast:

Freddie Mercury: John Blunt
Jim Hutton: Mark Brennan
Peter Freestone: Paul Culshaw
Mary Austin: Laura Edghill
Brian May: Patrick Warner
Roger Taylor: Martin Teall






John Deacon: Jack Beale
Barbara Valentin: Rietta Austin
Winnie Kirchberger: Owen Oldroyd
Dr. Gordon Atkinson: John Faulkner
Jim Beach: Patrick Brennan
John Murphy: Colin Reed

■ Commento a caldo



Se non si fosse trattato del quarto di secolo dalla scomparsa del più grande frontman di tutti i tempi, probabilmente non ci sarebbe stato nessuno disposto a toccare le vibranti corde di una storia importante come quella di Freddie Mercury.
Ad aggiungere un ulteriore livello di difficoltà alla produzione televisiva ci sono i numerosi e completi documentari ufficiali, non ultimo (dedicato a Freddie) The Great Pretender datato 2012.

Fatta questa premessa, l'aspetto senza ombra di dubbio migliore in "The Freddie Mercury Story - Who Wants To Live Forever?" è la straordinaria interpretazione di John Blunt. Lui di mestiere fa da qualche anno il cantante della tribute band australiana Killer Queen Experience. La sua interpretazione del personaggio Freddie Mercury è molto realistica. Se si tralascia un po' di sana ciccia sul girovita, ha tutto per essere credibile: voce simile già nel parlato (non gli viene chiesto di cantare in questa produzione), gestualità, espressioni, carattere quanto basta e una somiglianza impressionante quasi più senza che con i baffi.

Nella trama di questa fiction i Queen sono solo un contorno. Tutto è incentrato su Freddie, e giustamente direi. Una cosa strana che si percepisce è che, mentre "Roger" figura effettivamente come una sorta di miglior amico in affari, "Brian" risulta quasi respinto da "Freddie", che lo liquida ogni volta in modo sbrigativo quando i due avviano un tranquillo dialogo. Fedele al personaggio "John Deacon": Jack Beale non apre praticamente mai bocca (se non per tracannare una birra). Tutto sommato, se solo le parrucche fossero state di miglior qualità, non era poi così male il poco di Queen rappresentato.

Per quanto riguarda gli altri personaggi, appare curato al ribasso il profilo del buonuomo Jim Hutton (fin troppo pacioso, nonostante lo fosse in parte nella realtà), è credibile Mary Austin (malgrado qualche taglia di troppo), forse troppo discreto Jim Beach (sembra il maggiordomo di casa Mercury più che il manager dei Queen), disindaffarato Peter Freestone (a servire il tè a Freddie c'è sempre Jim Hutton), buono senza eccellenze il Dr. Gordon Atkinson, viscido neppure abbastanza Paul Prenter. Il produttore David Richards è una voce fuori campo, così come il ben più "personaggio" Roy Thomas Baker nelle scene di Bohemian Rhapsody.

Nonostante la durata di 2 ore, al limite del lecito per una produzione TV da prima serata, la docu-fiction manca di alcuni pezzi del mosaico completo. Sono assenti i lavori solisti di Freddie all'album Mr Bad Guy e tutta la collaborazione con Montserrat Caballe per l'album Barcelona (ridotto al video originale della prima performance in Spagna del 1988) che da solo potrebbe meritare un film a sè stante. Non è presente l'importantissima pagina di vita personale a Montreux. Non ci sono i numerosi ed amatissimi gatti di Freddie, ridotti ad un solo micetto nero nelle ultime scene.
Foto
Istantanea inedita tratta dalla docu-fiction
Guardando il prodotto finito nel nostro gruppo di discussione Facebook, sono state svariate le imprecisioni su dettagli che avrebbero meritato maggior cura (a meno che non fossero volutamente rappresentati così). Freddie scopre di avere le lesioni del sarcoma di Kaposi sulla spalla, mentre sappiamo che nella realtà comparve per primo nella zona del polso. Mary e Freddie non si conobbero in un pub, ma nella boutique Biba. Freddie non fumava nel 1975/76. Per ultimo in ordine di rilevanza, la chitarra che maneggia Brian nel backstage del Live Aid non è la Red Special (ovviamente si intende almeno una replica), ma una Epiphone; a quel punto si poteva deviare su un riscaldamento alla chitarra acustica.

La cronologia della storia si articola con salti fra i vari periodi, partendo dal Live Aid nel 1985, tornando indietro di 10 anni alle sessioni di Bohemian Rhapsody, verso alla parentesi americana di fine anni '70 / primissimi '80, continuando nuovamente dal Magic Tour e le successive vicende personali.

Nel complesso è una produzione valida che ci regala testimonianze dirette inedite ─ fra gli altri ─ di Lesley-Ann Jones, Harvey Goldsmith, Paul Gambaccini, Peter Hince, David Wigg e, non ultima, quella di Terry Giddings.
Proprio da quest'ultimo ci viene consegnato un aneddoto riguardo l'ultimo periodo: un manichino venne vestito da Jim e Peter all'interno di Garden Lodge e posizionato sul sedile posteriore dell'automobile per depistare i reporter all'esterno di Garden Lodge che erano a caccia di scoop su Freddie.

"Who Wants To Live Forever?" è una discreta produzione TV che non sposta gli equilibri per i fan più attenti, ma che sicuramente è utile alla causa di mostrare al pubblico generalista chi fosse Freddie e come ha affrontato sia il successo che il drammatico epilogo della sua breve vita.



Replica su Channel 5 UK venerdì alle 22:00CET e sabato alle 23:25CET.

Qui a seguire il video completo.

■ Il video completo





■ Come guardarlo dall'Italia?



Domenica 20 novembre a partire dalle ore 22:00 potremo seguire The Freddie Mercury Story - Who Wants To Live Forever? tramite questi stream online.



|     FilmOn.tv     |     WatchAllChannels.com     |     My-iPlayer.com (1) (2)     |


FilmOn è disponibile anche come applicazione mobile per Android e iOS.
─ @ClaudioBadger
2 Comments
paolo
22/12/2016 09:35:11

Non mi pare che dal film venga fuori che Freddie Mercury e Mary Austin si sarebbero conosciuti in un pub. Trovo invece che un errore potrebbe essere la collocazione al 1989 del momento in cui Freddie mette al corrente il gruppo della sua malattia. La Epiphone al posto della Red Special potrebbe essere un voluto sottodimensionamento teso a evitare una sorta di "lesa maestà", o anche teso, invece, a esprimerla. Qualunque siano i motivi della singolare illustrazione del rapporto con Brian May, bisogna dire che sono coerenti almeno con la reazione del chitarrista alla visione di questo documentario, o forse sbaglio ?

Reply
Claudio
23/12/2016 15:05:42

Hai ragione Paolo. Riascoltando la scena del pub si capisce che Freddie era già fidanzato con Mary e non (come avevo capito la prima volta) che lo sarebbe diventato presto.
Riguardo la confessione di Freddie verso il gruppo, c'è chi colloca questo momento in Svizzera nel maggio del 1989, quando invitò tutti in un ristorante e avrebbe poi parlato della sua malattia per la prima e ultima volta.
La chitarra della produzione Brian May Signature la usano anche i ragazzini e i tributi. Credo che fosse necessaria una licenza per usarla nel film e che a questo punto non fosse stata concessa.
Non ti sbagli, Brian May ha espresso tutto il suo disappunto verso questa produzione. La trovo lo stesso interessante a mio modo di vedere, soprattutto perchè mette in chiaro i limiti di una produzione cinematografica rispetto alla vastità di temi da trattare necessariamente quando si presenta la storia del solo Freddie Mercury, figuriamoci dei Queen per intero. Credo che sia servito anche a GK Films e Queen Production per prendere le misure con il loro biopic.

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