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Gary Stokes, uno dei tecnici del suono, spiega
«I Queen sono una rock band della vecchia scuola, quindi non si può fare un’istantanea a una console digitale e pensare che funzioni ogni sera allo stesso modo. Non suonano nella stessa maniera a ogni serata, quindi tutte le volte è necessario agire sui livellamento del suono».
Durante le uscite di questo tour dei Queen+ Adam Lambert c'è davvero un sacco di lavoro da fare ai cursori, ma nessuno si lamenta. C'è stata un'ampia fase di lavoro preparatorio per la Global Sound Clair e per l'intera squadra tecnica. La parte nord-americana del tour tutto esaurito è iniziata il 19 giugno da Chicago allo United Center, e si è conclusa all'Air Canada Centre di Toronto il 27 luglio, con svariati spettacoli extra aggiunti strada facendo per stare al passo con l’acclamazione dei fans e le entusiastiche recensioni ricevute.
Il designato per il duro confronto col grande e compianto Freddie Mercury è il concorrente finalista di American Idol del 2009, Adam Lambert, insieme agli ex allievi Brian May, chitarrista dei Queen, e Roger Taylor, il batterista, supportati dal bassista Neil Fairclough, dal tastierista Spike Edney e dal figlio di Taylor, Rufus Tiger Taylor, alle percussioni.
Sul piano tecnico, ad assicurarsi che tutto suoni bene come sembra, ci sono Robert Collins per il Front Of House, Kerry Lewis (tecnico del suono della band), Gary Stokes (tecnico del suono di Adam Lambert) e il sistemista David Coyle.
È grande, è appariscente e c’è un sacco di lavoro. David Coyle ha detto che l'attività più impegnativa nel preparare lo spettacolo è quello sul palco.
«Stiamo trasportando un palco composto da 36 sezioni e tre riempimenti laterali. È immenso. C'è mezzo rimorchio con le sole attrezzature di scena.
Le prove del suono tendono a essere lunghe, spesso continuano a protrarsi fino all’ultimo, quando le porte vengono aperte. Ma per la squadra va bene così, perché sanno che con questa band la precisione è importante. Questo è uno spettacolo rock ‘n’ roll tutto d’un pezzo», dichiara Coyle. L'obiettivo è che si senta «come dal disco».
Il sistemista Coyle lavora con la Clair da 21 anni, e questa è la prima volta con i Queen.
Spiega,
«Per il sistema audio abbiamo dei box Clair i-5 per il principale e i laterali a sospensione».
La configurazione include anche «dei rack analogici di vecchio stampo», incluso un compressore / limitatore dbx 160 e degli equalizzatori Klark Teknik DN 360 EQs. Coyle dice che la novità del tour sono i trasmettitori senza fili Shure Axient nella capsula microfonale Heil PR-35 usata da Lambert.
«La capsula è complementare alla sua voce e a Adam e al suo tecnico piace usarla».
C’è una microfonazione ancora più interessante in quanto al posizionamento: il batterista Roger Taylor ha dei piatti microfonati dal basso.
La decisione per questa scelta è prettamente pratica: l’ampio schermo a “Q” per le parti video si abbassa fino all’altezza in cui dei microfoni posizionati dall’alto non sarebbero stati funzionali.
Coyle dice che
«Quando la “Q” veniva abbassata ogni volta [durante le prove], ci rendemmo conto che avremmo dovuto scegliere un tipo diverso di microfoni per la batteria. Non potevamo microfonare in modo standard e la situazione non era l’ideale, ma la risolvemmo con microfoni differenti».
Decisero infine di usare una combinazione di microfoni DPA e Audix, e ─ con alcune clip personalizzate ─ tutto funziona.
Sacrificio? No, per niente. Spiega Coyle
«Non è per niente un sacrificio utilizzare dei microfoni che non sono mai stati usati prima. Avevamo a disposizione un sacco di scelte diverse e a volte usare cose diverse dal solito non è un male».
Gli amplificatori del chitarrista Brian May vengono captati utilizzando (ancora alla vecchia maniera) degli Sennheiser 421, posizionati sul lato sinistro, sul destro e su quello centrale.
«Ha gli amplificatori accessi per tutto il tempo, quindi tutto gira intorno a quanto riesci a farli suonare forte».
Mentre chi ha visto lo spettacolo sa che Adam Lambert sta facendo un lavoro vocalmente stellare, per i ragazzi che ruotano le manopole per il pubblico è una storia da gestire in due modi differenti. Quando Adam canta per conto suo da solista preferisce avere un palco silenzioso. Non ci sono le casse della chitarra fra i piedi, certamente nessun wedge monitor e perfino il kit del suo batterista è maggiormente ovattato. Ma con i Queen? Rendiamo quel palco rumoroso. Per questo c’è un tecnico del suono aggiuntivo che si occupa unicamente del missaggio per Lambert.
Coyle dice di Gary Stokes
«È stata una buona decisione portare con noi la stessa persona che lavora per Adam», che gestisce gli aspetti tecnici del frontman.
«I due tecnici del suono sono entrambi fantastici e lavorano davvero bene insieme».
Stokes lavora ai mixer da 30 anni, e non come tecnico del suono.
«Sono principalmente uno che lavora al Front Of House, per cui questo è un po’ inusuale per me», dice.
«Quando opero da tecnico del suono è solitamente perché la situazione è problematica».
Stokes lavora da tempo con Lambert, essendo stato il Front Of House dei suoi spettacoli da cantante e autore.
«È un cantante straordinario e ha una gamma e una intonazione incredibili. Lavoro anche un sacco per K.D. Lang e anche lei ha una gamma e una intonazione incredibili. I cantanti davvero bravi hanno un udito davvero buono!», ride. «Loro sentono anche sottili dettagli in più rispetto ai cantanti nella media, e di conseguenza hanno esigenze più specifiche. Non c'è un mix statico con cui si sentano a proprio agio per tutto lo spettacolo o perfino per un intera canzone. Quando vanno nel registro più alto, per esempio, c’è bisogno di regolare leggermente un fader o equalizzatore».
Stokes è particolarmente sensibile rispetto a come il suo mixing possa causare una reazione fisica ai cantanti sul palco.
«Ad esempio, troppa compressione farà si che alcuni cantanti sposteranno il microfono più lontano dalla bocca provocando un altro problema, per far fronte al quale è necessaria ancora più compressione», spiega. «Nel caso di Adam, è tutto molto minuzioso. Quando dice di volere la sua voce brillante, intende che gli venga dato solo un mezzo dB in più».
Un'altra sfida viene dal dinamismo che Lambert ha come performer:
«Gli piace lavorare sul pubblico e coinvolgerlo».
Stokes aggiunge che la chiave per creare quel livello emozionale che lui pretende, è avere un mix che lo emozioni nella sua testa.
«Lui è un caso raro nel mondo dei tecnici del suono, perché vuole avere tutta la produzione chiara nella sua testa, quindi io realizzo il missaggio come se facessi il Front Of The House, ad eccezione del fatto che tengo tutti gli altri elementi non vocali un po’ più in sottofondo, riducendo alcune delle frequenze medio-basse degli strumenti, mentre ne alzo alcuni che possano costituire un buon riferimento per lui affinché trovi la sua intonazione. Finisce per essere un mix da Front Of House, ma per un pubblico di una sola persona, con alcune specificità buttate dentro».
Ma, dice Stokes,
«Adam è molto sensibile e non vuole che il suo mix sia troppo forte, cosa che io apprezzo, perché ascolto tutto allo stesso volume».
Lambert utilizza auricolari JH16 della JH Audio.
Stokes aggiunge che Lambert
«Va dappertutto sul palco. Non posso prevedere dove andrà e qualche volta non posso neanche vederlo su questo grande palco con un set tanto grande; e questo è un po' pericoloso!».
Quindi, con lui che si sposta in giro ogni momento, compreso nella parte più rumorosa del palco presidiata generalmente da May, c'è un po’ da battagliare per capire cosa succede nelle sue auricolari.
«È una battaglia, sia dal punto di vista sonoro che psicologico, far fronte al frastuono del pubblico».
Il suono dell’arena e lo slapback che può offrire è un'altra delle cose a cui bisogna far fronte costantemente.
Stokes fa in modo che tutto questo sia possibile con una Midas PRO9:
«Trovo che quella console sia uno strumento più organica per una scheda digitale, e mi permette di fare quello che voglio più velocemente. Provengo dal vecchio mondo analogico e questa soluzione è davvero pratica, con i fader proprio di fronte a te. Altri apparecchi digitali non funzionano così bene; è come se fossero finti».
Stokes si affida al TC Electronic Reverb 4000, piuttosto che al riverbero integrato del banco.
«È un riverbero molto affidabile e si riesce a ottenere ciò che si vuole molto velocemente. Devo regolare i riverberi da un ambiente all’altro e perfino da una canzone all’altra, quindi è maggiormente adatto».
Un altro strumento che sta usando per Lambert è il D2 della UTA proveniente dal Regno Unito, con un XTA DPA324, per una piccola riduzione del sibilo.
Dal punto di vista dell’audio, vi è una parte dello spettacolo che è molto "pericolosa" … ed è quella in “Bohemian Rhapsody”. Adam condivide la voce con Freddie Mercury, per mezzo di un video in cui canta la canzone con la band dal vivo negli anni ’70 [sono video degli anni ’80, ndt ].
«Non usiamo le basi musicali per nient'altro», dice Coyle. «Abbiamo fatto un sacco esercitazioni durante le prove. Ed è impegnativo, perché ci si deve confrontare con quella che è la qualità audio e video della registrazione originale. Abbiamo dovuto trasferirla in digitale e rendere il tutto sincronizzato per ottimizzarlo nello spettacolo».
La preferita di Coyle?
«Mi spiace, non posso mettere nulla al di sopra di Rhapsody. Un classico ora come allora, e con 15.000 fans che intonano “Galileo, Galileo”, il suono deve essere tanto grandioso ─ o ampio ─, quanto la complessa gestione del momento».
A seguire c'è l'elenco delle apparecchiature utilizzate in questo tour Queen+ Adam Lambert.
■ Squadra Audio
Suono: Clair Global
Tecnico Front Of House: Robert Collins
Tecnico del suono: Kerry Lewis (band)
Tecnico del suono: Gary Stokes (Adam)
Sistemista: David Coyle.
■ Attrezzature P. A.
Sospensione principale: (28) pile in linea di Clair i-5 a 3 vie
Sospensioni laterali: (16) pile in linea di Clair i-5 a 3 vie
Subwoofers: (12) box Clair BT-218 double-18
Monitor frontali: (8) sistemi Clair i-3 140-gradi ampio raggio
Monitor nel pit: (2) box Clair p-2 a 2 vie
Amplificazione ambientale: Lab.gruppen PLM-20000 (rack da 12 amplificatori)
■ Impianti del Front Of House
Console: DiGiCo SD7 con tre SD-Racks
Esterno: (2) Summit TLA100A tube compressor (voce di Adam); (4) dbx 160SL compressor (voci della band); TC Electronic System 6000 per le voci; effetti per gli strumenti DiGiCo integrato sul banco.
Playback: Avid Pro Tools PT10-HD a 82 canali, usati per l'archivio di “Rhapsody”.
■ Impianti monitor
Console: DiGiCo SD7 with three SD-Racks (Queen)
Console: Midas PRO9 (Adam)
Esterno: TC Electronic Reverb 4000; UTA D2; de-esser XTA DPA324
Auricolari (Adam): JH Audio JH16
Trasmettitore/ricevitore per le auticolari: Shure PSM1000
Monitor ampio raggio: (36) wedge Clair SRM
Laterali: (3) Clair R4’s 3-way full range
Amplificazione Monitor: Lab.gruppen PLM-20000