Ho appena letto la triste notizia riguardo George Michael mentre stavo andando a letto. Non trovo le parole. Questo anno s'è preso crudelmente tantissime brave persone troppo giovani. E George? Quel ragazzo gentile? Tutto quel bellissimo talento? Non riesco ad elaborare questa notizia. RIP George. Canta con Freddie e con gli Angeli. Bri Non ci sono parole. RIP George. Bri |
La notizia della morte di George Michael ci ha colti tutti alla sprovvista, proprio come è successo nella tarda serata della notte di Natale a Brian May, magari anche mentre eravamo già sotto le coperte del nostro letto.
Tanti di noi ci hanno messo minuti, alcuni forse anche delle ore, per comprendere che tutto il rimbalzo mediatico di questa perdita non fosse solo una bufala nascosta fra i pacchi dei regali scartati in casa e lasciati sotto l'albero. E invece è tutto vero.
Georgios Kyriacos Panayiotou (questo il suo vero nome) era nato il 25 giugno di 53 anni fa a East Finchley, un'area del quartiere Barnet a Nord di Londra.
Nel 1981 ha formato il duo degli Wham! che già nei primissimi anni ha iniziato a collezionare album e singoli di successo sia in patria che oltreoceano e in decine di paesi in tutto il mondo. All'inizio di dicembre del 1984 escono in contemporanea i singoli Last Christmas e Do They Know It's Christmas?. Per motivi diversi ─ la qualità degli Wham! nel primo e il fine benefico del Band Aid nel secondo ─ raggiungono entrambi un successo planetario. Ad ogni modo George aveva preso parte proprio alla registrazione di Do They Know It's Christmas? e le royalties del singolo da lui scritto vengono devolute allo stesso modo in favore del popolo etiope per contrastare la grave carestia che l'affliggeva.
Il 13 luglio 1985 sul palco del Live Aid allo stadio di Wembley c'erano anche Michael e socio, anche se non per esibirsi a nome Wham!: il primo canta Don't Let The Sun Go Down On Me con Elton John (con il quale stringe un forte e perturbato sodalizio umano ed artistico), mentre Ridgeley canta come corista nel set di Kiki Dee.
Verso la metà del 1986 gli Wham! si separano dopo la pubblicazione dell'ennesimo singolo da numero 1 e un concerto sold-out a Wembley. In cinque anni hanno venduto 40 milioni di copie dei loro singoli e dei loro quattro album in tutto il mondo. Era ormai evidente da due anni che George Michael fosse nella condizione di intraprendere una brillante carriera solista, la cui strada era stata solcata dal successo del singolo Careless Whisper.
I Knew You Were Waiting (For Me), pubblicato nel gennaio del 1987, è il primo singolo solista di Michael post-Wham!. Riscuote subito successo commerciale e di critica, e non solo. Rappresenta anche la realizzazione del sogno di collaborare con un suo mito, che incidentalmente era anche un idolo di Freddie Mercury: la grande Aretha Franklin.
Nell'ottobre dello stesso anno esce anche il primo album: è Faith, anch'esso un successo planetario.
Jim Jenkins, storico fan dei Queen e pilastro del Fan Club Internazionale, ricorda Michael così:
Ho incontrato George a un party dei Queen. Che brava persona. Ci siamo fatti una risata dicendogli che aveva copiato Crazy Little Thing Called Love quando scrisse Faith. È stato un talentuoso cantautore e interprete, con una voce incredibile. Ha rubato la scena al Freddie Mercury tribute. L'ho visto in concerto in un'occasione ed era davvero bravo. [LINK]
Il nuovo lavoro in studio, straordinariamente geniale nonostante la connotazione pop, esce nel mese di settembre e si chiama Listen Without Prejudice Vol. 1. Riscuote ancora una volta un gran successo sia di vendite che di critica, ma non viene seguito dal "Vol.2" poichè nel frattempo era iniziato un lungo scontro legale con la casa discografica Sony, rea a dire dell'artista di non aver promosso a dovere il suo secondo disco negli USA. Alcune canzoni che nel frattempo erano in cantiere vengono ultimate e pubblicate con fini benefici in favore della ricerca contro l'AIDS.
Freddie aveva apprezzato George pubblicamente, affermando che adorava il brano Faith. Durante lo show, Michael canta per suo espresso desiderio '39, alla quale segue These Are the Days Of Our Lives in duetto con la splendida Lisa Stansfield, e chiudendo il suo set live con la migliore interpretazione di Somebody To Love mai eseguita da altri artisti.
Mentre è sul palco, Michael pronuncia un discorso per accrescere la consapevolezza del pubblico nei confronti dell'AIDS e del virus HIV:
Penso che tantissime persone, non necessariamente gente che ha qualcosa contro i gay, abbiano provato un piccolo conforto nel fatto che, sebbene Freddie sia morto di AIDS, lui fosse pubblicamente bisessuale. È una consolazione molto molto pericolosa. La stima prudenziale per l'anno 2000 è che 40 milioni di persone su questo pianeta saranno state infettate dall'HIV, e se pensaste che tutte quelle persone saranno tutte gay o drogati, allora siete perfettamente in fila per essere uno di quei numeri. Quindi, per favore, per l'amor del cielo e per amor di Freddie, e per lo stesso bene vostro, per favore state attenti.
I brani eseguiti al Tribute, con l'aggiunta della versione originale di Dear Friends dei Queen e delle registrazioni live del 1991 di Killer / Papa Was A Rollin' Stone e Calling You, vengono pubblicati l'anno seguente nell'EP Five Live, accreditato ai "Queen & George Michael with Lisa Stansfield". La pubblicazione ottiene un immenso successo in Europa, mentre non va oltre il 40° posto nella classifica Billboard. Tutti i ricavi delle vendite vengono devoluti al Mercury Phoenix Trust.
Durante la propria carriera, Michael si è anche prestato per la causa delle organizzazioni benefiche Rainbow Trust, Comic Relief, Prince Trust e Elton John AIDS Foundation, ed ha sempre manifestato la propria vicinanza alle minoranze in difficoltà o discriminate.
Al suo compagno scomparso, George dedica nel 1994 lo struggente brano Jesus To A Child. Questo singolo, così come il successivo Fastlove (che segna un ritorno alle movimentate prime composizioni), raggiunge ancora una volta le posizioni di picco nelle classifiche discografiche. Rientrano in seguito nell'album Older, pubblicato nel marzo del 1996. L'anno seguente la madre di Michael muore di cancro.
Moltissimi fra noi fan dei Queen riconosciamo di aver a lungo sperato in una collaborazione con George Michael dopo averlo visto all'opera nel Tribute.
Non tantissimi però sanno che nel settembre del 1995 lui si presentò in studio di registrazione a Londra durante le ultime sessioni dell'album Made In Heaven. Ha trascorso un'intera giornata nella sala di controllo, andarono insieme a pranzo, e sembrava che da un momento all'altro dovesse scoccare la scintilla, ma questo non si verificò. [LINK al nostro articolo]
Il 27 marzo 1996 lo stesso Roger Taylor ha chiarito in un'intervista in Italia su Radio DJ che George è stata la prima persona che portarono in studio per fargli ascoltare la realizzazione del nuovo album e ricevere un parere, in segno della grande stima e rispetto che nutrivano nei suoi confronti. Ancora in questa fase non veniva esclusa la possibilità di una collaborazione. [AUDIO]
La carriera musicale prosegue negli anni in modo non del tutto prolifico come in passato ma rimane ricca di grandissimi successi discografici:
dalle raccolte con inedito Ladies & Gentlemen del 1998 e Twenty Five del 2006, all'album di cover Songs From The Last Century del 1999, e ancora l'album in studio Patience del 2004, fino alla raccolta live Symphonica del 2014 contenente soprattutto registrazioni dal suo ultimo vero tour (fra il 2011 e il 2012).
Sono svariate le vicende private che lo riguardano negli anni a seguire che hanno riempito le prime pagine dei tabloid inglesi, da un lato a testimonianza di una freschezza mentale forse mai più davvero ritrovata.
Nell'ottobre del 2011 rischiò seriamente la vita a causa di una polmonite. Viene ricoverato d'urgenza a Vienna durante il tour Symphonica, tracheotomizzato e indotto in coma farmacologico. Molte date già pianificate vengono a quel punto cancellate. Si rimette in sesto per il successivo Natale, ma da allora considerava ogni giorno come un dono.
Proprio con White Light, un nuovo singolo ispirata da questa drammatica esperienza, prende parte alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Londra nell'agosto del 2012, dove canta anche il suo classico Freedom.
Nel 2013 è coinvolto in un assurdo quanto pericoloso incidente stradale, quando cade fuori dalla sua stessa auto in corsa sull'autostrada, nel tentativo di verificare la corretta chiusura della portiera.
Alla fine di giugno del 2015 viene fotografato a Zurigo presso una clinica nella quale era assistito, probabilmente per curare alcune sue dipendenze da alcol e droghe di varia entità (si è dichiarato a lungo dipendente da cannabis). Appare molto gonfio in volto, quasi irriconoscibile.
Anche se negli ultimi mesi aveva posto le basi per la registrazione di un nuovo album e stava lavorando alle ultime riprese di un documentario sulla propria carriera, programmato per la publicazione nel mese di marzo 2017 con il titolo Freedom, si dice che fin dal mese di maggio scorso le sue condizioni di salute fossero ormai critiche.
Un attimo prima delle ore 23:00 della sera di Natale (2016) il suo agente ne annuncia il decesso, sopraggiunto "serenamente nella propria casa", chiedendo il rispetto della necessaria privacy per la famiglia dell'artista. Il suo manager Michael Lippman dichiara che la causa della morte è stato un disturbo cardiaco. Fin dal primo pomeriggio un elisoccorso era giunto presso una delle sue tante residenze, a Goring-on-Thames nell'Oxfordshire, senza peraltro rialzarsi in volo e dando quindi un segnale che la situazione fosse ormai disperata e non lasciasse alcuna speranza.
Durante la propria partecipazione al Freddie Mercury Tribute Concert, George Michael si è presentato sul palco del Wembley Stadium dicendo dopo aver cantato '39 che
«È una canzone che suonavo nella metropolitana quando avevo 15 anni, quindi ha un significato immenso per me».
Quindi, che il lungo viaggio descritto nel suo testo ti sia di compagnia nel percorso di questa tua nuova vita. Lassù sono già in tanti ad accoglierti a braccia aperte, magari anche per un altro duetto paradisiaco.
Il mio cuore è spezzato, così come i vostri. George Michael è stato un genio musicale e sono molto riconoscente di averlo conosciuto. In un mondo che ha più che mai bisogno di musica, oggi ce n'è di meno. [LINK]
Vivo un flashback di cinque anni, quando George stava per pagare con la vita un problema di salute che forse potrebbe averne causato la scomparsa ieri. [...] Spero che questa notizia non vi rovini troppo le feste, gente. Brindate a lui ora. Ho appena scoperto che era nato a circa un miglio da dove sono cresciuto io a Finchley. [LINK]
Ribadisco, 2016 anno maledetto per la musica. Ironia della sorte, per George Michael è Last Christmas. RIP George. [LINK]
È assolutamente devastante, abbiamo perso un'anima meravigliosa e una voce meravigliosa. Addio George. Tanto amore e rispetto. [LINK]
Sarai per sempre il mio artista maschile preferito. Il mio cuore ora è molto triste. Non ne ha fatta una brutta! Riposa in pace straordinario George Michael. Non posso crederci. [LINK]
George è sempre stato il primo a dire che "la tempistica è tutto". La sua dipartita proprio nel giorno di Natale non è pertanto inverosimile. George era estremamente ossessivo nel controllo e la pianificazione. Il significato designato del giorno di nascita di Nostro Signore non deve essere mancato in lui. Ha creato Last Christmas, uno dei più grandi classici natalizi, al quale è indelebilmente collegato. Ogni Natale lo ricorderà per sempre, e noi ringrazieremo George. [LINK]
Non ci è dato più il tempo per sedimentare quel che proviamo, anche se da lontano, per la scomparsa di un grande artista. Tutto corre così veloce e si autocancella, come le storie su Instagram, le notizie sui social, le esperienze raccontate in caratteri. Siamo stati molto fortunati, noi nati qualche anno prima, a vivere l'ultimo periodo in cui, (DeGregori docet), non di piccoli pezzi di vita ci si nutriva, ma di grandi storie, lunghe attraversate, stagioni di sentimenti.
Che grande artista, autore, interprete. [LINK]
E così quest'anno bisestile s'è portato via anche George Michael, la voce più bella del pop. [LINK]
Sono profondamente scioccato. Ho perso un adorato amico - il più buono, l'anima più generosa e un artista geniale. Il mio cuore va alla sua famiglia, amici e tutti i suoi fan. [LINK]
George Michael che se ne va. Dispiacere vero. La sua musica è un pezzo di vita. Anche stamattina cantavamo la sua musica in cucina io e le mie ragazze. Le sue canzoni bellissime, uno dei migliori di sempre, maestro assoluto dell'arte pop. Mi dispiace. [LINK]