La prima abitazione era una modesta casa semi-indipendente situata a Feltham, nell'area Ovest di Londra. La scelta della destinazione è stata dettata dal fatto che Jer aveva già una sorella che viveva nelle vicinanze e anche Bomi avrebbe potuto continuare a lavorare per la Tesoreria dell'Ambasciata Britannica.
Ed era qui che Freddie si incontrava con i due amici Brian May e Roger Taylor per ascoltare Jimi Hendrix. In quel periodo Freddie ha frequentato l'Isleworth Polytechnic, prima di passare all'Ealing College of Art. Oltre allo studio ha lavorato anche come lavapiatti nelle cucine del vicinissimo aeroporto di Heatrow. Si dice che avesse le mani troppo delicate per quel tipo di mestiere e che i colleghi per questo gli risparmiassero i lavori più pesanti. Nel tempo libero, oltre ad ascoltare musica, guardava Tom & Jerry in TV e collezionava le strisce di fumetti Andy Capp dai quotidiani. Freddie voleva sembrare emancipato almeno quanto i suoi amici nativi inglesi, quindi erano più frequenti le notti trascorse da amici in appartamenti estranei che quelle nella casa materna. Ma attorno al 1970 fece ritorno all'ovile qui a Feltham in modo abbastanza continuativo.
Oggi l'English Heritage ha omaggiato la memoria di Freddie con l'affissione di una prestigiosa Blue Plaque sulla facciata esterna del fabbricato in Gladstone Avenue #2, a quattro giorni di distanza da quello che sarebbe stato il suo 70° compleanno (e quasi 25 anni dopo la sua scomparsa).
La cerimonia è stata mantenuta pressochè segreta fino all'ultimo momento, rivelata solo qualche ora prima dall'English Heritage e da Brian May sui social network.
«Freddie Mercury è un'icona globale la cui musica ha toccato le vite di milioni di persone nel mondo. Sono contentissima che uno dei musicisti più influenti della Gran Bretagna sia rientrato nella cerchia di quelli onorati con la Blue Plaque, un piccolo ma importante promemoria dell'impatto che ha avuto qui a Londra e ben oltre».
Kashmira Cooke ha parlato del fratello e di quel periodo di cambiamento in cui non era tutto rose e fiori:
«Io e mia madre siamo molto orgogliose di ricevere questa onoreficenza. Di nascosto lo sarebbe stato anche lui. Ora resterà fra i personaggi ricordati con la Blue Plaque. La casa non aveva il riscaldamento centralizzato... Non avevamo dimestichezza con la stufa a carbone e dovemmo imparare ad accenderla. Freddie trascorreva la maggior parte del tempo in casa a disegnare i propri lavori per il college, in particolare Jimi Hendrix. Passava ore in bagno a spazzolarsi i capelli. All'epoca non ne ero molto felice in quanto c'era un solo bagno».
«Non sono la sua più grande fan, ascolto maggiormente la musica contemporanea: mi piace Justin Bieber. Ma comunque Freddie Mercury mi ispira. Voglio diventare una cantante, attrice e ballerina. Sono già brava ─ le mie capacità vocali possono migliorare ─ e Freddie mi insegna che proprio da qui posso iniziare e diventare una grande star».
Un po' intimorito dalla piccola folla si è raccolta con il 100% delle attenzioni rivolte verso casa sua è invece Ray Edwards, il proprietario. Lui è un grande fan dei Queen, anche se quando mette Bohemian Rhapsody a palla si sente sgridare dalla piccola Daria "Abbassa Ray!". Lui di fronte a tutto questo fa spallucce ovviamente.
Altri abitanti del vicinato ricordano ancora la musica alta di Freddie quando si scatenava in casa con le sue passioni. Due porte più avanti abitavano già allora Carole e Derick Burgess. Derick ha ben chiaro nell amente quando il giovane vicino strimpellava la chitarra; si rivolgeva a sua moglie dicendole:
«Ma conosce un solo accordo?? Quando imparerà a suonare la chitarra quel ragazzo?!».
Brian May ricorda le sue visite a Freddie qui in Gladstone Avenue subito dopo averlo conosciuto:
«Passavamo la maggior parte del giorno con il suo giradischi Dansette ad analizzare e ammirare in ogni minimo dettaglio il modo in cui Jimi Hendrix metteva insieme le proprie registrazioni. C'erano due altoparlanti posti di lato. Freddie diceva "Diventeremo così, saremo un gruppo. Non diventerò una rockstar, sarò una leggenda!", ed io pensavo "Si, vabbè, almeno sai cantare?". È un gradito dovere quello di inaugurare questa piccola memoria sulla ex casa dei genitori di Freddie. Il vicinato di Feltham era anche la mia zona fin da bambino, eppure non ci siamo incontrati finchè non è successo grazie alla musica. Questa è un'occasione felice, ma con una sfumatura di tristezza, perchè lui dovrebbe essere qui».
La "targa blu" è una placca permanente installata in un luogo pubblico per commemorare il legame tra quel posto ed una persona o un evento celebri. Originariamente è stata utilizzata nei paesi anglosassoni, ma poi si è diffusa in tutto il mondo. Le prime targhe blu sono state installate a Londra nel diciannovesimo secolo per contrassegnare le case ed i luoghi di lavoro dei personaggi famosi. Questo tipo di commemorazione oggi è gestito dalla English Heritage, un organismo pubblico inglese che si occupa della valorizzazione del patrimonio culturale della nazione.