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Queen Studio Experience al Mountain Studios di Montreux

20/1/2018

2 Commenti

 
Foto
La mostra permanente dei Queen ha riaperto al pubblico lo storico studio di registrazioni in Svizzera.
Articolo  pubblicato per la prima volta il 6 dicembre 2014



​Nel dicembre 2013 Brian May e Roger Taylor hanno inaugurato insieme ad altre personalità locali e non la mostra QUEEN - THE STUDIO EXPERIENCE.


Si tratta di una esposizione permanente (e speriamo che duri davvero tanto) che comprende oltre alle reliquie e agli oggetti unici ─ provenienti per la maggior parte dalla collezione di Brian ─ anche la ricreata sala di controllo degli studi di registrazione dove i Queen lavorarono fra il 1978 e il 1995 (Brian da solista fino al 1998).


Già nei primi anni 2000 alcuni locali erano stati aperti al pubblico, ma ora l'esperienza è arricchita dalla possibilità di mixare sul banco-simulatore e fermarsi nel punto preciso in cui Freddie registrò le sue ultime parti vocali. All'ingresso ci si trova a passare lungo un muro sul quale è descritta la storia dei Queen in questi studi.


L'accesso alla mostra è gratuito ogni giorno dell'anno dalle ore 10:30 alle 22:00. È comunque gradita una donazione a piacere per la Mercury Phoenix Trust.





Presso il Casino Barriére è possibile acquistare un bel libretto. con la storia e diverse foto della mostra.

Misura 30x30cm e ha 64 pagine a colori.

L'introduzione è stata curata da Brian May e Roger Taylor.


La brochure ha una copertina nero opaco e dorata con parti lucide. Racconta il periodo trascorso dai Queen nello studio, dalla prima visita nel 1978 fino alla mostra lanciata nel dicembre 2013.
Contiene immagini, la cronologia delle registrazioni, i tecnici del suono e un'ampia descrizione della mostra. E' disponibile in lingua inglese e francese.

I ricavi del merchandising vengono totalmente devoluti al Mercury Phoenix Trust.

​


■ L'inaugurazione da parte di Brian May

​

testo originale di Brian May su www.brianmay.com, tradotto da Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana

Benvenuti nella bella Montreux! Io, Freddie, Roger e John abbiamo trascorso innumerevoli ore qui, in vari alloggi, inclusi gli Chalets a Blonay, in appartamenti a Montreux, lungo il lago, e in alcuni hotel, come l'Eden au Lac e lo splendido Montreux Palace. Abbiamo passeggiato per le strade, nuotato nel lago (e alcune volte provato anche a fare dello sci d'acqua), mangiato e bevuto in modo notevole... abbiamo girato in auto su e giù per i monti e respirato l'aria pulita di questa che è in genere una tranquillissima cittadina.

Ma la maggior parte del tempo l'abbiamo trascorso a mangiare, bere, discutere, litigare, pianificare e ─ si ─ anche suonare i nostri strumenti in un edificio specifico: il Mountain Studios, che faceva parte del Casino di Montreux. Ci abbiamo passato tanto di quel tempo che cominciammo a sentirci come dei residenti, e infatti Freddie comprò anche un appartamento di fronte al lago, dove poteva trascorrere delle ore in pace verso la fine della sua vita, lontano dagli sguardi indiscreti dei media.

I Mountain Studios erano assolutamente lo stato dell'arte fra gli impianti di registrazione negli anni '70, '80 e '90, equipaggiati con delle sale e delle sale di controllo ben progettate, un immenso banco Neve con flying faders è un tecnico del suono di livello eccelso come David Richards. L'impianto godeva già di una buona reputazione quando noi, come Queen, li impiegammo per la prima volta nel 19....., per lavorare al nostro album Jazz, e poi al Live Killers. Anche se si poteva benissimo registrare tutti gli strumenti negli stessi studi, spesso utilizzavamo la ben più ampia area dell'auditorium del Casino per la nostra strumentazione, potendo quindi suonare in modo molto simile a una situazione live, col volume al massimo, interagendo come dal vivo. L'ampia gamma di suoni offerta da questo immenso spazio consentiva a David Richards di registrarci con l'ambientazione più naturale (specialmente la batteria) e rendere enorme la riproduzione del suono. Potete vederci in questa configurazione nell'immagine interna della copertina dell'album Jazz. Si può sentire questo effetto molto chiaramente nel brano Innuendo, in cui quel grande suono è tutto vero e "live". Il sound principale era in quelle tracce di accompagnamento registrate in presa diretta.


​
Molte delle successive sovraincisioni e altri lavori li eseguivamo nella sala di controllo. È questa la stanza che abbiamo ricostruito accuratamente per la "Queen Studio Experience". In quei giorni tutte le informazioni registrate di ogni strumento veniva conservato su bobina … inizialmente erano dei nastri da 2 Pollici, su quegli immensi macchinari analogici a 24 tracce, e più tardi sugli impianti digitali 'Dash' a 24 tracce. Per molte delle nostre escursioni, 24 tracce non erano neanche sufficienti per conservare tutte le nostre sovraincisioni. Quindi era molt utile essere abili a sincronizzare più impianti digitali insieme. Per esempio, le sovraincisioni potevano essere raggruppate insieme in un sotto-mix stereo per le parti di cori e armonie vocali, e poi scaricate su una bobina secondaria per le successive elaborazioni, consentendoci di mantenerle su bobine separate.

Quindi, in una tipica giornata in studio, l'aria era piena di musica, dal ronzio degli impianti a nastro e dal fumo di sigaretta.

Nella QSE abbiamo riprodotto il tutto per il vostro piacere, ad eccezione del fumo!

La QSE vi offre l'opportunità non sono di immergervi nell'atmosfera di questo grande luogo creativo, ma anche di creare i vostri mix personali dei nastri multi-traccia dei Queen.

Buon divertimento!

─Brian


■ L'esperienza al banco di registrazione

​

testo originale da www.brianmay.com, tradotto da Claudio Tassone per
Comunità Queeniana Italiana


BRIAN MAY

Alla Queen Studio Experience a Montreux c'è un classico banco Neve con i Flying Faders. Chiederò a Justin [Shirley-Smith, ndt] di dare maggiori dettagli se avrà un minuto.

Riguardo 'il suono', ci sono davvero tanti effetti. Certamente, anche lasciando la registrazione al naturale, un banco di missaggio di questo genere ha le proprie caratteristiche. Ma quando i controlli dell'EQ (equalizzazione o la modifica dello spettro del suono) vengono tirati in ballo, le differenze nel suono diventano enormi.
Anche i vecchi impianti di registrazione multitraccia analogici avevano diversi effetti sul segnale, ma, soprattutto, perdevano allorchè venivano impostati in modo errato, e alle mie orecchie si trattava di sottili dettagli.

Le più grandi influenze sul suono vengono prodotte dalle sale di incisione, dai microfoni e dal modo in cui sono posizionati, il modo in cui la gente effettivamente suona o canta e il modo in cui il fonico e il produttore scelgono di operare con le apparecchiature.
Ripeto, Justin aggiungerà qualcosa a quanto ho detto.

─ Brian





[Commenti aggiuntivi di Justin Shirley Smith...]

La console originale ai Mountain Studios era una Neve 8048 vintage del 1975. La mostra Studio Experience comprende una riproduzione fedele e completa di quel banco.

La superficie principale è stata ricreata da una stampa in immagine 2D proveniente da oltre 300 distinte fotografie dei moduli originali Neve. Il telaio e le regolazioni sono state costruiti con riferimento ai disegni originali del 1974 della Neve. Questa console replica è opera del brillante Nigel Knight e del tuo talentuoso team alla RMA Ltd nel Regno Unito. La console Neve originale è ora di proprietà di Svenska Grammofonstudion che vive a Goteborg, in Svezia, il quale ha gentilmente dato il consenso a Andrew Guyton di fotografarla per questo fine.

​


Il banco originale venne aggiornato alla fine degli anni '80 con dei nuovi moving faders Neve 'Necam', ma quello alla mostra presenta i faders manuali originali del 1975 … e nella posizione in cui originariamente c'erano sedici gruppi di fader attivi, ne abbiamo messi alcuni veri in modo che chiunque possa mixare ogni volta una canzone dei Queen.

Come dice Brian, ogni cosa nella mostra crea un effetto unico. Aggiungerei solo è che il vecchio banco di missaggio Neve era della qualità più alta disponibile in quell'epoca e, ancora adesso, quel tipo di impianto è ricercato a livello mondiale, in modo particolare per gli amplificatori del microfono, che molte persone amano … incluso il felice attuale possessore che si trova in Svezia!


─ Justin

​


■ Aggiornamenti successivi

​

Greg Brooks, archivista dei Queen, ci mostra lo stato della mostra al 2 settembre 2017, giorno del Freddie Mercury 71st Birthday Party,


La teca con l'esposizione dedicata a Freddie nel 70° anniversario della sua nascita non ha a che fare con lo studio di registrazione, ma è stata aggiunta nel settembre 2016 per onorare la ricorrenza.
Non mostrata nel video, vi è anche la teca con oggetti presentati il 2 settembre in celebrazione del 40° anniversario delll'album News Of The World, anch'essa non attinente alle attività dei Queen presso il Mountain Studios.

Immagine
■ Come raggiungere Montreux dall'Italia

​

Trovandosi sulle Alpi, nella parte continentale dell'Europa, la cittadina è più facilmente raggiungibile dal Nord Italia rispetto al centro, al Sud e alle isole.




Dal centro-Nord è preferibile raggiungere Milano (o altra zona di transito) e poi prendere uno dei quattro treni Euro City (il 32, 34, 36 o il 42) che percorrono la linea verso la Svizzera che transita da Domodossola in varie fasce orarie di ogni giorno. Occhio che il prezzo dei biglietti si abbatte drasticamente acquistando con almeno due settimane di anticipo (fra i 25€ e il 62€, sola andata). Questo viaggio non dura più di tre ore.




Dal Centro, il Sud e le isole
è preferibile viaggiare in aereo fino a Ginevra (GVA) e poi raggiungere in treno Montreux. Lo scalo è più vicino alla meta rispetto a quello di Zurigo ed è servito sia da compagnie di bandiera (compresa Alitalia) che low cost (ad esempio, con la Easy Jet volo a/r a circa 300€).
Il collegamento dall'aeroporto è garantito attraverso le linee ferroviarie Svizzere (costo circa 24€) che partono dal terminal e collegano alla cittadina in modo diretto, oppure passando da Losanna. La tratta richiede circa un'ora di viaggio.
In alternativa, giunti all'aeroporto, si può optare per lo spostamento a mezzo traghetto (della CGN) o autostrada (la A1), ma in questo modo si impiegherà qualche minuto in più per arrivare a destinazione.




Una volta giunti a Montreux, la città è abbastanza piccola da essere attraversata a piedi in meno di un'ora. Il lago di Lemano (meglio conosciuto come lago di Ginevra) e la zona del mercato in cui si trova la statua di Freddie distano dalla stazione ferroviaria circa 15 minuti di cammino
, mentre il Casino Barrière è a 300 metri a Sud-Est.




La Duck House si trova invece nella direzione opposta, a Nord-Ovest, in Rue du Lac 165, località Clarens / Territet. Dista poco più di 3 chilometri dalla statua di Freddie, equivalenti a meno di 10 minuti di auto e meno di 15 in pullman (linea 201). È visibile dalla strada in alcuni punti, ma ─ essendo una proprietà privata ─ è piuttosto protetta e il modo migliore per osservarla è avvicinandosi in barca, via lago. In questo modo è possibile anche vedere lungo il tragitto l'appartamento che venne acquistato da Freddie negli ultimi mesi della sua vita, quando si ritirava nella pace di questa magica cittadina svizzera.




Per il pernottamento ci sono (fra altre) le seguenti opzioni...

• Ostello dei Giovani (Youth Hostel) che offre pezzi bassissimi e si trova a circa un chilometro da piazza del mercato (la stazione ferroviaria dista 400 metri). La struttura prevede anche bagni e camere in comune fra 2 - 6 persone a prezzi più bassi.

• Hotel Villa Toscane * * * * (costo a notte da circa 55€ / 140€)

• Hotel Helvetie * * * centralissimo (costo procapite a notte
in camera doppia da meno di 90€)

• Tralala Hotel * * * (110 / 310€)

• Grand Hotel Suisse-Majestic * * * * (160 / 180€)

• Eden Palace * * * * (175 / 205€)


• Eurotel * * * * (> 250€)

• Fairmont Montreux Palace * * * * * lussuosissimo (> 1.200€ a notte)




Come per tutte le destinazioni in cui non si usa l'Euro (la moneta locale è il Franco Svizzero - CHF), conviene cambiare il denaro qui in Italia. Affidarsi ai servizi di cambio-valuta presso le stazioni o agli esercenti commerciali può comportare costi aggiuntivi e una certa dose di improvvisazione...



Un ultimo consiglio sulla ristorazione: specialmente se il viaggio è di andata e ritorno nell'arco della giornata: invece di uno dei pur ottimi ristoranti locali (per una pizza Margherita si spende più di 15€), è possibile servirsi dei punti di ristoro all'interno dei supermercati della zona, tipo quello situato vicino alla stazione ferroviaria. Lo standard gastronomico è comunque vario e elevato.

─ @ClaudioBadger
2 Commenti
Barbara
16/8/2020 18:46:18

È possibile avere info sulla visita agli studios in questo periodo Covid? Serve prenotazione? Come fare? Grazie x info.

Rispondi
Claudio
2/12/2020 02:52:10

Ciao. La mostra Studio Experience può essere visitata ogni volta che è aperto il casinò. In base al momento in cui ti serve l'informazione, verifica l'apertura del locale.

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