Intervista esclusiva a Brian May: i Queen, la dissolutezza e Freddie Mercury
La tragedia, una vita dissoluta ... e dei nani. Il chitarrista Brian may consente a Krissi Murison un accesso libero e completo alla propria vita con Freddie Mercury e la band più stravagante del rock
di Krissi Murison - The Sunday Times, 21 maggio 2017
Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
La tragedia, una vita dissoluta ... e dei nani. Il chitarrista Brian may consente a Krissi Murison un accesso libero e completo alla propria vita con Freddie Mercury e la band più stravagante del rock
di Krissi Murison - The Sunday Times, 21 maggio 2017
Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
Brian May fa una grande imitazione di Freddie Mercury: si piega in avanti sulla sua sedia, stringe insieme le mani con un gesto furtivo e sfoggia la tipica parlantina veloce del più grande showman della fine del 20° Secolo:
«Mi è venuta un'idea ... Sai che Michael Jackson ha fatto un nuovo album e lo ha chiamato Bad? ─ "Sì Fred" ─ Bene, l'album che stiamo facendo potremmo chiamarlo Good!». May ride: «Ti coglieva sempre alla sprovvista. A volte era grandioso e altre no».
«Quelli che venivano nel camerino a fargli visita spaziavano fra ragazze da schianto e uomini di bella presenza. A noi non importava ─ perchè avremmo dovuto?»
May, il chitarrista dei Queen fin dal loro principio nel 1970, ricorda quando Mercury infine gli comunicò di essere gay «...anni dopo che fosse ormai ovvio. Agli inizi la band viveva in ristrettezza. Non potevamo permetterci stanze individuali negli hotel, per cui condividevo...» [...]
~ L'INTERVISTA COMPLETA VERRA' AGGIUNTA APPENA RESA DISPONIBILE ~
«Mi è venuta un'idea ... Sai che Michael Jackson ha fatto un nuovo album e lo ha chiamato Bad? ─ "Sì Fred" ─ Bene, l'album che stiamo facendo potremmo chiamarlo Good!». May ride: «Ti coglieva sempre alla sprovvista. A volte era grandioso e altre no».
«Quelli che venivano nel camerino a fargli visita spaziavano fra ragazze da schianto e uomini di bella presenza. A noi non importava ─ perchè avremmo dovuto?»
May, il chitarrista dei Queen fin dal loro principio nel 1970, ricorda quando Mercury infine gli comunicò di essere gay «...anni dopo che fosse ormai ovvio. Agli inizi la band viveva in ristrettezza. Non potevamo permetterci stanze individuali negli hotel, per cui condividevo...» [...]
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