Estratto di un articolo molto carino che uscirà con il numero di Aprile del Reader's Digest Magazine, nel quale Brian si racconta nelle sue innumerevoli passioni, un piccolo aneddoto della sua infanzia e una notizia, o meglio un aggiornamento sul libro Queen 3-D: non dovrebbe più uscire a Settembre, come dichiarato questa estate dalla London Stereoscopic Company, ma probabilmente a Natale.
Articolo di Fiona Hicks su Reader's Digest del 2 aprile 2016, riportato da www.brianmay.com
Traduzione in italiano di Barbara Mucci per Comunità Queeniana Italiana
Stereoscopia, musica, astronomia, animali… c’è qualcosa di cui il leggendario Brian May, chitarrista dei Queen, non sia un esperto?
Abbiamo parlato con lui del suo ultimo progetto, un libro sulla umile crinolina.
«Sembra che tutti pensino che io sia una rockstar», dice Brian May, ridacchiando. «La cosa si manifesta in modi alquanto bizzarri. Ero a cena con mia figlia l’altro giorno, ed avevo qualche problema a decidere cosa ordinare. Lei mi ha detto: "Papà, sei una rockstar, puoi prendere tutto quello che vuoi". Ad essere onesti, prendo tutto questo un po’ con beneficio d’inventario».
Con un modo di parlare soffuso, riflessivo e dai modi immancabilmente umili, è proprio vero che far coincidere l’uomo Brian con l’icona Brian May sia abbastanza difficile. Eppure di un’icona si tratta: eletto costantemente come uno dei migliori chitarristi al mondo, è stato membro fondatore dei Queen, ha girato il mondo nel corso degli ultimi quarant’anni ed ha venduto qualcosa come 200 milioni di dischi. In tutto questo, naturalmente, ha mantenuto intatti anche i suoi iconici capelli.
Tuttavia, confessa di essere «una persona dalle troppe passioni», e da qui potete ben capire che l’appellativo di rockstar oggi non gli rende giustizia. La sua ultima impresa è sicuramente un progetto parallelo alquanto atipico per un musicista.
"Crinoline: Fashion’s Most Magnificent Disaster” è un bel tomo realizzato in associazione con la mostra presso il Victoria & Albert Museum intitolata “Undressed: 350 Years of Underwear Fashion”.
È il quarto lavoro che pubblica di questa natura, sbocco per uno dei tanti interessi per “iniziati” di Brian: la stereoscopia, un tipo di fotografia in 3D molto popolare in epoca vittoriana.
Tale è il suo entusiasmo per quel mezzo espressivo, che ha portato una macchina fotografica stereo durante tutti i tour dei Queen – ed accenna al fatto che presto produrrà un libro sui Queen-in-3D, «si spera entro Natale».
Quando non è impegnato a guardare foto in stereoscopia, è possibile anche vedere Brian dare lezioni di astronomia. Con un'altra mossa sicuramente non convenzionale, all'età di 59 anni è tornato all’università per completare un dottorato di ricerca che aveva iniziato quasi 40 anni prima.
«È stata molto dura, lo devo ammettere», afferma Brian. «Tutti i miei appunti dei vecchi tempi erano scritti a mano, così ho iniziato riscrivendoli sul mio computer portatile. Ho dovuto tagliare i ponti con il mondo intero. Per un anno non ho fatto altro che lavorare a quella tesi».
Il risultato è stato "A Survey of Radical Velocities in the Zodiacal Dust Cloud".
È davvero impressionante, ma sembra proprio che Brian, o il Dottor May (il suo titolo ufficiale, oggi), non si fermi mai. Ma cosa è al mondo (o oltre…) a guidarlo ?
«Non so proprio cosa sia», ride. «Mi diverto così tanto perché non dormo. Dormire è molto difficile».