Brian May ricorda John Lennon in un articolo di ieri pubblicato da TeamRock, fonte di ispirazione per un'intera generazione, sia di artisti che non.
Fonte: TeamRock.com del 9 maggio 2016
Traduzione in italiano di Barbara Mucci per Comunità Queeniana Italiana
Quando ero un ragazzino non mi era permesso andare a vedere i Beatles in concerto. I miei genitori pensavano che i concerti pop fossero frequentati dal tipo di persone sbagliato. Quindi non ho mai avuto modo di vedere il più grande fenomeno del 20° secolo dal vivo. Ma dal momento in cui ho sentito 'Love Me Do' alla radio, sapevo che questo gruppo di ragazzi era qualcosa di magico... che ha dato voce a tutta la mia gioia nascosta ed alle aspirazioni di un adolescente che lottava per farsi strada nel mondo degli anni '60.
Lennon, da adolescente tutt'altro che glamour quale era ─ cosa che gli è risultata un po' indigesta ─ si è trasformato nel ragazzo più cool della Terra.
Era abbastanza figo da scrivere la più grande canzone pop adolescenziale di tutti i tempi (a mio modesto parere) 'I Want To Hold Your Hand'; da abbracciare la psichedelia e renderla musicalmente valida; di lasciare i Beatles, quando sentì che era diventato tutto un gioco al quale non valeva la pena stare; e poi mettere tutto se stesso per promuovere la pace attraverso il proprio lavoro solista, producendo quasi certamente il più grande, il più audace e personale album da solista mai realizzato, in cui sono presenti canzoni come 'Jealous Guy', la spacca-cuore 'God' e quell’inno immortale per l'umanità che è 'Imagine'.
Lennon, per tutti noi musicisti post-rivoluzione pop (qualunque cosa essa fosse ...), era, è e sarà sempre ... SPECIALE.
Non ho nient’altro da aggiungere.
─ Brian May