Ho tradotto la parte introduttiva dal greco e trascritto/tradotto in italiano il contenuto del video.
È il maggio del 1993 e Brian May è atteso al concerto del tour Use Your Illusion dei Guns n' Roses.
L'ho letto su una rivista straniera: in alcune date con loro ci sarebbe stato anche Brian May (in una line up comprendente anche Cozy Powell e Neil Murray !) con il nuovo lavoro Back To The Light, al suo primo tour senza i Queen dopo l'uscita di Innuendo e la tragica perdita di Freddie Mercury.
Prendo il telefono e chiedo alla EMI di poterlo intervistare, proponendomi anche come traduttore.

E così fu che, a parte i vari aspetti relativi ai Guns n' Roses [...], la cosa più importante per me è stato l'incontro e l'intervista esclusiva con Brian May, una delle migliori interviste della mia vita, nel giorno stesso in cui avrebbe tenuto il suo concerto, il 24 maggio 1993.
Brian May arriva intorno le 19:00 e suona per 115 minuti, incontrando alcuni problemi audio. Almeno in linea di principio, coloro che sedevano sul prato e sugli spalti emettono un verdetto complessivamente positivo, anche se certamente l'intensità è stata poca. Si sentiva meglio da vicino al palco che c'erano dei problemi audio, guai tipici dei concerti delle band di supporto (soprattutto ai tempi d'una volta), ma ovviamente Brian e la sua band avevano fatto il soundcheck. Nonostante ciò, ci aspettavamo un concerto di Brian più vicino agli alti standard dei Queen, i quali non sono mai stati in Grecia, considerando anche gli ottimi compagni di gruppo (Cozy Powell / Neil Murray).
Comunque Back To the Light è impeccabile, massiccio (hmmm, immaginiamo pezzi come Resurrection o Driven By You cantati da Freddie...).
Dopo i primi 15 minuti e messo a posto il suono, Brian ha potuto mostrare la validità della band. Brian è anche stato sempre un'attiva "arma" come voce nei Queen. Ne sono testimonianza le loro famose armonie vocali presenti in molti brani dei vari album. In 'A Night At The Opera', ad esempio, Brian canta come solista in '39 e Good Company. E così hanno potuto eseguire dal vivo i migliori brani dell'album 'Back To The Light' (Back To The Light, Love Token, Driven By You, Too Much Love Will Kill You, Resurrection), ma naturalmente anche un bel po' di pezzi dei Queen (Tie Your Mother Down, Headlong, '39, Love Of My Life, Now I'm Here, Bohemian Rhapsody, We Will Rock You), più una sorpresa: Since You've Been Gone dei Rainbow di Cozy Powell.
Nonostante i problemi di audio, abbiamo potuto assistere a Brian May dal vivo in un momento culminante del suo percorso personale, in quanto non si era mai veramente allontanato dal 'regno' dei Queen con tanto successo.
Personalmente ero già preparato per l'intervista ancora prima di assistere al concerto. Brian in quei giorni era a un bivio nella sua carriera e della sua vita. Così lui, deciso ma con gentilezza, con passione e con la volontà di parlare, rivela aspetti che non si trovano spesso nelle interviste che vediamo in circolazione. Avevamo già potuto avere qualche scambio durante la conferenza stampa. [...]
È stato un concerto molto importante quello dei Guns n' Roses con Brian May nel 1993, e in molti ne parleranno anche in futuro.

Il programma TV si chiamava "Ultime dal Salottino" ed è stato trasmesso per due stagioni: 1992/93 e 1993/94. Nessuna delle interviste mandate in TV duravano più di 2-3 minuti, ma quella con Brian May, compresi gli annunci, durò più di 6 minuti (il filmato nativo è di 25 minuti, molti in più).
Da qualche parte ci deve essere materiale dalla conferenza stampa, dove ero il presentatore/traduttore. Non eravamo tantissimi e i partecipanti avevano creato un'atmosfera molto accogliente, allegra e cordiale. Avevo presentato per TeleCity una parte della conferenza stampa. Ricordo tuttavia che da qualche parte ci dovrebbe essere un pezzo in cui hanno insistito nel chiedergli di Freddie, come era prevedibile.
Quindi, godetevi l'intervista che, senza esitazione, definirei come una delle migliori interviste televisive che abbia mai fatto e, perché no, una delle migliori interviste con Brian May che abbia mai visto in assoluto.
Nel finale del filmato originale, con spirito e pieno di carisma, Brian mi tocca il ginocchio con la mano e dice:
«È stata una buona intervista. Davvero ottima!».

«Penso di voler suonare musica nel modo in cui mi sento, e voglio dire la verità su come la penso. Tutto qui».
«Penso che ciò che mi interessi della vita sia... la vita e il modo in cui le persone la intendono. Quindi io non scrivo cose mitologiche. Capisci, l'innesco originario può arrivare in tante maniere. A volte è bello se altre persone ti danno uno spunto, ma di solito il modo in cui poi lo elaboro è molto personale».
«Penso sia al modo in cui mi sento, come anche magari si sentano a riguardo gli altri. Penso che la cosa che mi affascina sia il modo in cui le persone si formano e il bisogno ─ di lui o lei ─ di rapportarsi a un altro essere umano, per ricercare il senso della propria vita. Quindi penso che molto del mio materiale riguardi vagamente questo».
«Il rock 'n' roll mi emoziona ancora, capisci. Mi emozionano quando esce un nuovo album degli Aerosmith... e Coverdale & Page... e mi chiedo sempre "Cosa hanno fatto e come hanno fatto a farlo?". Mi piace l'energia che trasmette un certo tipo di musica. Mi piacciono anche altre cose, ma penso a quello che faccio io. Mi piacciono le persone che pensano a come realizzare la propria musica e che non si soffermano sulle formule [semplici]. Quindi, se metto su un disco di Peter Gabriel so si sentire qualcosa di suo, diverso da qualsiasi altra cosa fatta in precedenza, in cui parla di ciò che sente. Ed è anche un parallelo con quello che faccio io. Lui ha vissuto esperienze di vita simili a quelle che ho condotto io. Si cerca di capire ciò che pensa».
Hai un messaggio per i giovani rockers di oggi, per le scelte da fare nella vita?
«Sì. Quando vedete me, oppure i Guns n' Roses o chiunque altro, penserete che siamo glamour e che il rock 'n' roll sia uno sbocco. Tenete presente che non è necessariamente così. Lo troverete divertente e sarà uno sfogo, ma questo non pone fine a tutti i problemi della vita. Non si arriva mai al punto in cui si può dire "va tutto bene". Quindi con il rock 'n' roll, così come con tutte le cose nella vita, dovete capire che non si arriva mai a uno stato di perfezione. È sempre una lotta, anche per me.
Probabilmente penserete che le cose mi vadano tutte bene, ma non è tutto a posto [ride]. OK, faccio questo da molti anni, e mi piace. Ma questo business ti porta via qualcosa. Ti fa perdere l'equilibrio della vita e rende difficile avere delle prospettive nella vita. Quindi, è una scelta che fai. Forse alcune cose sono glamour e altre no».
Parlaci dei tuoi progetti futuri.
«Ehmmm... Beh, ci sto pensando un po' al momento. Visto che abbiamo questa grande band ─ della quale sono molto orgoglioso ─ mi piacerebbe fare ancora dei tour e imparare qualcosa in più su quello che sto facendo ora, perchè mi ritengo ancora un apprendista in questo nuovo campo, un po' diverso, in cui mi sto muovendo. Capisci, ho passato molti anni a fare il chitarrista, ma non ho cantato molto. Quindi voglio continuare a farlo, e poi ─ quando arriverà il momento ─ lavorare a un altro album o, se preferisci, dire qualcos'altro. Credo di voler fare altra musica, una musica migliore... e anche ─ dal punto di vista personale ─ trovare l'equilibrio fra vivere e fare musica, che alle volte è molto difficile».
Trovate anche la trascrizione in inglese sulla pagina ufficiale di Brian May, con riferimento a questa.
The Brian May Band: Brian May (lead vocals, lead guitar) - Cozy Powell (drums and percussion) - Jamie Moses (guitar, backing vocals) - Neil Murray (bass) - Spike Edney (keyboards, backing vocals) - Catherine Porter (backing vocals) - Shelley Preston (backing vocals).
[ Info: www.queenconcerts.com ]