di Ryan Parry e James Desborough, su Daily Mail TV - 29 ottobre 2018
Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
La rivelazione rilasciata direttamente a Daily Mail TV.
Bruce Gowers afferma di essere in contatto con i suoi legali per contestare royalties non corrispostegli in seguito al proprio ruolo nella creazione dell'iconico video del 1975 che, si può dire, catapultò la band su un altro livello.
Il 2 novembre esce negli USA un nuovo film che porta lo stesso nome e per il quale si attenono incassi stimati di 300 milioni di Dollari in tutto il mondo, indicato per le nomination ai prossimi Oscar per il miglior attore, Rami Malek nel ruolo di Freddie Mercury.
Esternando per la prima volta il proprio disappunto, Gowers racconta in esclusiva a Daily Mail TV di essere stato "ingannato" dal leggendario gruppo rock.
I furibondo regista inglese venne pagato all'epoca solo 590 Dollari per la realizzazione del video promozionale nel 1975, ma dopo oltre 40 anni di continua diffusione sente di aver diritto a qualcosa in più.
In seguito al raggiungimento della prima piazza in classifica nel 1975, i Queen vennero invitati a Top of the Pops, l'influentissimo programma televisivo della BBC. Ma, a causa della insolita struttura del brano, la band non avrebbe mai potuto eseguirla in diretta, per cui si dovette approntare un video in modo da mandarlo in onda al programma.
Gowers ha descritto il modo in cui ha stato realizzato di propria mano il video, partendo dalle riprese agli Elstree Studios di Londra durate in tutto 4 ore per far sì che la band potesse andare a cena in un pub della zona prima dell'orario di chiusura. Il tutto ebbe un costo complessivo di soli 5.600 Dollari.
La prima volta in cui la band vide il risultato finale su nastro fu il giorno della diffusione in diretta televisiva alla BBC, appena 48 ore dopo le riprese. Fu una produzione eccezionale, che adoperava prismi di fronte al teleobiettivo per creare un effetto moltiplicativo dei membri della band mentre interpretavano la sezione operistica del pezzo.
Il video divenne a propria volta un successo istantaneo, che spinse i Queen allo status di rock star affermate. Ma Gowers lamenta il fatto che non gli siano mai stati riconosciuti i dovuti crediti:
«Tutti sapevamo che fosse un azzardo e ci aspettavamo che venisse cestinato. Ma andammo sul set televisivo degli studi e incrociammo le dita... E bam! Eccolo lì. Veniva suonato in ogni dove».
«Cambiò il modo in cui veniva percepita la musica. Tutti facevano dei video e le band vedevano lievitare le vendite se i loro video erano buoni. L'unica cosa che mi fa arrabbiare è il modo in cui i Queen hanno usato il mio video per 40 anni senza pagarmi mai un centesimo nè ringraziandomi.
Potenzialmente potrei agire per vie legali adesso. Il video è stato utilizzato ogni volta che si sono esibiti dal vivo ed a me non hanno riconosciuto nulla».
Il settantasettenne professionista vincitore di tre Emmy awards sostiene che non vi sua nessun contratto nè altro scritto nero su bianco che specifichi il fine di utilizzo del video successivo alla prima diffusione in onda alla BBC nel 1975.:
«All'epoca questo era un campo inesplorato, il mondo dei video, e non penso che nessuno in quel periodo avesse idea che ci avrebbe potuto fare dei soldi. Il video venne realizzato solo per Top of the Pops e penso che nessuno di noi credesse che sarebbe potuto durare oltre, certamente non per altri 40 anni in scena sui palcoscenici. È stato grande lavorare con i Queen, fare il video musicale per loro e vederlo alla televisione. Penso che molti registi al mio posto la penserebbero come me. Credo che i Queen abbiano tratto un vantaggio nel complesso».
«Se ci pensiamo, un video musicale è fondamentalmente una pubblicità. Eppure i registi del settore pubblicitario beneficiano dei dividendi; noi invece no».
Gowers ha prodotto oltre 350 video musicali per gli artisti più importanti del pianeta, inclusi Michael Jackson, Prince e Cliff Richard. M ha sempre avuto spazio per i Queen.
In ogni caso, dopo aver realizzato insieme a loro 4 video, Gowers racconta di aver avuto una brutta lite con Mercury nel 1978:
«I Queen mi cercarono, ma io avevo già degli impegni. Mi trovavo seduto in un ristorante a Covent Garden, all'epoca di proprietà di Elton John, e Freddie mi assalì gridando ''Eccolo.... Il Signor 'non ho tempo'!!''. Gli dissi: "Freddie, non è una questione di volere oppure no. Ho già preso degli impegni per un video dei Bee Gees". Ba lui non volle saperne niente ed avemmo un pesante diverbio nel mezzo di quel ristorante, dove ce ne dicemmo di tutti i colori. Freddie si sentì tradito, ma non capiva che io non ero in contatto con loro. E in qualità di freelance lavoravo con chiunque. Dopo di allora non avemmo mai più occasione di fare una buona chiacchierata».
«Penso di aver realizzato quando li vidi dal vivo all'Hollywood Bowl di Los Angeles, vedendo eseguire la canzone prima e il video poi sul palco. Fu come se mi avesse colpito un fulmine. Pensai: "Hanno fatto tutto questo per anni. Mi spetta sicuramente una piccola remunerazione..."».
Comunque, la targa sul retro della sua Jaguar decappottabile nel giardino di casa a Malibu suggeriscono che non se la sia passata poi così male dopo aver prodotto l'iconico video:
«Mi è stato di aiuto e sono stato molto fortunato. Mi orientai alla produzione per la televisione americana. L'ultima cosa per cui ho lavorato è stato American Idol. Penso che sia stato fantastico».
Stufo della propria esperienza con la rock band, Gowers afferma che non lavorerebbe mai più con loro:
«Se ora mi andrebbe di dirigere un video per loro? No, non ho nessun interesse a farlo. Per me la band era Freddie. Rimpiazzare il cantante è per loro una cosa non semplice».