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Jim Jenkins - News Of The World fan feature - www.QueenOnline.com [17 ottobre 2017]

17/10/2017

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Jim Jenkins, esperto Queen e colonna portante del Fan Club Internazionale, racconta l'intero album News Of The World

di Jim Jenkins, www.QueenOnline.com - 17 ottobre 2017
Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana


I Queen hanno già un altro 40° anniversario da celebrare quest'anno, e non sono molti quelli importanti come questo!

Il 28 ottobre 1977 veniva pubblicato nel Regno Unito fra pareri entusiastici il loro sesto album in studio: News Of The World. In America si sarebbe dovuto attendere altri quattro giorni, mentre in Giappone l'attesa è durata un intero mese, prima della sua pubblicazione il 25 novembre, accompagnato da uno sticker in omaggio!

È il loro album in studio ad aver venduto maggiormente, registrato negli studi Basing Street e Wessex a Londra. La realizzazione del disco è stata rapida in paragone agli standard dei Queen: tutto venne completato in due mesi e mezzo, co-prodotto dai Queen e Mike Stone, quest'ultimo anche ingegnere del suono. Anche il materiale in esso contenuto è molto diverso dalle precedenti pubblicazioni e alcune tracce sorpresero per la loro semplicità. Bando alle grandi produzioni che eravamo abituati a sentire. News Of The World ha rappresentato un ritorno all'essenziale ed ha funzionato!


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Per la copertina venne contattato l'illustratore americano Frank Kelly Freas, al quale fu chiesto di riadattare un suo vecchio disegno; lui si offrì gentilmente di realizzarlo! Il risultato è una splendida illustrazione, che offre ai Queen una delle migliori copertine mai apparse per un loro album! Ad essere rappresentato è la copertura sferica di un auditorium dal quale sono stati strappati letteralmente via i componenti della band. L'interno della foderina presenta invece un'illustrazione che dipinge l'interno dello stesso auditorium con il robot che si protende verso il pubblico per afferrare gli umani in fuga.
Le loro diverse compagnie discografiche usarono questi "robot" per fini promozionali, che avrebbero eclissato qualsiasi precedente pubblicazione.




L'album si apre con lo stomp-stomp-clap di We Will Rock You, ideata da Brian. La canzone non presenta nessun suono di batteria, ma solo di piedi che pestano, appartenenti alle persone presenti al Wessex Studios, inclusa la squadra di tecnici della band. Freddie eccelle alla voce in stile a-cappella. Questa semplicissima registrazione apre grandiosamente il disco, impostando l'agenda per quello che seguiva.
Per il singolo, la band ha realizzato un video girato nel giardino della nuovissima casa acquistata da Roger!
La canzone venne eseguita per la prima volta dal vivo venerdì 11 novembre al Portland Cumberland County Civic Center, nella prima data del loro secondo tour negli USA nell'anno 1977.
Il titolo del brano è stato scelto per dare il nome al primo musical mai prodotto dalla band.
We Will Rock You è immediatamente distinguibile ed è possibile sentirla in occasione di molti eventi musicali e sportivi in tutto il mondo. È stata nominata al ‘Grammy Hall of Fame’ nel 2009. Sembra trattarsi di uno di quei pezzi che dureranno per sempre e rappresenta ad oggi la canzone più popolare dei Queen.



 
Il secondo brano è We Are The Champions, singolo di grandissimo successo pubblicato un paio di settimane prima dell'album. La trionfante composizione di Freddie urla al mondo che alla fine la band è riuscita a raggiungere l'apice. Hanno percorso un viaggio che non è stato tutte rose e fiori. I Queen erano un anatema per la stampa, e quest'ultimi pensarono che il brano fosse il modo della band per dire che ce l'avevano fatta anche senza il loro aiuto! Freddie negò l'accusa. Piuttosto è la versione Queen di My Way. La canzone viene presentata alla Conferenza Annuale della EMI di quello stesso anno, presentata dalla personalità televisiva Dickie Davies. Tutti balzarono in piedi!
Il memorabile video promozionale comprendeva la partecipazione dei membri del Queen Fan Club.
Il singolo raggiunge infine la posizione n.2 nella Official Charts UK. Negli USA il singolo doppio lato-A rappresentò l'undicesima pubblicazione Queen nel paese e la prima con picture sleeve. La Elektra Records venne ricompensata dal raggiungimento del loro primo singolo a vendere oltre due milioni di copie, premiato con lo status di disco di platino a distanza di qualche mese! La canzone è stata adottata dai Philadelphia 76Ers e come grido di battaglia per accrescere lo spirito di squadra. È anche un altro dei brani ad entrare nel ‘Grammy Hall of Fame’ e un ennesimo classico nel vero senso della parola. Tutte le definizioni che gli diede Freddie divennero evidenti: è un canto di vittoria per artisti, squadre, singoli individui e sostenitori. Lo sarà per sempre!

Questi due brani di apertura sarebbero diventati fra i più amati in tutto il mondo e restano letteralmente per sempre nel repertorio live dei Queen! Il singolo ha ottenuto un successo senza precedenti in tutto il globo raggiungendo le prime posizioni. In Francia We Will Rock You è stata al n.1 per 12 settimane, per poi essere scalzata da We Are The Champions! Le leggi francesi garantiscono che un singolo possa restare in testa alla classifica per un massimo di 12 settimane, ma visto che si trattava di un doppio lato-A venne invertito!




A seguire c'è una delle de composizioni di Roger, una che aveva scritto tre anni prima. In origine prevista per essere inclusa nel terzo album della band. Sheer Heart Attack esplode con una velocità da colpo di frusta. Freddie canta in modo molto diverso in questo pezzo. La produzione minimalista preserva l'anima puramente rock n roll della canzone con alcuni accenni di punk. Forse la musica contemporanea dell'epoca influenzò la registrazione, ma ognuno di loro contribuisce al 101% per rendere questo un pezzo di spicco dell'album. Anche sul palco dal vivo eccelle con la garanzia di offrire una performance frenetica che spesso porta Freddie a picchiare sui diffusori! Nel brano Roger ha suonato anche il basso e la chitarra ritmica. La canzone è stata utilizzata come lato-B nelle pubblicazioni dei singoli di entrambe le compagnie discografiche.




Dopo di questa c'è la prima canzone di John Deacon nel disco. John stava diventando sempre più competente come autore e alla band Spread Your Wings era piaciuta molto. Diventò una delle loro preferite dal vivo e ancora oggi sembra essere popolare. I Queen+ Adam Lambert l'hanno resuscitata per le loro esibizioni live del tour estivo di quest'anno. La canzone venne scelta per essere il singolo successivo. Pubblicato il 10 marzo 1978 raggiunse sorprendentemente solo la posizione n.34 nella classifica dei singoli. In America e Giappone decisero di non pubblicarla, optando per un'altra scelta.
Il video venne realizzato nello stesso giardino della nuova casa ancora non completamente acquistata da Roger Taylor, ma il venditore concesse alla band di utilizzare solo l'area all'aperto. Durante le riprese avvenne un fatto rilevante: la band decise di andare per la propria strada recedendo dai contratti firmati due anni prima con il management di John Reid. Questo avvenne nel retro della Rolls Royce di Freddie!
È stato anche il primo singolo pubblicato dai Queen a non avere dei cori!




All Dead All Dead
di Brian è una ballata meravigliosamente creata e presumibilmente ispirata in parte a Squeaky, il gatto dello stesso Brian.  Nel nuovo boxed set News Of The World 40th Anniversary Edition è presente una nuova registrazione inedita con Freddie alla voce, parte di un disco chiamato Raw Sessions. Penso che questo brano conferirà al pezzo una nuova linfa vitale. La canzone è una delle tre di quest'album a non essere mai stata eseguita in nessuno spettacolo dal vivo.




Il "Side One" dell'edizione originale in vinile si chiude con Fight From The Inside, la seconda canzone di Roger nel disco. Il batterista dimostra ancora una volta la propria versatilità suonando il basso e anche la chitarra, insieme a Brian. Il brano ha degli elementi di funk e mi sorprese al primo ascolto. Roger ha rivisto questo stesso tema anche nell'album successivo. Nel periodo precedente dello stesso anno, Roger ha trascorso del tempo per conto proprio registrando un paio di pezzi solistici e sento in questo brano tutta l'influenza di quelle sessioni. La band non ha mai eseguito questo brano dal vivo, nonostante sia una delle più richieste dai fan ai concerti solistici di Roger, che gli avrebbe reso giustizia attorno al beat di batteria. 




Ai tempi in cui si capovolgeva il vinile sul giradischi (che ultimamente sta tornando in auge) il "Side Two" iniziava con la seconda composizione di Freddie in quest'album: Get Down Make Love, ancora una volta in più una sorpresa. Heavy, sudata, provocante e elaborata estremamente bene dal vivo. Ha consentito a Freddie di dilettarsi con la propria voce assistita da effetti psichedelici sul palco. Ci sono anche delle magnifiche percussioni. In effetti non c'è molto da dire per questo brano, che ti prende e si fa apprezzare già dopo pochi ascolti. Ogni elemento della band eccelle con i propri rispettivi strumenti.




Un'altra di Brian, Sleeping On The Sidewalk, segue nella track list. La storia narra che la band suonò questa canzone senza sapere che Mike Stone li stesse registrando sulle bobine. Una volta terminato di suonarla piacque talmente tanto che non vollero più metterci mano. È un pezzo blueseggiante, con una storia che parla del passaggio dalla miseria alla ricchezza. In questa registrazione risulta difficile cogliere la presenza di Freddie. L'hanno suonata dal vivo solo un paio di volte durante il tour nel Nord America. In quei casi Freddie ha cantato come voce solista, e per fortuna la band registrò questi show per renderli disponibili ai posteri. Una di questa due versioni è presente nel nuovo CD Raw Sessions ed è incredibile!
 



Il secondo brano di John per l'album è il beat calypso Who Needs You, nella quale ha anche suonato la chitarra acustica spagnola. Brian suona la Red Special come al solito, ma anche le maracas, e Freddie suona un campanaccio! Amo l'effetto stereo con la voce di Freddie su un altoparlante e la chitarra di Brian sull'altro. È diversa. Per me è il pezzo più debole del disco, ma è sempre bella da ascoltare; è una di quelle cose che ti rende felice. La band non ha mai eseguito questa canzone dal vivo.
 



La quarta e ultima canzone con cui Brian ha contribuito all'album è un'esecuzione musicale a tre atti! Brian in It's Late suona un genere blues, ma il brano rappresenta i Queen al top della loro migliore vena rock. L'intero brano mostra i Queen così come si sono resi famosi: voci epiche e chitarre heavy. Brian suona in modo diverso dal solito in questo pezzo: ispirato dopo aver visto suonare dal vivo Rocky Athas, ha adottato la tecnica del tapping per questa che è la traccia più lunga dell'album, con un tema che tratta il fallimento di una relazione sentimentale. È stata uno degli highlights dei loro spettacoli dal vivo nel periodo in cui hanno promosso il nuovo album in tour, restando nella set list fino al tour in Giappone del 1979. La canzone è diventata il dodicesimo singolo dei Queen in America, dove ha raggiunto solo la posizione n.74 in classifica. Questa versione editata per il singolo venne pubblicata anche in Canada, Giappone e Nuova Zelanda, dove non riuscì a fare di meglio. Il brano è stato impiegato nelle colonne sonore di un paio di film.


A chiudere l'album in modo nostalgico c'è il terzo ed ultimo contributo di Freddie. Nonostante questo, My Melancholy Blues. Non sono necessari cori nè la chitarra di Brian, ma solo basso, batteria e il piano di Freddie che canta. È l'epilogo perfetto per un grandissimo album. Non capirò mai perchè questa canzone non sia stata mai pubblicata come singolo. Il brano ha un tocco jazz/blues ed è stata eseguita anche dal vivo. Ha funzionato perfettamente sul palco, ed è stata uno degli highlight dello show in quel periodo. Nell'album Queen On Air c'è una versione eccellente del brano, registrata per la BBC. 


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Questo disco ha ottenuto quattro volte la certificazione di disco di platino negli USA, vendendo quasi 7 milioni di copie e restando l'album in studio di maggior successo della band fino ad oggi.

I Queen lo hanno portato in tour negli USA e in Europa, con il culmine nelle tre sere al Wembley Empire Pool di Londra, dove White Queen è stata suonata per l'ultima volta dal vivo. I tour ottennero immenso successo e i biglietti messi in vendita fecero sold out nelle arene istantaneamente. Ai fan in America venne regalato il bis più sfarzoso nell'ultimo show al Forum di Los Angeles, nell'ultima sera del tour, quando il palco venne invaso da omini di marzapane, il manager John Reid vestito da elfo, alberi di Natale danzanti, clown, una renna, danzatrici del ventre, con Freddie portato in scena da Babbo Natale nascosto in un sacco! Nell'esplosivo finale vennero impiegati anche 5.000 palloncini riempiti di neve finta, che vennero poi fatti scoppiare sulle teste del pubblico! Nessun robot in vista...!! Lo spettacolo è famoso anche per la versione di White Christmas eseguita da Freddie e Brian. Che gran finale per il tour!

I Queen stanno promuovendo questo anniversario con un tour, attualmente insieme a Adam Lambert, e un nuovo spettacolo in giro per il mondo, che vede “Frank” il robot fare comparsa sul palco. Hanno suonato negli USA in estate e stanno per imbarcarsi per altre date in giro per il mondo, inclusi spettacoli "a casa" nel Regno Unito.
 
Pronto alla pubblicazione c'è un ricco box che celebra l'anniversario con registrazioni rimasterizzate, mix differenti delle varie canzoni ─ incuse versioni inedite dal vivo, un documentario in DVD e un libro pieno di foto inedite... e altro. Sarà un pezzo da sogno per i collezionisti. Fate attenzione anche a un documentario per la TV.

I Queen restano i campioni del mondo e devono essere considerati tali.



■ Leggi anche ...


     • News Of The World 40th Anniversary Edition, boxed set [2017]

     • News Of The World ovvero come i Queen sono sopravvissuti al punk [The Quietus, 2017]

     • News Of The World, il sesto album in studio dei Queen


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─ @claudiobadger
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