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Jo Burt su Freddie Mercury- intervista sulla Western Gazette [10 dicembre 2015]

10/12/2015

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“FREDDIE MERCURY, LA SUA RAGAZZA ED IO”
Jo Burt rivela tutto sulla sua amicizia con l'icona del rock


di Rich Birch, dalla Western Gazette del 10 dicembre 2015
Traduzione in italiano di Barbara Mucci per Comunità Queeniana Italiana


I The Jo Burt Experience si stanno preparando per un concerto speciale a Sherborne, e la direttrice (del Western Gazette, ndt) Emma Slee ha scambiato due chiacchiere con l’uomo che sta dietro tutto questo, e che ha raccontato di un’amicizia custodita gelosamente con uno dei più famosi personaggi rock al mondo.

Nel suo curriculum compaiono alcuni dei nomi più grandi della storia del rock. Jo Burt ha suonato ─ tra gli altri ─ con i Troggs, i Black Sabbath, e Tom Robinson durante gli anni ‘70 e ‘80, quando i musicisti erano famosi per la loro musica, e non per essere famosi.
È stata una giostra velocissima di tour e feste.

Stabilitosi a Sherborne [un paesino della Contea del Dorset, nell'area a Sud-Ovest della Gran Bretagna, ndt] con sua moglie Antonia, la sua vita è in qualche modo più calma adesso. Ma i ricordi dei decenni passati non si allontanano mai dai suoi pensieri, nemmeno in questo periodo dell’anno.

Le scorse settimane hanno segnato il 24° anniversario della morte di Freddie Mercury, avvenuta all’età di 45 anni per una malattia ricollegabile all’AIDS. Burt rievoca il ricordo di un’amicizia di quattro anni con uno dei più grandi performer di sempre.

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Persona estremamente riservata, Burt ha precedentemente rifiutato di scendere nei particolari circa i suoi rapporti con Mercury, ma ora ─ per la prima volta ─ ci svela come è diventato una figura chiave nella vita di Burt negli anni ‘80.

Jo sta scrivendo la sua autobiografia, si trova nella fase delle ricerche, ed è felice di anticipare che incontrò Mercury dopo aver iniziato nel 1981 una relazione con la sua ex-fidanzata, la “regina” Mary Austin.

Presto Burt sarebbe andato a vivere con la Austin nell’appartamento di Kensington che Mercury le aveva acquistato dopo che si erano separati, e tutto d’un tratto si è ritrovato Freddie Mercury come vicino di casa.

Racconta: «Per quattro anni siamo stati inseparabili. Facevamo insieme regolarmente il pranzo della domenica. I suoi pranzi erano un po’ più bizzarri, perché avvenivano dopo un sabato notte passato nei club, e ci potevano essere gli ospiti più disparati a casa sua, scampoli di una notte passata a far festa.  Sul piano musicale avevamo molto in comune, ma lui era molto più intenso di me!», dice Burt ridendo. «Suonava dei mix iniziali dopo esser stato in studio, e mi chiedeva cosa ne pensassi».

Al tempo della loro amicizia, Mercury stava cercando di avere una vita privata lontana dagli occhi del pubblico, ed evitava domande sulla sua sessualità.

Burt racconta: «Freddie si muoveva abbastanza tranquillamente, non aveva con sé un grande entourage e non c’erano paparazzi sempre appostati. Aveva un autista che era anche la sua guardia del corpo, e andavano ovunque insieme spesso e volentieri. Non veniva mai fermato per strada, sebbene raramente usciva durante il giorno, era più un animale notturno. Se doveva fare shopping, ci andava privatamente. In un’occasione ero con lui quando un commerciante in diamanti lo incontrò presso l’hotel dove alloggiavamo [in Sudafrica ─ Peter Freestone ne ha parlato nel blog 64 del 25 marzo 2013, che è disponibile tradotto in italiano solo > QUI < su Comunità Queeniana, ndt]».

Perfetto showman sul palco, ma persona molto schiva in privato. Ma era normale vedere tutta la sua stravaganza in occasioni come il suo 40° compleanno, quando fece arrivare a New York in aereo Burt, la Austin ed altri amici stretti, per quello che si preannunciava come un weekend di festeggiamenti. Il party però durò 3 settimane!
«Lui era molto generoso con le persone che gli erano care», dice Burt. «Mi regalò una chitarra per il mio compleanno, e che ancora suono; compare nel video di The Mess».



Burt colse al balzo l’occasione di suonare il basso fretless nell’album solista di Mercury “Mr Bad Guy”, e volò ai Musicland Studios di Monaco [in realtà Freddie glie lo chiese proprio a Monaco, una sera a cena, ndt]. Suonò in tre brani, uno dei quali compare nel disco (Man Made Paradise, ndt).

                                                                                                   [ ► ♫Man Made Paradise♫ ]

«Essere in studio con Freddie era un qualcosa di diverso, perché lui si scatenava ed era molto intenso, il tutto mentre cercava di farmi sentire a mio agio», racconta Burt. «L’intera esperienza mi ha lasciato il segno».
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Questi ed altri aneddoti hanno suggerito a Burt di rivedere il modo in cui si esibiva con la sua band. Sta mettendo a punto la scaletta per inserire alcune delle hits dei musicisti con cui ha suonato, insieme a del suo materiale.

Inoltre, pensa di intervallare le canzoni con i racconti delle sue esperienze.




I fan posso avere un assaggio di tutto questo al concerto speciale alla Digby Hall in Hound Street, Sherborne, Venerdì 11 dicembre, ore 19. La band avrà come spalla i Nerves, un gruppo formato dagli studenti della Gryphon school, che ha vinto un concorso per gruppi musicali lo scorso mese, il cui giudice era proprio Burt.


Jo Burt, il riservato ex bassista dei Black Sabbath nel tour del 1987 che ha collaborato anche con Roger Taylor, parla della sua esperienza come grande amico di Freddie Mercury negli anni '80.

Il 19 novembre 1982 si è esibito prima del concerto di Elton John con i Sector 27 all'Apollo Theatre di Manchester. Quel giorno conobbe finalmente Freddie, che salì eccezionalmente sul palco per duettare con il grande amico Elton.

La sera a cena, Freddie chiese a Jo di suonare in alcune canzoni del suo album Mr. Bad Guy, poichè aveva un idea precisa di come impiegare il suo stile al basso senza tasti (fretless, un po' come quello di John Deacon in Fat Bottomed Girls).


─ Claudio

─ @claudiobadger
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