È il primo figlio di Arthur Henry Deacon, dipendente delle assicurazioni Norwich Union, e Lillian Molly Perkins. Di fatto non è il primogenito: John ha avuto un fratello maggiore, Robert Bryan, morto all'età di 6 anni nel 1953. Ha invece una sorella minore, Julie, di 5 anni più piccola. Trascorrono l'infanzia a Eavington, nei sobborghi di Leicester. Entrambi sono bambini dall'indole tranquilla.
Al suo settimo compleanno John riceve in regalo una chitarra Tommy Steele di plastica rossa. In seguito ricorda di averla tenuta per molto tempo, usandola pochissimo.
Quando il ragazzo non è ancora neanche undicenne, il 27 maggio 1963 suo padre muore improvvisamente all'età di 44 anni.
Come Brian May, John è uno studente modello, e con suo padre costruiva piccoli oggetti elettronici a transistor seguendo le guide su riviste del settore, oltre ad andare a pesca insieme. Un'altra passione che ha è il collezionismo di targhe appartenute a locomotive.
A Leicester frequenta la Langmoor Junior School e, in seguito, a Oadby ─ dove i Deacon si trasferiscono in Hidcote Road ─ conclude questa fase degli studi con ottimi risultati alla Gartree High School prima, e alla Beauchamp Grammar School poi, quello che nel nostro ordinamento è più o meno il Liceo Classico.
I The Art vanno avanti fino al mese di agosto del 1969, quando differenti percorsi scolastici dei propri componenti pongono fine al gruppo, stroncato anche da un ultimo errato investimento: comprano un furgone Morris usato di 7 anni invece di spendere per incidere qualche disco e farsi promozione.
John cambia completamente l'orientamento educativo dall'umanstico al tecnico. Si iscrive al Chelsea College di Londra per studiare elettronica (l'istituto oggi fa parte del King's College).
Poco più di un mese prima, il 16 ottobre 1970 assiste a uno dei primi concerti dei Queen, al College of Estate Management di Londra. Al basso in quel periodo c'è Barry Mitchell, il quale ha sostituito nell'estate precedente Mike Grose, contrario all'idea di spostarsi a suonare lontano dalla Cornovaglia.
Nella prima metà del 1971 viene presentato da un'amicizia in comune a Roger Taylor e Brian May, che sono in cerca di un nuovo bassista dopo la separazione da Mitchell e da Doug Bogie, quest'ultimo troppo esuberante per stare sul palco insieme a Freddie. A marzo John sostiene l'audizione in una sala conferenze dell'Imperial College di Londra ed entra a far parte dei Queen; viene ascoltato anche un amico chitarrista, ma la cosa non ha seguito a causa della decisione di restare un quartetto.
Nel primo album omonimo, Queen, invece viene accreditato come Deacon John, ma questa denominazione non si ripete in seguito. Durante le sessioni di registrazione del secondo LP, Queen II, John è solito assentarsi frequentemente senza dare molte spiegazioni. A un certo punto i suoi amici del gruppo vengono a sapere del conseguimento di una laurea in elettronica da parte del collega.
Quando sua moglie Veronica Tetzlaff è di due mesi in attesa del primo figlio, John chiede al management della Trident Recording un anticipo di denaro. La mancata disponibilità da parte della proprietà si rivela essere la classica goccia che fa traboccare il vaso, e ─ sommata a una crescente insoddisfazione per i modi austeri operati con la band ─ causa la separazione dei Queen dalla gestione dei fratelli Sheffield.
La maturità artistica di John si manifesta in modo indipendente a partire da A Night At The Opera, il quarto album dei Queen, nel quale sforna la hit You're My Best Friend. È dedicata a sua moglie. Per suonare il piano elettrico della canzone è costretto a portarselo in casa ed impararlo; Freddie infatti odiava il suono innaturale dello strumento e si rifiuta pertanto si utilizzarlo.
Durante la sua militanza oltre ventennale nei Queen, John è autore di svariati brani di rilievo, come Spread Your Wings (1977), la hit mondiale Another One Bites the Dust e Need Your Loving Tonight (1980), Back Chat (1982), l'altra hit I Want to Break Free (1984), Friends Will Be Friends e Pain Is So Close to Pleasure (1986, insieme a Freddie Mercury) e One Year of Love (sempre nello stesso anno). Il suo contributo nella composizione è sfumato negli ultimi anni di attività, nei quali ha saputo comunque lasciare un testimone con il remix definitivo di The Hitman (1991) e la melodica My Life Has Been Saved (1989/1995).
Da quel momento in poi ha definitivamente scelto di ritirarsi a vita privata, lontano da ogni riflettore o attenzione. L'ultimo contatto con i fans avviene con una lettera al Fan Club Ufficiale Internazionale, nella quale si dice soddisfatto dell'esibizione a Parigi e accenna all'inizio della lavorazione del musical che diventerà un lustro dopo il We Will Rock You. Saluta dicendo "Bye for now"... ma da allora non c'è stato più nessun contatto.
John non prende infatti parte a nessuna iniziativa legata ai Queen, ma ha comunque voce in capitolo riguardo ogni decisione che abbia un impatto finanziario. Ovviamente a lui spetta la propria quota di partecipazione a tutti gli utili e ai diritti d'autore.
Sotto il profilo delle collaborazioni esterne ai Queen, vanno annoverate... • il singolo "Picking Up Sounds" di Man Friday & Jive Junior (1983) • It's An Illusion e I Cry For You di Roger Taylor dall'album solista Strange Frontier, Too Young di Elton John e il primo album omonimo dei Strawberry Switchblade (1985) • Angeline di Elton John e il brano mai pubblicato This Is Your Time di Errol Brown degli Hot Chocolate (1986) • I Dream Of Christmas di Anita Dobson (1987), Roulette di Minako Honda (rifacimento di No Turning Back, suo unico singolo solista con i The Immortals, insieme all'amico Robert Ahwai), How Can I Go On di Freddie Mercury & Montserrat Caballe e Stutter Rap (No Sleep Til Bedtime) dei Morris Minor & the Majors (1988) • Nothin' But Blue / Somewhere In Time di Brian May / Cozy Powell (1992) • Bushfire di Steve Gregory e ─ infine ─ That's The Way God Planned It della SAS Band (1997). | |
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• Una primavera con 50 domande del Queen Fan Club a John Deacon
• Lettera di John Deacon per la fanzine estiva Official International Queen Fan Club del 1988
• Intervista video di John Deacon per DeeJay Television (Italia) di fine 1985
• The Hit intervista John Deacon nell'ottobre 1985
• John Deacon in una delle sue primissime interviste per la stampa. da Music Star del 15 giugno 1974