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Knebworth, 30 anni fa l'ultima notte di magia dei Queen dal vivo con Freddie e John

9/8/2016

2 Commenti

 
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Il 9 agosto 1986 è il giorno dell'ultimo show dei Queen insieme a Freddie Mercury, al Knebworth Park di Stevenage.

■ Quella decisione di suonare a Knebworth
 
I biglietti effettivamente venduti sono 120.000, ma vista la capacità del parco e la folla che lo riempiva si può tranquillamente stimare un pubblico di circa 180 / 200.000 persone. Il prezzo in loco del biglietto era di 16 Sterline. 30.000 tagliandi vennero venduti in un solo giorno.
È stato il concerto con più presenze in tutta la Gran Bretagna da un decennio e il più grande in assoluto dei Queen in partia.

Il promotore Harvey Goldsmith e il tour manager Gerry Stickells erano certi che due date a Wembley sarebbero state poche rispetto alla richiesta del pubblico dopo aver constatato le vendite record per Londra e Newcastle, e quindi avevano già bloccato il parco di Stevenage per la data del 9 agosto ben prima dell’inizio del Magic Tour. Si prospettava un finale in grande stile battezzato “A Night Of Summer Magic”. Non era poi così improbabile il raggiungimento del "quorum" sold-out richiesto dalla band all'organizzatore come condizione per suonare a Knebworth.
Brian May ha affermato che ci sarebbero potuti essere anche cinque o sei concerti a Wembley, se solo lo stadio non fosse stato impegnato per altri eventi.
■ Stanno arrivando i Queen
 
Ovviamente è una giornata indimenticabile, per tanti motivi.

Ad aprire l’evento ci sono tre gruppi: gli emergenti Belouis Some, i ritrovati Status Quo e i Big Country. I più famosi ed attesi erano gli Status Quo, ma non suonarono per ultimi in quanto avevano necessità di chiudere la pratica al più presto per recarsi in Germania; stavano infatti stabilendo il record di suonare nello stesso giorno in tre nazioni diverse.

Durante il set di apertura dei Belouis Some iniziò un lungo lancio di bottigliette sul palco, probabilmente incentivato dalle voci circolanti su un presunto interesse personale di Freddie per uno di loro. Il lancio di bottiglie sembra singolare dal momento che all’ingresso nel parco ogni lattina o bottiglia veniva confiscata dalla security; in effetti come al solito le bibite erano vendute all’interno delle recinzioni come se niente fosse. Per proteggersi dai lanci, una delle coriste ha messo sulla testa una bacinella.

Mentre si esibivano gli Status Quo un loro roadie si è arrampicato sullo schermo gigante mostrando un gonfiabile di una grande chitarra; quando la band ebbe presto modo di capire che l’ovazione del pubblico era stata rivolta al gesto del roadie e non a loro hanno licenziato il temerario assistente.

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L’esibizione dei Big Country è stata mediamente apprezzata, ma dopo il quarto bis sembrava non bastare neppure il gesto dell’orologio da parte del promotore Goldsmith a porre fine al set... Per farli smettere c’è voluto uno spettatore che ha lanciato una bottiglia di urina in direzione del cantante Stuart Adamson (prontamente schivata dal bersaglio).

Nelle pause fra una esibizione e l’altra viene diffuso per intero l'ultimo disco dei Dire Straits: Brothers in Arms. Sul grande schermo invece sono stati proiettati vari video musicali, fra i quali alcuni dei Thin Lizzy (che erano stati in tour negli USA con i Queen nel 1977) in omaggio al frontman Phil Lynott scomparso da pochi mesi.

■ L’ultimo concerto di Freddie & Co.
 
I Queen arrivano sul posto in elicottero da Battersea (Londra) durante il concerto degli Status Quo, scelta logistica principalmente dovuta al colossale e prevedibile ingorgo che quel giorno avrebbe immobilizzato la viabilità stradale. Non c'era abbastanza spazio a bordo per fare un unico viaggio con gli attori principali e le loro famiglie e amici più stretti, quindi partono prima Brian e John. Affianco al pilota c'è sempre il roadie assistente Crystal Taylor, che ha curato la logistica della band in questo giorno.

La fusoliera del velivolo è personalizzata con le scritte stilizzate “QUEEN” e “A Kind Of Magic”, modifica costata qualche migliaio di Sterline.

Il gruppo declina l’invito di Chryssie Cobbold (una dei proprietari della Knebworth House) per un saluto informale presso la struttura storica. La concentrazione e l’adrenalina dovevano essere ai massimi livelli quel giorno.

 

Durante la musica introduttiva di One Vision, sul grande schermo che sovrasta la scenografia vengono proiettate le immagini del gruppo che si sposta nel backstage. Quando si presentano sul palco, il pubblico li accoglie con un ruggito incredbibile. Il suono non è da meno, una volta raggiunto i massimi livelli di volume rispetto agli opening act grazie al tocco del tecnico del suono Trip Khalaf; uno dei motti dei Queen dal vivo era “accecali e rendili sordi”. Per l’occasione, furono i primi a suonare con un sistema di ritardo pilotato del suono in modo da raggiungere sincronizzato con le immagini del maxischermo anche l’ultimo spettatore in fondo al parco.
 
Freddie, assolutamente ispirato e in vena di discorsi, saluta il pubblico dopo Tie Your Mother Down: «Ciao! Questo è ciò che volevate, ed è quello che avrete! State tutti bene, state passando una bella giornata? Sì, non è malaccio, vero? Ora vi tirerete su con noi».
 
Il dialogo con la folla sconfinata continua dopo A Kind Of Magic:
«È un posto enorme questo, devo ammetterlo, anche per i nostri standard. Sembra bello da qui! È spaventoso, devo dire. Voi bastardi siete bravi, devo dirvelo. Ci sentiamo fra un altro paio di canzoni, aspettatemi!».
 
Finito lo scambio di vocalizzi da parte di Freddie con il pubblico, John e Brian improvvisano un funky che ricorda Fun It, dall’album Jazz.
 
Freddie fa il solito discorso sulle voci di separazione della band dopo Another One Bites The Dust (forse la migliore versione mai eseguita live), aggiungendo
«Come ci si può separare quando si ha un pubblico come questo? Dico davvero! Non siamo tanto stupidi».
 
Per Who Wants To Live Forever viene portato sul palco un'appendice scenografica che avvolge la tastiera di Brian per farla sembrare un vero organo a camme.

In questa occasione viene spiegata da Brian la genesi di Is This The World We Created?:
«Circa un anno fa [era ben oltre due anni prima in realtà], prima del Live Aid e di tutte quelle cose, vedemmo in televisione cose che ci infastidirono molto, e tardissimo quella stessa notte a Monaco ci sedemmo e scrissi ciò che noi pensavamo a riguardo. E questo è quanto…».
 
Brian rompe una corda della Telecaster al suo ingresso verso metà di Crazy Little Thing Called Love, ma gestisce il tutto con sangue freddo passando alla Red Special per l’assolo vero e proprio (cosa inusuale per quel periodo).
 
John, forse a causa di qualche superalcolico di troppo, lancia il suo basso Fender Precision sugli amplificatori dopo la fine di Radio Ga Ga e colpisce con la mano gli altri suoi strumenti rovesciandoli prima di lasciare il palco. Ratty, il suo assistente, prende tutti i bassi per verificarne l’accordatura ed altri danni eventuali prima della ripresa dello spettacolo.
 
Il saluto finale ci lascia le ultime parole di Freddie rivolte al suo pubblico inglese:
«Grazie bella gente. Siete stati tremendi... Siete stati un pubblico davvero speciale. Grazie mille. Buonanotte, sogni d'oro, vi vogliamo bene».
 
Purtroppo non è un arrivederci, come ogni volta in passato. Sono anche da ricordare le parole di Freddie riguardo un morto fra il pubblico, il ventunenne scozzese Thomas McGuigan accoltellato da tre soggetti della zona:
«Se la gente deve morire perchè vuole vederci non farò mai più concerti».

Per un motivo o per un altro, alla fine è andata proprio così.

Nel novembre 2011 Mary Austin ha affermato su BBC Radio 4 che il suo sguardo e quello di Freddie si erano incrociati mentre lui e il resto della band lasciava il palco per l’ultima volta, entrambi consapevoli che sarebbe stata l’ultima per davvero. Quindi Freddie le aveva già rivelato di essere malato di AIDS all’epoca del Magic Tour.
 



■ La set list
 

     One Vision
     Tie Your Mother Down
     In The Lap of the Gods... Revisited
     Seven Seas Of Rhye
     Tear It Up
     A Kind Of Magic
     Under Pressure
     Another One Bites The Dust
     Who Wants To Live Forever
     I Want to Break Free
     Impromptu
     Brighton Rock solo
     Now I'm Here
     Love Of My Life
     Is This The World We Created?
     (You're So Square) Baby I Don't Care
     Hello Mary Lou (Goodbye Heart)
     Tutti Frutti
     Bohemian Rhapsody
     Hammer To Fall
     Crazy Little Thing Called Love
     Radio Ga Ga
     We Will Rock You
     Friends Will Be Friends
     We Are The Champions
     God Save The Queen
■ Un evento unico, per tanti versi
 

A questo evento succede davvero di tutto: addirittura, durante la giornata, una bimba nasce proprio fra il pubblico. Purtroppo ogni tentativo di rintracciarla da maggiorenne è miseramente fallito.
 
Mentre la folla oceanica sta lasciando lentamente il parco, un incauto addetto alle luci spegne gli gran parte delle illuminazioni, costringendo le persone a muoversi nell’oscurità della notte. Mai un licenziamento in tronco deve essere stato più giusto. Fra l’altro la polizia era alla ricerca dei tre sospettati che avevano accoltellato e ucciso lo spettatore dopo una rocambolesca dinamica: non distante dal palco era caduto da un traliccio su cui si era arrampicato per avere una visuale privilegiata ed era stato accoltellato da alcune persone fra i 21 e i 24 anni di età sulle quali era rovinato addosso e che non avevano gradito la situazione.
 
Dopo la fine del concerto nell’area del backstage si è svolto uno dei soliti party con tanto di lottatrici nel fango e altro intrattenimento. Freddie però questa volta non vi prende parte, visto che aveva lasciato immediatamente la location insieme a Roger poco dopo essere sceso dal palco per raggiungere prima l'aereoporto di Heathrow, poi casa sua a Kensington ed infine il luogo del party notturno, all'Embassy di Londra. Intanto a Stevenage veniva avvistato anche il compianto Lemmy Kilmister dei Motorhead, il quale si aggirava tra i fans festanti.
 
Come tutto il Magic Tour, anche lo spettacolo di Stevenage non è stato il migliore in assoluto della storia dei Queen, ma sicuramente rappresenta una pietra miliare, l’ultima della loro carriera per intensità e partecipazione di pubblico.

■ I documenti dell’evento

 
Svariate registrazioni da questo show sono state incluse nell'album Live Magic: One Vision, Seven Seas Of Rhye, Another One Bites The Dust e God Save The Queen per intero e quelle editate di Tie Your Mother Down, Radio Ga Ga, We Will Rock You, Friends Will Be Friends, We Are The Champions e specialmente Bohemian Rhapsody e  I Want To Break Free.
 
Sfortunatamente pare non esista un video professionale dell'intero concerto, a parte quelli già conosciuti e presenti all’interno dei documentari ufficiali, e il bootleg con quasi tutto lo show ma purtroppo ripreso dal pubblico puntando l’obiettivo al maxischermo Starvision.
Deve essere questo il video quasi integrale ma “noioso” di cui ha parlato l’archivista dei Queen, Greg Brooks.
Come riferito da Brian May nel 2006, la mancanza di una registrazione professionale completa è dovuta al fatto che nessuno pensò né di mettere delle videocassette all’interno delle telecamere, né di registrare il mix video proiettato dalla regia esterna sul maxischermo.
 
La versione audio invece esiste ed era in procinto di essere pubblicata nel 2012, quando i Queen+ Adam Lambert erano nel programma del festival Sonisphere, prima organizzato e poi annullato per problemi di budget proprio al Knebworth Park.

Il suono del rullante di Roger è stato isolato e campionato per la nuova versione di Under Pressare (Rah Mix) pubblicata in Greatest Hits III e nel singolo dedicato nel 2000 (nel quale è presente anche la versione live del brano tratta dallo show a Stevenage).




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─ @claudiobadger
2 Commenti
Andrea Castrignano
23/1/2017 00:09:30

Bellissimo articolo, come sempre!
Grazie mille Claudio.
Ho solo 16 anni ed ho iniziato ad amare i Queen all'età di 10 anni.
Grazie mille ancora! :D

Risposta
Claudio
23/1/2017 00:25:29

Grazie a te Andrea. Felice che ti sia piaciuto.

Risposta



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