di Martin Kielty, Ultimate Classic Rock - 3 dicembre 2018
Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
Larry Dvoskin suonava le tastiere in una formazione che includeva il fratello del chitarrista Zeno Roth, Uli Jon Roth, e l'acclamato batterista Rod Morgenstein. Sono stati la prima band a suonare al concerto dei Queen nel luglio 1986 allo stadio di Newcastle, in Inghilterra.
Intervistato da Billboard, Dvoskin racconta:
«Lo spettacolo per noi fu un disastro, dal momento che la nostra squadra di tecnici e assistenti si fermava in ogni pub lungo l'autostrada. E in questo modo tardarono a consegnare le nostre attrezzature. Per fortuna i roadie dei Queen erano molto professionali e premurosi, così ci permisero di usare gran parte delle loro attrezzature di riserva... batteria, amplificatori, ecc.».
«Pensai tra me e me "Ma che cos'è? Pazzo?". Iniziammo a suonare a mezzogiorno e loro l'avrebbero fatto alle 8 di sera. Perchè mai la band di cartello si sarebbe mai dovuta preoccupare del meno importante dei gruppi spalla? Ma quel gesto mi fece subito capire a prima vista l'integrità e la classe che circondava la famiglia Queen. Avevano una gestione rovesciata rispetto alla normalità e Brian voleva che io sapessi che ogni band, ogni musicista che apriva i loro concerti e saliva sul palco era importante, e faceva parte della loro famiglia».
Dvoskin prosegue raccontando della "brillante" prestazione dei Queen prima di condividere i propri ricordi del party di tre sere dopo in un club privato di Londra.
«Una bellissima ragazza gestiva uno di quegli ascensori in tenuta vintage, come si vedono nei vecchi film di Hollywood. All'improvviso realizzammo che era completamente nuda dalla testa ai piedi. Quella fu solo la prima delle tante sorprese nel corso di quella notte scatenata. Quando arrivammo alla festa notammo svariate strutture in ampio simil glass terrarium che rappresentavano dei giganti writhing serpenti all'interno. A un'osservazione più attenta erano tutti uomini e donne nudi aggrappati gli uni con le altre impegnati in esotiche performance erotiche in pose artistiche.»
Il suo ricordo più caro, in ogni caso, è stata l'opportunità di improvvisare al fianco dei Queen.
«Fui invitato a suonare le tastiere in una band all-star composta da turnisti. A cantare c'ea Freddie, Roger Taylor … alla batteria e credo ─ i ricordi sono un po' confusi ─ John Entwistle dei The Who al basso, oppure era Bill Wyman dei Rolling Stones? Fatti un'idea. Suonammo la più stupida delle cover: Knock On Wood insieme a Samantha Fox alla voce, una ex modella di topless, in un duetto con Freddie. Il tutto fu molto rumoroso.»
Dvoskin è tuttora un musicista in esercizio e sta supportando una nuova piattaforma musicale chiamata Pindify, che ricerca artisti da aiutare per trovargli uno sbocco sul mercato.
«Una volta per i musicisti era più facile guadagnarsi da vivere rispetto ad oggi, anche se resta sempre possibile realizzare i propri sogni. Io ne sono l'esempio vivente. Guidavo in giro per il New Jersey, a Dumont, fumando erba e ascoltando l'album Sheer Heart Attack dei Queen, fino ad avere addirittura l'occasione di suonare, anche se per una sola specialissima serata, e condividere il palco con Freddie e Brian. Come dicono le parole di Over The Rainbow, molto semplicemente "i sogni che vogliamo davvero realizzare poi si avverano" [“the dreams that we dare to dream really do come true.”].»