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Hot Space [21 maggio 1982]

21/5/1982

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Il 21 maggio 1982 viene pubblicato Hot Space, il decimo e più controverso album in studio dei Queen...

Registrato fra settembre 1981 e marzo 1982 al Mountain Studios di Montreux e al Musicland Studios di Monaco, comprende la prima collaborazione dei Queen con un altro artista: David Bowie.

Inoltre nei crediti finali vengono citati anche Arif Mardin (corno in Staying Power) e il produttore Reinhold Mack (programmazione in Action This Day).




La storia di Hot Space inizia verso la metà del 1981, quando Brian May si riunisce al resto della band che era già all'opera nel Mountain Studios di Montreux. L'arrivo tardivo di Brian in Svizzera è dovuto alla nascita della seconda figlia, Louisa, nel mese di maggio. Fra l'altro non c'era assolutamente nessuna pressione commerciale nel far uscire un altro album. In quel momento Freddie e John stavano lavorando al brano Cool Cat.

In piena estate, quando l'atmosfera della cittadina era ravvivata dal Montreux Jazz Festival, il produttore David Richards incontra in studio per un saluto David Bowie. Richards aveva lavorato con lui per l'album Heroes e David aveva programmato di lavorare alla canzone Cat People (Putting Out Fire) proprio nel piccolo impianto di registrazione dei Queen. Quasi istantaneamente David prese il controllo dei lavori. Mentre i Queen sembravano solo godersi il momento suonando cover di altri artisti, Bowie era determinato a registrare una sessione con nuova musica. La base sarebbe stata il demo Feel Like, mentre il prodotto finito, che provvisoriamente di chiamava People On Streets, è Under Pressure. Feel Like aveva già in sè gli elementi di melodia, tratti da power-ballad e note cadenzate di pianoforte, ma nella traccia mancava ancora il caratteristico giro di basso ideato da John Deacon. John addirittura lo dimentica dopo un'uscita a cena, ma per fortuna è Roger a ricordare le note. David ha l'idea di usare frasi prese da articoli di stampa per il testo. Anche se questa scelta metteva via qualsiasi scontro per le decisioni altrimenti da prendere in gruppo, le circa ventiquattro ore di registrazioni (senza contare l'infinito missaggio finale) furono molto tirate. A turno, uno alla volta, sia John che Brian si misero in secondo piano. Solo Roger cercò di resistere alla pressione fra David e Freddie, anche perchè era l'unico della band ad essere buon amico di entrambi. Fra spiate strategiche di Freddie da dietro gli oblò e l'insoddisfazione imperante di Bowie, si arriva a un compromesso. Un paio di settimane più tardi il produttore Reinhold Mack ha un appuntamento con David al Power Station Studios di New York per completare il mix della canzone. Vistosi in difficoltà con un Bowie che da un lato impartiva ordini e dall'altro era insoddisfatto dal risultato ottenuto, Mack telefona a Freddie in cerca di aiuto. Lui arriva e inizia subito a mediare. A tratti David non era addirittura più dell'avviso che il pezzo dovesse uscire pubblicato. Ma sarebbe stato un peccato e sia la EMI che la Elektra Records (che negli USA aveva ascoltato il lavoro in via di completamento) iniziano a scalpitare per far uscire sul mercato il singolo. Under Pressure, il cui titolo definitivo è stato deciso dallo stesso Bowie, esce nel mese di ottobre e porta i Queen & David Bowie in vetta alla classifica discografica britannica.

Nel mese di settembre le registrazioni del nuovo album vengono messe in pausa per l'incombere del breve tour americano in Venezuela e Messico, denominato Gluttons For Punishment ("ghiottoni per punizione"). Torneranno indietro con un ammanco milionario nelle proprie casse, consolati solo dal successo del nuovo singolo e distratti dalla pubblicazione del primo Greatest Hits, celebrazione dei primi 10 anni di carriera insieme.

La ripresa dei lavori in studio avviene prima di Natale, al Musicland Studios di Monaco, in Germania. I più affiatati sembrano essere ancora una volta John e Freddie. Vengono completate Cool Cat (comprendente alcune improvvisazioni vocali registrate da David Bowie a Montreux) e Back Chat. La strada black/funk/disco sembra ormai segnata. Il processo evolutivo iniziato con l'abum The Game porterà i Queen a un sound estremamente avulso dai propri standard. A spingerli in questa direzione, oltre al successo planetario di Another One Bites The Dust (che fosse stato per loro neppure sarebbe stata inclusa nel disco precedente), è stato il manager Paul Prenter, in origine al servizio del gruppo e poi (una volta scaricato dagli altri) del solo Freddie Mercury. Paul pretendeva di spadroneggiare non solo sulle scelte di vita, ma anche su quelle meramente commerciali legate al sound. Nelle sue intenzioni c'era il ricreare atmosfer da night club, sacrificando il tipico impatto della chitarra di Brian May in favore di groove elettronici. Ascoltando Hot Space sembra che in buona misura ci sia anche riuscito, in effetti, assecondato dall'unica persona nell'universo disposta a dargli credito: Freddie Mercury.

Il gruppo lavora in modo discontinuo e disordinato, dando maggiore spazio alla vita notturna a Monaco. Il Sugar Shack diventa la loro vera seconda casa. Gli eccessi si sprecano e le vite dei quattro tendono ad andare a rotoli, ma non tutto il male vien per nuocere: dopo una nottata alcolica nel club tedesco, Brian si catapulta in studio e pretende di dare spazio alla propria Red Special. Registra in stato confusionale l'assolo della sua Put Out The Fire e battaglia con John per aggiungere il proprio marchio di fabbrica in Back Chat. L'unico a ricondurre sempre le cose all'ordine è Freddie, il quale si incarica dell'onere di far ragionare un Brian May alla ricerca di un volume sempre più alto per la chitarra.


Il contributo personale di Brian è rappresentato dalla più familiare Las Palabras De Amor (The Words Of Love), dalla condanna all'utilizzo improprio delle armi da fuoco Put Out The Fire e infine la "danzereccia" Dancer (nella quale viene incluso il messaggio del risponditore automatico presso l'hotel di Monaco in cui eran ospiti).

Roger Taylor porta in dote il pop leggero di Calling All Girls (leggero sì, però mantenendo sempre a bada con difficoltà la chitarra) e il racconto della vita di strada Action This Day.

Tutto il resto, con l'eccezione di Under Pressure, è farina del sacco di John e Freddie, compreso l'omaggio a John Lennon nel brano Life Is Real (Song For Lennon).

L'archivista Greg Brooks e il collaboratore di QP Gary Taylor hanno precisato che la canzone Put Out The Fire è seguita da Life Is Real (Song For Lennon) come forma di presa di posizione proprio verso l'assassinio di John Lennon a un anno di distanza dal tragico evento.


Una qualche evidenza del fatto che quanto messo in opera con Hot Space potesse funzionare arriva quando nel mese di aprile viene pubblicato il singolo Body Language, la canzone più avulsa dell'album più avulso di tutta la carriera dei Queen. Il 45 giri raggiunge la #11 nel Regno Unito e sfiora la top 20 nella classifica Billboard negli USA, nonostante qualche mugugno della stampa e dei discografici per l'immagine troppo sensuale messa in copertina (prontamente sostituita con delle spartane scritte rosse su sfondo bianco). Per la seconda volta, dopo Bicycle Race/Fat-Bottomed Girls, l'artwork di un loro singolo assaggia la scure della censura.

La rivista Sounds scrive di Body Language: «Un buon brano di musica disco bianca, scorrevole, brillante e ben sostenuta dall’elettronica. Roba forte».
La copertina dell'album è stata realizzata da Norm Ung, John Barr e Steve Miller su concept di Freddie Mercury. La sua intenzione era quella di mettere sugli scaffali un oggetto sgargiante, dai colori caldi (come i testi delle canzoni contenute nell'album) e che fungesse inequivocabilmente sia come dichiarazione di intenti, sia come segno distintivo a prescindere dal titolo. A prevalere doveva essere l'immagine dei musicisti, quindi ecco il perchè dell'enfatizzare di capelli e baffi nelle figure stilizzate dei quattro componenti della band. Riguardo i colori, Freddie non aveva idea di come associarli agli altri tre compagni, ma aveva scelto il rosso per la sua persona.
Quando, nonostante tutte le difficoltà incontrate lungo il percorso, Hot Space è pronto ad uscire in tempo per la prima parte del tour europeo, arriva l'ultimatum di Bowie affinchè le sue parti vocali in Cool Cat venissero rimosse dal mix finale. Questo sposta la data di pubblicazione dai primi di maggio al 21, con la serie di concerti nel vecchio continente che volgeva ormai verso il termine.


Nonostante lo scetticismo generale associato ai commenti rivolti all'album, Hot Space sembrerebbe essere stato precursore del successo planetario Thriller, di Michael Jackson, pubblicato alcuni mesi più tardi. Jackson aveva seguito i concerti dei Queen negli Stati Uniti d'America in quel periodo ed era in contatto con Freddie Mercury, insieme al quale si incontrò per tentare di sviluppare musica nel 1983.

Fra l'altro le canzoni eseguite dal vivo nel tour Hot Space (un buonissmo tour mondiale) vivono un'altra dimensione e splendono di luce propria, anche grazie alla continua evoluzione della scenografia e l'introduzione di un tastierista stabile in supporto alla band (Morgan Fisher, ex dei Mott The Hoople, che però si rivelerà una scelta non azzeccata in prospettiva).


Hot Space raggiunge la posizione #4 in classifica nel Regno Unito sei mesi dopo la sua pubblicazione, e la #22 negli USA.


È stato certamente il lavoro dei Queen che ha diviso maggiormente sia i fan che la critica. Col senno di poi, possiamo affermare che i Queen riuscirono ancora una volta a spiazzare tutti, nel bene e nel male.

■ Leggi anche...


     • "Massima riservatezza: i QUEEN in studio a Monaco per il nuovo album": HOT SPACE [BRAVO, maggio 1982]

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VINILE

─ @claudiobadger
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