dal The Independent del 15 aprile 2015
traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana
Il Genesis Cinema in Mile End Rd a Londra è teatro del gala per la prima proiezione pubblica nel Regno Unito di un nuovo progetto dal budget low-cost, il film britannico chiamato Solitary, diretto da Sasha Krane, nipote del guru della recitazione Lee Strasberg. Girato a Southsea e Portsmouth (con alcune scene riprese all'interno della Kingston Prison), il film è uno psico-dramma dark su una giovane donna che cerca di ricongiungersi con la sua estraniata famiglia, esponendosi durante questo processo ad alcuni dolorosi segreti. Nel cast figurano Anita Dobson di East Enders nonché il pugile Joe Calzaghe in una piccola parte da guardia carceraria. Appare anche Sarina Taylor. Suo marito, Roger Taylor, batterista e cantante della rock band Queen, è il produttore esecutivo del film e ne ha scritto la colonna sonora.

Questa non è la prima volta che Taylor è stato coinvolto in una colonna sonora per un film. Nel 1980 lui e gli altri membri dei Queen hanno scritto, prodotto e interpretato la musica per il kitsch sci-fi epico Flash Gordon. Hanno anche fornito la musica per fantasy-kilt da viaggi-nel-tempo Highlander.
Taylor però avvisa che la colonna sonora è «molto minimalista» in Solitary ed è molto distante dalla tempesta musicale tipica dei Queen, come "We Will Rock You" o "Bohemian Rhapsody". Il suo compito è stato "creare il mood", alimentando la tensione piuttosto che scrivere canzoni.
Spiega, «C'è una canzone all'inizio, ma in realtà è stata scritta da mio figlio e mia figlia. C'è una canzone sui titoli di coda stessi, che è mia. Tutto il resto è musica da film. Non riesco a immaginarmela per niente al di fuori del film. È puramente per il film».
Taylor non è stato presente durante le riprese. Ha visitato i set di tanto in tanto utilizzando i filmati per ispirare la sua musica. Solitary apparentemente è stato girato in modo semplice e il cast e la troupe sono stati incoraggiati dalla reazione ricevuta all'inizio di quest'anno al Festival di Idyllwild in California, dove ha vinto numerosi premi [tre, ndt].
È stata sicuramente una cosa molto più semplice da produrre rispetto alla lunga gestazione del biopic su Freddie Mercury sceneggiato da Peter Morgan. Originariamente Sacha Baron-Cohen avrebbe dovuto recitare nel ruolo dell’estroverso frontman dei Queen (che morì nel 1991 all'età di 45 anni), ma Taylor non pensava che il comico di Borat fosse la persona giusta per il ruolo.
«Alla fine abbiamo ritenuto che Sacha, anche se è un brillante comico sovversivo, non era davvero l’attore giusto. Noi non volevamo rendere il film divertente. Volevamo un attore brillante che riuscisse a commuovere le persone in entrambe le direzioni, dalle lacrime e dalle risate e la gioia. Alla fine non abbiamo pensato che lui [Baron-Cohen] fosse quello giusto. Volevamo un attore incredibilmente bravo, nel senso più puro».
Ben Whishaw è attualmente assegnato al ruolo di Mercury.
Taylor descrive la sceneggiatura di Morgan come «molto buona» e aggiunge:
«Quello a cui stiamo tendendo con la compagnia, si basa in realtà sulla sceneggiatura originale di Peter, basata sulle sue scene, che credo siano un bel passo avanti».
Taylor e il suo collega e membro della band, Brian May, non stanno "decidendo" il biopic, ma hanno potere di veto.
«Diciamo ‘no, non pensiamo che sia una buona idea’ oppure ‘ci piace davvero’».
Gli piacerebbe vedere il film realizzato, ma Taylor non offre alcuna garanzia in merito al fatto che questo possa accadere.
«Sembra che le ruote girino molto lentamente nel mondo del cinema. È molto più veloce il mondo musicale. Ma devo dire che Brian e io non abbiamo assolutamente nessuna fretta. Non ne siamo preoccupati. Vogliamo solo che sia giusto».
Taylor ha sempre amato i film. Cresciuto in Cornovaglia fra la fine degli anni ‘50 e l'inizio degli anni ‘60, era un appassionato frequentatore dei cinema. Racconta con nostalgia di aver visto tutto da The Alamo interpretato da John Wayne a I Vichinghi e Psycho di Alfred Hitchcock. Il suo amore per i film è stato condiviso dai suoi compagni di band. Il film preferito di Freddie Mercury, ricorda, era A Qualcuno Piace Caldo di Billy Wilder. A Mercury piaceva anche il Cabaret. «Andavamo a vedere l'ultimo film di Kubrick ogni quattro anni».
Tuttavia, la band non ha mai abbracciato il cinema nel modo in cui lo hanno fatto, ad esempio, i The Who con la loro opera rock Tommy, nella pellicola diretta da Ken Russell.
«Eravamo una band e abbiamo ricercato la nostra carriera nella misura in cui potevamo farcela, ma restando a quota di sicurezza», spiega.
Taylor non ha alcun desiderio di seguire David Essex apparendo in film come Stardust o Il Giorno che Sarà.
«Sai, non ha mai fatto per me. Deve essere un po' più reale di quello», dice aggiungendo che «è ironico» per lui a parlare di realismo considerando il suo coinvolgimento nello stravagante musical We Will Rock You, rimasto in scena [a Londra, ndt] per 13 anni.
I video dei Queen erano notoriamente cinematografici. "Bohemian Rhapsody", diretto da Bruce Gowers, vantava quelle riprese stilizzate dei volti di Mercury e compagni in ombra e in primo piano, mentre andavano avanti cantando "Galileo, Galileo".
«Naturalmente, tutto questo era una grande novità in quei giorni. Al giorno d'oggi sembra piuttosto debole», dice Taylor del pioniere dei video promo pop degli anni Settanta. I video di David Mallet per la band (ad esempio "I Want to Break Free" con Mercury che usa l’aspirapolvere vestito di rosa) erano altrettanto cinematografici.
Ora, Taylor sta contribuendo a promuovere Solitary. Anche se ne è stato un produttore esecutivo, non ha dato alla moglie Sarina indicazioni su come comportarsi.
«Non ce la farei ad andare nel suo campo ... e penso che abbia fatto un ottimo lavoro. Io non sono un attore e non pretendo di influenzare gli altri che lo sono»
Il batterista dei Queen ha incontrato Joe Calzaghe durante le riprese, ed è stato rincuorato nello scoprire che il pugile era un grande fan della band.
«È un uomo molto affascinante e in Solitary è davvero molto bravo. Non ha una parte principale, ma è comunque molto convincente».
A differenza del biopic su Freddie Mercury, Solitary è «sicuramente un film a basso costo». Taylor si congratula con i suoi collaboratori.
Dichiara «Penso che abbiano fatto un magnifico lavoro con quello che avevano a disposizione. Dopo aver visto il film ormai un paio di volte, penso che sia davvero un lavoro dannatamente buono!», mettendo in chiaro che vuole sbarazzarsi di questo intervistatore.
'Solitary' viene proiettato al Gala d'apertura del London Independent Film Festival al Cinema Genesis di Londra, E1.