A Night At The Odeon: Now I'm Here...
di Rosie Horide Fonte: QueenOnline.com del 25 novembre 2015 Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana |
Se il 1974 era stato un anno straordinario per i Queen ─ con dischi di successo e un trionfale tour conclusivo nel Regno Unito al Rainbow nel mese di novembre ─ il 1975 è stato l'anno in cui la band ha raggiunto la maggiore età.
I Queen sono passati nel giro di 12 mesi dall'essere un gruppo rock emergente nel Regno Unito a un fenomeno mondiale. Prima della fine del 1975 il gruppo aveva un album alla numero uno nel Regno Unito, un singolo iconico nel bel mezzo di una permanenza da record in cima alle classifiche, un video musicale che rappresentava un punto di riferimento, e grande successo in altre parti del mondo.
La band intraprende un tour tutto esaurito nel Regno Unito con il plauso della critica, e tutto questo viene coronato da un leggendario concerto all'Hammersmith Odeon alla vigilia di Natale del 1975, trasmesso in diretta da Old Grey Whistle Test della BBC. I Queen avevano stile tipico ed eleganza.
40 anni dopo, la band è considerata uno dei più grandi gruppi rock di tutti i tempi. Questa è la storia di uno degli anni più importanti della carriera dei Queen.
Non bosogna cadere nel facile equivoco che si tratti di un servizio promozionale! In realtà contiene alcuni retroscena sui primi anni dei Queen, quelli che hanno portato Freddie, John, Brian e Roger da band emergente a istituzione del rock mondiale.
■ La storia fin qui...
"Now I'm Here..."
Il 1975 inizia con i migliori presagi per i Queen. Si presentava come un anno cruciale. Ma la band avrebbe saputo capitalizzare i propri trionfi dell'anno precedente, trasformandosi in qualcosa di veramente speciale e unico nella gerarchia del Rock?
Un anno prima, all'inizio del 1974, i Queen erano una band relativamente nuova, con una reputazione crescente per le proprie esibizioni dal vivo. A dispetto del fatto di essere stata votata Band Of The Year su Disc and Music Echo, il successo nelle classifiche si stava dimostrando elusivo. Il primo singolo dei Queen, Keep Yourself Alive (uscito il 6 luglio 1973), non era entrato in classifica, pur essendo stato trasmesso da Old Grey Whistle Test della BBC come colonna sonora di un video di animazione. Ma le cose cambiano rapidamente quando viene offerta la possibilità, in tempi brevi, di apparire in TV allo show Top Of The Pops della BBC nel febbraio del 1974. La band ha eseguito un brano dal nuovo album Queen II in arrivo. Era Seven Seas of Rhye, che viene poi frettolosamente pubblicato un paio di giorni dopo come singolo. Segue la preziosa promozione di Radio One, che accompagna questa canzone nelle classifiche inglesi, alla fine piazzandosi al numero 10. L'album giunge subito dopo, in marzo, e Queen II arriva al numero 5 nella classifica inglese.
Un incredibile successo nei primi tre mesi dell'anno, viene coronato dal leggendario concerto al Rainbow Theatre di Londra, il 31 marzo 1974, il quale dimostra che (a differenza di alcuni gruppi di successo del momento) i membri dei Queen sapevano suonare davvero bene i propri strumenti! Ha inoltre dimostrato che la band aveva in Freddie Mercury un incredibile frontman, un cantante e showman straordinario che si pavoneggiava in giro per il palco con stile e presenza scenica incredibili. Per molti del pubblico era la prima volta che vedevano i Queen dal vivo ─ con le loro performance musicali immacolate, scenografie elaborate, con abiti sfolgoranti e dalla moda ricercata ─ e si erano trovati benissimo!
Alla partenza per il proprio tour negli Stati Uniti in supporto ai Mott the Hoople ─ una band di grande successo in quel momento sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti ─ i Queen sembravano aver sfondato nel Regno Unito e di essere sulla buona strada per un successo internazionale. Il tour inizia a Denver il 16 aprile 1974, con la band ottimista per il futuro, ma meno di un mese dopo c'è fu una grave battuta d'arresto: Brian May è afflitto dall'epatite ed è gravemente malato. La band deve cancellare le proprie apparizioni nel resto del tour e tornare a casa.
Mentre Brian lentamente recuperava la condizione ─ Freddie, Roger e John hanno iniziato a lavorare al prossimo album, che si sarebbe chiamato Sheer Heart Attack. Nel mese di luglio entrano al Trident Studios per iniziare a registrare. Nel frattempo il recupero di Brian era stato ostacolato quando viene nuovamente ricoverato in ospedale per un'ulcera duodenale. Ma gli altri membri della band continuano a lavorare, e quando Brian finalmente sta abbastanza bene da tornare in studio, la band si riunisce insieme con forza e creatività senza precedenti.
In realtà, nulla poteva fermare lo slancio dei Queen.
Il loro nuovo singolo, Killer Queen, viene pubblicato in data 11 ottobre 1974. La sua melodia contagiosa abbinata al testo intrigante (che cita cose diverse come Moët & Chandon e Maria Antonietta), le armonie corali e un superbo assolo di chitarra di Brian May, spingono il singolo dritto in classifica. Raggiunge la posizione numero uno in tutte le classifiche musicali, tranne quella della BBC, dove raggiunge "solo" la numero due, tenuta fuori dal primo posto da Gonna Make You A Star di David Essex.
Killer Queen si è rivelata un punto di svolta per i Queen. Forse non è stato il pezzo da numero uno indiscusso che desideravano, ma dal notevole successo in classifica. E c'erano di che consolarsi del fatto di non aver raggiunto la vetta della classifica dei singoli ufficiali del Regno Unito: Killer Queen è stato anche il primo successo della band negli Stati Uniti, piazzandosi al numero 12 nella classifica Billboard. È stata un ottimo tonico per la band, dopo le prove e le tribolazioni della stagione estiva, e prometteva bene sia per il tour successivo che per l'uscita del nuovo album.
I Queen tornano in tour con il primo concerto al The Palace Theatre di Manchester, il 30 ottobre 1974. Vengono accolti con estasiante successo ovunque si esibiscono. Il catalogo contiene molte canzoni dal loro terzo album, Sheer Heart Attack, che viene pubblicati l'8 novembre. Il suo mix di hard rock e melodia sembra incarnare il sound del gruppo in quel momento, ed è ancora l'album preferito molti fan. Sheer Heart Attack entra subito in classifica, e come Killer Queen raggiunge la numero due. Questa volta a negare il primo posto è Greatest Hits di Elton John, che dimostrava di essere un fatto ironico alla luce degli eventi futuri.
I Queen erano sulla cresta dell'onda, e il ritorno trionfale del gruppo al Rainbow Theatre di Londra il 19 novembre dimostra fino a che punto erano arrivati in meno di otto mesi dalla loro ultima esibizione nella location. In quel momento la band ha all'attivo due singoli e due album di successo, e un tour tutto esaurito. Chi ha la fortuna di essere al sensazionale secondo concerto al Rainbow assiste a un gruppo al quale non manca nulla. Per i Queen, alla fine del 1974, l'unico limite era il cielo ....
■ Il 1975
Nei giorni che aprono il 1975, i Queen sembravano essere sulla vetta del mondo, ma dietro le quinte non tutto andava bene: da qualche tempo il gruppo non era soddisfatto della Trident, la società che li gestiva, ed erano delusi dal comportamento dei loro manager, i fratelli Sheffield.
Per la maggior parte del 1974 i membri della band erano stati pagati con uno stipendio di soli 20£ a settimana, e anche l'ascesa alla principesca somma di 60£ alla fine dell'anno, dopo il successo di Sheer Heart Attack, era appena un contentino. Il management affermava di non aver più soldi disponibili a causa dei costi sostenuti, tra cui la realizzazione dell'album (molto costoso, visto che i Queen non hanno mai fatto le cose a metà).
La situazione volgeva per il peggio, sia finanziariamente che emotivamente, e qualcosa doveva essere fatto. John aveva bisogno di soldi per comprare una casa per sé e per la fidanzata Veronica, che stava per sposare. Invece Freddie voleva un pianoforte nuovo e Roger sperava di comprare una macchina. Tutte le loro richieste vengono respinte. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Si rivolgono al giovane avvocato Jim Beach, che praticava nel campo dello spettacolo, il quale avvia una lunga trattativa per districarli da un accordo che sentivano come minaccia alla loro carriera.
Fortunatamente i Queen avevano altre cose a cui pensare: dopo il matrimonio di John nel mese di gennaio, il gruppo ha in programma di andare a New York per le prove per un tour negli Stati Uniti, che inizia al Teatro Agorà di Columbus, nell'Ohio, il 5 febbraio. La band era davvero impaziente di suonare il nuovo album per i loro fans negli Stati Uniti, e di sperimentare nuove tecnologie per rendere lo spettacolo ancora migliore e più grande. Per di più, il tour negli Stati Uniti fa il tutto esaurito, e vengono subito aggiunte ulteriori date. In realtà ci sono stati giorni in cui I Queen hanno in programma di suonare due concerti in un giorno. Avevano sempre lavorato duramente, ma questo li stava spingendo al limite, e doveva fruttare qualcosa ...
Nel frattempo, un altro singolo da Sheer Heart Attack viene pubblicato nel Regno Unito il giorno prima del matrimonio di John: Now I'm Here è uno dei numeri più spettacolari e popolari della band nelle proprie esibizioni dal vivo. Entra in classifica, ma non emula il successo di Killer Queen, piazzandosi al numero 11.
I Queen ricevono una grande accoglienza nei giorni dell'apertura del tour, ma poi iniziano i problemi. La salute penalizza nuovamente la band, ma questa volta è Freddie ad essere colpito. Tre settimane dopo l'inizio del tour, comincia ad avere problemi alla gola; si decide finalmente a farsi controllare da uno specialista, il quale gli dice che si poteva trattare di noduli alla gola - una diagnosi che tutti i cantanti temono. Vengono prescritte ulteriori visite, dopo le quali viene prescritto un periodo di riposo della voce per tre mesi. La notte seguente Freddie va in scena a Washington, per fare la sua solita ed energica prestazione vocale! Ulteriori test dimostrano che il problema non erano i noduli, ma alcuni concerti vengono cancellati e altri ri-programmati, in modo che Freddie possa prendere regolari periodi di riposo prima di proseguire con il tour. In seguito, in una telefonata ha detto alla giornalista Rosie Horide di Disc and Music Echo che «A Philadelphia è andata benissimo. Il mio specialista è venuto a trovarmi e ha quasi avuto un infarto quando ha visto il mio modo di cantare!».
I giudizi sono favorevoli quasi all'unanimità, e quando il tour si conclude al teatro North West Paramount di Seattle il 6 aprile, la band si dirige verso un meritato riposo alle Hawaii. La tappa successiva nella loro offerta per il dominio del mondo è il Giappone, un'altra tappa del tour.
■ Il Giappone
La musica dei Queen si era già dimostrata molto popolare in Giappone, ma neanche il fatto che sia Killer Queen e Sheer Heart Attack fossero stati in vetta alle rispettive classifiche giapponesi poteva preparare il gruppo all'accoglienza in serbo per loro all'arrivo presso l'Aeroporto di Tokyo, il 17 aprile 1975. In un video che ricorda le scene aeroportuali celebri per i Beatles, più di 1.200 i fans li attendevano per salutarli, gridando e agitando bandiere e dischi. Il gruppo è stordito. Come ha detto Brian May all'epoca, «È stato incredibile ... non siamo riusciti a comprendere tutto; era come un altro mondo - ma ci è piaciuto».
Il tour ha preso il via il giorno successivo al famoso Budokan Martial Arts Hall. C'erano 10.000 persone, ma era tutto esaurito e c'erano lottatori di sumo impiegati per controllare i fans più esuberanti. Il set dei Queen viene accolto dagli applausi, e tutti i fans sono talmente entusiasti che Freddie, showman consumato come sempre, deve interrompere lo spettacolo e calmare un po' il pubblico. La band ha poi completato la propria performance senza contrattempi. Con loro grande divertimento, sono stati poi traghettati via dopo il concerto su di un veicolo blindato!
La band era davvero toccata dall'accoglienza locale, e il tour si è rivelato essere l'inizio di un rapporto speciale dei Queen con il Giappone che continua ancora oggi. Freddie sviluppa un amore verso tutte le cose giapponesi, ed avvia diverse collezioni: dalle bambole, ai kimono, all'arte giapponese. I Queen amavano il paese e la sua gente, e il sentimento era reciproco. Dopo altri 11 giorni, i Queen fanno ritorno a Tokyo e al Budokan per la data finale, tributando in modo molto speciale i tifosi entrando sul palco per il bis con addosso un kimono. La folla impazzisce ...
Il ritorno nel Regno Unito riportato i Queen con i piedi per terra tutto d'un colpo. I negoziati con la Trident si rivelano aspri e sembravano essere in fase di stallo. Jim Beach stava facendo del suo meglio, ma nessun accordo era stato ancora raggiunto. Inutile dire che il rapporto fra la Trident e i Queen non era facile.
Guardando in positivo, a maggio i Queen vincono in tutte e quattro le categorie principali nel sondaggio annuale di Disc: vengono nominati miglior gruppo dal vivo, miglior gruppo internazionale, e anche per il miglior singolo (Killer Queen) e album (Sheer Heart Attack). I trofei erano un po' inusuali: grossi giocattoli di peluche basati su un dinosauro chiamato Fresco le Raye, che compariva regolarmente nel fumetto della rivista. Erano un po' diversi dalle normali statuette, ma comunque apprezzabili.
Più tardi, nello stesso mese, Freddie riceve un premio più convenzionale: un Ivor Novello molto ambito per Killer Queen, dal Songwriters’ Guild della Gran Bretagna. Era felice e orgoglioso di aver ricevuto un premio così prestigioso - il suo primo. Quel mese ci fu anche un altro evento importante nella vita di Freddie: gli viene chiesto di apparire allo show di Capital Radio condotto dal DJ Kenny Everett. Lui e Everett, eccentrico e demenziale, vengono travolti da un'amicizia immediata - un rapporto che si sarebbe rivelato molto significativo per Freddie e la band nel corso dell'anno.
I Queen avevano iniziato a lavorare alle canzoni per il loro nuovo album, ma i problemi di gestione erano ancora incombenti su di loro, come una nuvola oscura, nella misura in cui cominciano a circolare voci sul fatto che il gruppo stesse per separarsi. Niente avrebbe potuto essere più lontano dalla verità, ma in questo periodo Brian aveva ricevuto un'offerta interessante dagli Sparks, una popolare band statunitense che aveva raggiunto il successo con la hit This Town Ain’t Big Enough For Both Of Us. Il gruppo era composto da due fratelli, Ron e Russell Mael, che avvicinarono Brian per chiedergli di unirsi a loro. Erano del parere che "i Queen fossero finiti". Inutile dire che Brian non era d'accordo. Era lusingato, ma ha gentilmente declinato la loro offerta.
Jim Beach finalmente chiude l'accordo di separazione con la Trident a fine agosto. I Queen erano liberi.
Il loro prossimo impegno era quello di trovare un nuovo manager. Visto che erano tutti dei grandi fans dei Led Zeppelin, la loro prima opzione era il manager della band Peter Grant, ma gli avrebbe richiesto di firmare con la Swan Song - La società di produzione e discografica dei Led Zeppelin. I Queen preferivano restare con una grande casa discografica, così l'affare non è mai andato a buon fine. La band si avvicina poi a John Reid, il manager di Elton John. Sapevano che Elton era un loro fan, e Reid ha prontamente accettato di fargli da manager.
Purtroppo il tour negli Stati Uniti era stato annullato per il momento, poiché i locali erano stati prenotati dal precedente management, ma i Queen avevano ancora gli States saldamente nel mirino. Keep Yourself Alive era stata ri-pubblicata negli Stati Uniti e stava andando bene. Il tour negli USA sarebbe stato poi ri-programmato, ma intanto c'erano altre cose a cui pensare.
I Queen si erano finalmente liberati dalla Trident, e il sollievo era enorme. La nube oscura se n'era andata, e ora riuscivano a concentrarsi sul loro imminente tour negli Stati Uniti e il prossimo album.
■ A Night At The Opera
Sarebbe potuta essere una hit fenomenale in tutto il mondo, ma Bohemian Rhapsody era solo una traccia del quarto album dei Queen, che alla fine viene intitolato A Night At The Opera. L'album sottolinea non solo l'incredibile talento e varietà di composizione all'interno della band, ma anche la propria vasta gamma di talento vocale e musicale. È stato un capolavoro - un tour de force che la band ha in seguito indicato come il loro equivalente di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles.
I Queen iniziano a registrare l'album nel mese di agosto, e la parte del leone viene incisa al Rockfield Studios, nel Galles, di nuovo sotto la guida del produttore Roy Thomas Baker, e con l'aiuto di un altro sostenitore, il tecnico del suono Mike Stone. Era Baker ad aver inavvertitamente fornito il titolo per l'album ad una certa fase avanzata del procedimento, quando una sera mostra alla band alcuni film dei Fratelli Marx, tra cui A Night At The Opera. Hanno immediatamente convenuto che sarebbe stato un bel titolo per l'album, soprattutto in considerazione dei suoi occasionali momenti lirici!
Per registrare l'album impiegano quattro mesi, nei quali i membri dei Queen lavorano spesso separatamente, ma contemporaneamente sulle canzoni, incontrandosi insieme soltanto alla fine della giornata per condividere il proprio lavoro con gli altri. C'erano ancora ritocchi da aggiungere (come nel caso del missaggio del maestoso brano epico di Brian, The Prophet's Song) quando è prevista l'anteprima alla stampa dell'album ancora incompiuto, al Roundhouse Studios di Londra nel mese di novembre. Alcuni ospiti erano confusi dall'accoglienza con un cartello che diceva: "Benvenuti a 'Una Notte All'Opera"! Quando viene riprodotta la traccia finale, la versione dei Queen dell'inno nazionale, Freddie fa alzare il pubblico in piedi fino a quando non è totalmente finito. Per molti anni a seguire, questo sarebbe diventato parte integrante degli show dei Queen sul palco.
Il capolavoro di Brian viene finalmente ultimato in tempo per l'inclusione nell'album - ma non senza alcuni patemi. Il giorno dell'anteprima al Roundhouse, Brian era stato in studio la maggior parte della notte precedente cercando di finire The Prophet's Song, e infine va a dormire alle prime ore del giorno con il brano ancora incompiuto. Nel frattempo una versione preliminare era stata, secondo le parole di Roger, "messa insieme" per essere suonata alla stampa. Brian si svegliò sentendo quella versione in riproduzione alla radio. Pensò ancora un attimo di essere ancora in un sogno, finché scoprì Kenny Everett si era appropriato della versione temporanea e la stava trasmettendo su Radio Capital!
Originariamente intitolata People Of The Earth, la The Prophet's Song di Brian era diverso per molti aspetti dalle altre canzoni dei Queen. Lui stesso ha poi rivelato che i testi erano basati su un sogno che aveva fatto, riguardante un profeta, del quale stranamente non solo ricordava le parole, ma anche le linee melodiche. Ha dato quell'inquietante sound alla propria canzone in vari modi: aveva accordato la corda in basso della sua chitarra in RE, giù di un tono, cosa che ha conferito "un ringhio insolito e apocalittico". Quando poi ha eseguito la canzone sul palco, doveva avere una chitarra a parte, accordata così in modo permanente, pronta per l'uso.
Nel momento di registrare le voci, Brian ha lavorato con il produttore Roy Thomas Baker per mettere insieme un demo per Freddie. Esso riflette l'interesse di Brian per i delay a nastro, e il classico formato canonico in cui un coro si ripete più e più volte, con il ritornello che inizia ogni volta in un momento diverso. Freddie poi è tornato con i suoi suggerimenti, e sono nate la voci più inquietanti. Brian ha aggiunto al suono unico della canzone sfumando il coro in modo leggermente diverso. Lui stesso ha detto: «Non c'è mai piaciuto ripeterci, è diventato il nostro marchio di fabbrica. Ci piace che ogni canzone segua un percorso differente. Se fossero tutte uguali, a che servirebbe?».
The Prophet's Song era una produzione epica notevole, sia per il suo tema che per la struttura insolita, compresa una sezione rivoluzionaria in cui Freddie canta con due echi di se stesso, in un modo simile alla tecnica sviluppata per la chitarra di Brian in Brighton Rock.
Un altra canzone ha attirato l'attenzione per un motivo molto diverso.
Il brano Death On Two Legs di Freddie si dimostra controverso; era convinzione diffusa che fosse stato scritto sul loro precedente manager Norman Sheffield, anche se ovviamente il gruppo non lo ha mai confermato. Frasi come "Ficcati i soldi nella bocca, Signor So Tutto" e "Ora puoi baciarmi il culo", presumibilmente sono rivolti a Sheffield e la sua aspra separazione con la band, e la EMI accetta di pagare una somma di denaro per bloccare una sua possibile causa legale per diffamazione. I Queen si rifiutano di pagare qualsiasi importo.
John e Roger ora contribuiscono di più alla scrittura nell'album dei Queen, e all'aggiunta di varietà al repertorio. I'm In Love With My Car di Roger Taylor (che era stata il lato B del singolo Bohemian Rhapsody) riflette non solo il suo amore di automobili, ma rappresenta il corredo percepito dello stile di vita rock 'n' roll.
You're My Best Friend, la bella e lirica ballata di John Deacon, diventa ben presto una delle preferite dei fans, e viene pubblicata come secondo singolo, dopo Bohemian Rhapsody, nel giugno 1976, piazzandosi al numero 7 nella classifica britannica. Freddie ha contribuito all'album con un'altra ballata emotiva, Love Of My Life. È stata ispirata dal suo lungo rapporto con Mary Austin, che effettivamente è rimasta affianco al suo amico fino alla fine della sua vita.
Le restanti cinque tracce delle dodici nell'album sono state scritte da Freddie (Lazing On A Sunday Afternoon e Seaside Rendezvous) e Brian ('39, Sweet Lady e Good Company).
La copertina dell'album è semplice ma elegante: una versione colorata del Queen crest, disegno originale di Freddie, su un semplice sfondo bianco. La copertina apribile è caratterizzata dai testi dei brani dell'album e dalle foto dal tour precedente. È anche la prima foderina interna a colori della band. A Night At The Opera è stato pubblicato a fine novembre. All'epoca era l'album più costoso mai realizzato. Ma ben presto si è rivelato valere ogni centesimo, e punta dritto alla vetta delle classifiche inglesi, restandoci fino a Natale, mentre Bohemian Rhapsody monopolizza la classifica dei singoli.
A Night At The Opera ha riscosso anche un grande successo in tutto il mondo, raggiungendo il numero quattro nella classifica statunitense Billboard, e il numero uno in Australia, Nuova Zelanda e Paesi Bassi, ma anche nelle classifiche di altri paesi. Ancora oggi molti credono che sia l'album più bello dei Queen.
■ Il tour A Night At The Opera
Era stato un anno difficile, ma non c'è riposo per i Queen. Finiscono di provare all'Elstree Studios il 10 novembre, sempre lì registrano il video di Bohemian Rhapsody lo stesso giorno e poi salgono su un autobus per Liverpool. Il tour A Night At The Opera di apre al Liverpool Empire il 14 novembre, con i Queen supportati dai Mr Big, con un pubblico sold-out e un ricevimento estasiatico.
I membri dei Queen non sono mai stati di quei tipi che si cullano sugli allori. Il lavoro successivo doveva sempre essere più grande e migliore di quello precedente. Questo valeva anche in tour: la scenografia è più che mai complessa e spettacolare, composta da più luci, fuochi d'artificio ed effetti speciali. C'era anche un massiccio gong, che Roger colpiva in una parodia affettuosa dello stesso all'inizio dei film della Rank Organisation.
Neanche i costumi di scena dei Queen erano da meno. Quelli di Freddie erano ovviamente suggestivi ed eleganti, di colore nero o bianco, ampi e alati, e tutti decorati con diamanti e catene. Usava anche smalto nero.
La terza sera del tour, a Coventry, è andato in scena con un kimono, in omaggio ai suoi fan giapponesi. I fans inglesi erano entusiasti.
Nel frattempo i costumi di Brian, anche se non così sgargianti, erano altrettanto d'effetto - con pantaloni di seta o raso attillatissimi, solitamente con ampi top ricamati, John e Roger indossavano abiti simili. La band nel suo insieme faceva una impressione mozzafiato sullo sfondo con luci ed effetti.
Il tour è stato un trionfo, con reazioni estasiate da parte del pubblico, recensioni entusiastiche e anche quei perfezionisti noti come Queen erano piuttosto soddisfatti. Ma il bello doveva ancora venire ... Dopo aver suonato per cinque sere con il tutto esaurito all'Hammersmith Odeon di Londra dal 29 novembre al 3 dicembre, i Queen continuano la loro marcia trionfale in tutto il paese, tornando infine all'Hammersmith Odeon per un concerto molto speciale, alla vigilia di Natale.
Per la prima volta in assoluto il programma di bandiera della BBC, The Old Grey Whistle Test, filma un concerto rock e lo trasmette dal vivo, contemporaneamente alla messa in onda in stereo su Radio One. Questo significava che non c'erano solo 3.500 fortunati fans in possesso dei biglietti a poter assistere a un concerto straordinario, ma anche molte altre centinaia di migliaia di tele e radio-spettatori, che celebrano il Natale come testimoni di un punto di riferimento nella musica rock.
Inutile dire che i Queen affrontano la sfida con una performance ad alti ottani, quasi scoperchiando la famosa location. Freddie si aggira per il palco saltellando e manipolando il pubblico con facilità, e con la propria straordinaria voce che interpreta le canzoni. Brian sfoggia le sue pose e il riempie la sala con la sua incredibile e nitida chitarra. John fornisce una base ritmica per le canzoni, mentre Roger, l'altra parte della "sala macchine" della band, suona un set straordinario alla batteria e alle altre percussioni, fornendo un altro punto focale dalla seconda fila del palco.
Ci sono stati molti momenti eclatanti durante il concerto, come quando Freddie sembrava di essere in due posti contemporaneamente durante la parte "Now I'm Here" (con l'aiuto del manager personale della band Pete Brown, che aveva una corporatura simile a Freddie e lo imita), e quando Roger mette in pratica il suo personale trucco scenico versando birra sui suoi tamburi.
È stata una notte trionfale, e quando si terminano le ultime note del bis e finalmente si spengono le luci, i Queen si rendono conto che davvero erano arrivati in cima alla gerarchia del rock nel Regno Unito.
Si conclude così il 1975, e la tappa successiva sarebbe stata il resto del mondo, visto che partono per il loro tour negli Stati Uniti il 20 gennaio 1976, con i Queen che possono riflettere su un'annata incredibile.
Adesso che avevano all'attivo album e singoli di successo, così come tour tutto esaurito e il nuovo management del quale erano soddisfatti, solo il cielo era il suo limite.
Luglio 2015
─ Rosie Horide
Singolo 12"
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