A Sanremo ─ dove è stato premiato con il Cavallo d'oro del Radiocorriere TV ─ il gruppo musicale inglese ha presentato Radio Ga-Ga, pezzo tratto dall'ultimo 33 giri The Works
di Roberto D'Agostino, Radiocorriere TV n.10 - marzo 1984
Trascrizione di Manuele Bellisari per Comunità Queeniana Italiana
Mettere insieme cose dissimili, incongrue se non addirittura incompatibili è una delle prerogative più bizzarre e divertenti del Festival di Sanremo. Per esempio: che cosa aveva in comune la coppia diabolica delle Puglie, Al Bano e Romina, con le soluzioni esteticamente androgine di Boy George?
Ancora: che tipo di scintilla artistica poteva scoccare tra i dilaganti Trilli (un secolo in due ingaggiati per la sezione Nuove Proposte) e l'efebico Paul Young?
Di più: quale rimando musicale ci si poteva aspettare tra il petulante Toto Cutugno e quei farfalloni dei Queen?
Bè, in quest'ultimo incontro ravvicinato forse un motivo di contatto si poteva rintracciare nel look del Cutugno, che a molti addetti ai lavori ha ricordato appunto, con quel giacchino in lamé accecante e i boccoli paralizzati dalla lacca, lo stile "glitter", luccicante, che i Queen adottavano nei primi anni Settanta.
Intramontabili, più che mai grintosi, i Queen sono tornati a far parlare di sé con un nuovo album, intitolato "The Works", con uno strepitoso 45 giri, "Radio Ga Ga", ma soprattutto con un video-clip che da alcune settimane sigla alla grande le puntate domenicali di "Discoring". Prodotto e diretto da uno specialista della videomusica come David Mallet, è costato trecentomila sterline ed è costruito in gran parte sui mitici spezzoni di un film muto del 1926,"Metropolis" di Fritz Lang. Mallet ha lavorato soprattutto sul montaggio e sull'alternanza bianco nero-colore.
E l'ha fatto con molta intelligenza, equilibrio e fantasia spiega Giandomenico Curi, uno dei più quotati registi di "Mister Fantasy", ambientando la fragile storia dei Queen in un futuro già vecchio dove l'ascolto di "Radio Ga Ga" diventa l'unico rimedio possibile contro catastrofi, alluvioni e radioattività. Lo stesso mito della riconciliazione delle classi sociali, affermato con enfasi da Lang, viene riproposto da Mallet attraverso la musica dei Queen presa come nuovo strumento di pacificazione, di luce e di colore, la famiglia con le maschere antigas riunita attorno al tavolo di cucina, l'album degli eroi (cioè dei Queen) appoggiato in bella mostra sul camino, lo stesso stile un po' macchinoso e grottesco che ben si addice al primo piano perverso e alla voce in falsetto di Freddy Mercury.
I Queen non hanno accettato di buon grado il silenzio che ha fulminato la loro ultima declinante prova a 33 giri (Hot Space) e il nuovo "rumore" che hanno prodotto li riporta brillantemente all'altezza dei tempi migliori. "The Works"è, infatti, un danzabilissimo cocktail di giungle sonore hard rock, neofunk ed electrodance, tutte naturalmente fuse nell'inconfondibile sonorità del quartetto, in quello stesso linguaggio che a metà degli anni Settanta spadroneggiò nelle classifiche sui due lati dell'Atlantico: linee melodiche epiche,assoli di chitarra vicini all'heavy metal, arrangiamenti vocali molto seducenti. Infine,aggiungete gli atteggiamenti androgini e "macho" (scelsero il nome di Queen per le sue connotazioni gay) del cantante Freddy Mercury ed otterrete best-seller come "Bohemian Rhapsody" bissato nel '76 da "Somebody To Love", nel '79 da "Crazy Little Thing Called Love", nell'80 da "Another One Bites The Dust", fino al successo dell'82 "Under Pressure", cantato in coppia con David Bowie.
Adesso è il turno di "Radio Ga Ga", che coltiva di nuovo l'ambizione di essere una canzone nel suo tempo, si rivolge ai giovanissimi, costruisce un prodotto di grande attualità, pur non perdendo la dimensione classica dello stile del gruppo. "E ve ne accorgerete ben presto", rivela Freddy Mercury,"nella prossima estate verremo sicuramente in tournée in Italia".
Riporto qui di seguito l'articolo dell'epoca risalente a febbraio 1984.
─ Manuele Bellisari
È andato ai Queen, uno dei famosi complessi rock del momento, il premio del "Radiocorriere Tv" (il famoso "cavallo" di Francesco Messina) al Festival di Sanremo, consegnato nel corso di un'affollatissima conferenza stampa. A filmare l'avvenimento (era la prima volta che il gruppo inglese veniva in Italia) c'erano ventidue televisioni tra pubbliche e private, una trentina di radio ed un numero imprecisato di fotografi e giornalisti. E i divi si sono fatti attendere per più di un'ora. Ma c'era un motivo: permettere a tutto il pubblico presente di ascoltare l'ultimo LP "Works", che uscirà tra pochi giorni anche in Italia. Con "Works" i Queen sperano di doppiare il grandissimo successo di "Radio Ga Ga", il pezzo che hanno eseguito a Sanremo, sigla finale di Discoring. |