
In seguito all'insoddisfazione per la mancata riuscita di Hot Space e dopo l'ennesimo estenuante tour mondiale, il gruppo decide di prendersi una pausa.
Tutti, tranne John, si cimentarono in lavori solisti: Brian registra l'EP Starfleet Project negli USA al Record Plant Studios; Freddie inizia a lavorare al suo primo album, Mr. Bad Guy; Roger fa la medesima scelta con il suo secondo lavoro, Strange Frontier; John invece si dedica prevalentemente alla famiglia.
In questa fase Freddie scrive praticamente subito Keep Passing The Open Windows. Le sessioni di registrazione partono quindi a pieno ritmo, ma lavorare nello stesso tempo a due progetti ─ la colonna sonora e il nuovo album dei Queen ─ era insostenibile.
Ad ogni caso ci pensa lo stesso Richardson ad alleggerire il carico di fatica, facendo un passo indietro e liberando i Queen dall'impegno sulla colonna sonora, giustificandosi con limiti di budget che l'avrebbero fatto ripiegare per una più modesta musica orchestrale.
Le registrazioni dell'album iniziate nell'agosto 1983 proseguono nell'assolata California e al freddo Musicland Studios di Monaco, in Germania. Durano fino al mese di gennaio 1984.
Del periodo americano va ricordata la prima incisione di Let Me Live, dal titolo provvisorio Another Piece Of My Heart, completata e pubblicata 11 anni più tardi nell'album Made In Heaven, e nella quale aveva cantato anche Rod Stewart e suonato alcune parti di chitarra Jeff Beck. In studio c'è stato in visita con loro anche il batterista Carmine Appice. Gli illustri ospiti erano stati coinvolti durante una visita casuale in studio di registrazione per salutare i Queen.
Per la prima volta la band decide di registrare con un turnista: Fred Mandel al piano, che era già stato in tour con i Queen e fornisce un rilevante supporto anche in fase di composizione dei brani Radio Ga Ga, Man On The Prowl e I Want To Break Free.
Il "lavoro" vede il nuovo album assume il nome The Works, da un'esclamazione di risossa fatta da Roger Taylor che un giorno disse «let's give'em the works!».
Parallelamente a Monaco proseguono altre registrazioni di pezzi solistici. Il produttore resta in ogni frangente Reinhold Mack, affiancato dagli stessi Queen.
■ Le canzoni
Radio Ga Ga è una canzone di Roger Taylor. L'ha composta alle tastiere, e ha affermato che non sarebbe mai stato possibile concepirla alla chitarra a causa dei suoi accordi inusuali. L'ispirazione gli viene data dal piccolo figlio Felix Luther che un giorno, ascoltando la musica trasmessa via etere a Los Angeles, disse «radio ca ca».
It's A Hard Life è una delle più belle ballate mai scritte da Freddie Mercury. La musica ha un equilibrio e un arrangiamento eccezionali, specie l'orchestrazione della chitarra. L'intro è liberamente ispirato all'opera I Pagliacci dell'italiano Ruggero Leoncavallo.
I Want To Break Free è forse la più grande canzone di John Deacon (di certo è quella che lui stesso apprezza di più). L'assolo centrale è opera di Fred Mandel. La "versione singolo" è molto più corposa di quella dell'album.
Machines (Or 'Back To Humans') è una collaborazione fra Roger Taylor e Brian May. Il primo ha spiegato che la musica iniziale è tutta elettronica per rappresentare il "machine's world" (questo era inizialmente il titolo della canzone) che entra poi in conflitto con il suono della vera rock band umana.
Man On The Prowl è un bel rockabilly in stile Crazy Little Thing Called Love, con Fred Mandel al piano e un rumoroso finale troncato in modo anomalo, perchè il nastro della bobina in studio a Los Angeles si esaurisce in modo imprevisto.
Di Hammer To Fall, Brian May ha scritto sulla sua pagina web che "la nuvola a fungo" (the mushroom cloud) era per lui un incubo nell'infanzia durante la "crisi cubana", sull'orlo dell'olocausto atomico. Chiarisce che la canzone non ha necessariamente un significato anti-atomico, ma in essa voleva più che altro parlare del senso della morte come parte integrante della vita di ognuno. Il "martello" che si aspetta cadere sta a simboleggiare il Tristo Mietitore. Ad ogni modo Roger, sia nel video che in diverse occasioni durante il Works! Tour, indossava una maglietta bianca con in evidenza una bella scritta "worldwide nuclear bang now!" ─ un capo firmato dalla stilista Katharine Hamnett, della stessa serie di quelli che indossavano i Wham. Nella registrazione in studio, Fred Mandel suona il sintetizzatore (con tanto di ringraziamento nei crediti finali).
L'altro rocker dell'album scritto da Brian May è il brano Tear It Up, composto in RE Maggiore come molte delle sue creazioni. Ha una struttura molto semplice e pochi accordi. Il pezzo nasce comunque con una vocazione live, dove funziona anche meglio rispetto alla versione in studio.
Is This The World We Created è il brano last minute dell'album The Works. Freddie e Brian erano convinti che ci fosse bisogno di qualcosa di acustico, fuori dai loro schemi. Inoltre la stampa cominciava a parlare del movimento che avrebbe portato al singolo della Band Aid e al Live Aid '85. E così è stata registrata in tutta fretta, scalzando definitivamente da The Works altri pezzi scritti da Freddie, come Man Made Paradise o There Must Be More To Life Than This (poi usciti nel suo album solista Mr Bad Guy).
Abbiamo già detto di Keep Passing The Open Windows. È possibile aggiungere che la linea di basso è stata ripresa in seguito da Freddie nella propria rielaborazione finale di A Kind Of Magic nel 1986.
Un'altra esclusa eccellente è stata Let Me In (Your Heart Again) di Brian May, accantonata per divergenze nel punto di vista sull'intonazione ─ poi completata da Roger e Brian con la produzione di William Orbit, e pubblicata 30 anni dopo nella compilation Queen Forever.
Altri due pezzi originati in questo periodo sono I Go Crazy, B-side scritta da Brian May, e la non-album-track natalizia Thank God It's Christmas, creatura di Roger Taylor e Brian May.
I brani di The Works riportano in carreggiata i Queen, e ne rappresentano l'essenza in versione attualizzata al contesto dell'epoca. Dopo gli eccessi dell'album precedente, quattro delle nove canzoni non sono neppure trattate con l'elettronica, e nelle restanti cinque la tecnologia è utilizzata solo al servizio della produzione globale.
Nel 1981 era nato negli USA il network televisivo MTV. I Queen, che già ci avevano visto lungo con il videoclip di Bohemian Rhapsody, colgono al balzo questo aspetto e curano molto l'aspetto visuale delle canzoni di The Works. Radio Ga Ga sfrutta gli scenari e il tema del colossal cinematografico Metropolis, mentre per I Want To Break Free realizzano una parodia della soap opera inglese Coronation Street. In questo percorso si affidano al regista David Mallet. Purtroppo proprio il secondo video viene travisato oltreoceano e addirittura bannato da MTV.
L'artwork di The Works è stato realizzato da Billy Smith, utilizzando le bellissime foto realizzate da George Hurrell. L'immagine di sfondo per il retro della copertina proviene da Metropolis; è del costruttivista russo Aleksandr Rodchenko.
L'album centra la posizione #1 nella classifica dei Paesi Bassi, la #2 nel Regno Unito e in Italia (anche sull'onda della promozione sanremese), mentre è un mezzo flop negli USA dove non va oltre la #23 nella Billboard. Questo strappo con l'America mina i rapporti con la nuova etichetta discografica, la Capitol Records, subentrata alla Elektra Records. Purtroppo non si ricuce in fretta e Freddie se ne andrà per sempre senza avere l'opportunità di vedere i Queen nuovamente famosi nel nuovo continente.
■ Fatti e aneddoti • Tutte le canzoni di The Works sono state pubblicate almeno una volta come singolo o come lato B di un singolo. • Il Musicland Studios di Monaco è stato fondato nei primi anni '70 dal produttore altoatesino Giorgio Moroder. • Durante le sessioni di The Works venne registrata anche una versione iniziale di Love Kills, successivamente trattata con una dose massiccia di elettronica da Giorgio Moroder. • Il produttore Reinhold Mack collaborava con i Queen fin dalle prime registrazioni dell'album The Game nell'estate del 1979. Venne suggerito alla band da Giorgio Moroder, in quanto era l'ingegnere del suono al Musicland Studios (di sua proprietà). Da questo aneddoto sappiamo che Mercury e Moroder si conoscevano già da almeno 4 anni prima di realizzare Love Kills. Quando a Mack venne dato il via per il primo incontro si trovava a Los Angeles. Arrivato a Monaco in tutta fretta non trovò nessuno ad incontrarlo e rientrò in America. Nemmeno il tempo di disfare i bagagli e venne nuovamente ricontattato sentendosi dire che Freddie Mercury era in studio per conoscerlo. Altre 12 ore di volo aereo... e finalmente fu possibile il primo incontro: vide Freddie con i baffi, una camicia hawaiana e bermuda corti, in una sorta di stile alla "Magnum P.I." che gli chiese «E tu chi saresti?». La risposta di Mack fu: «Mmm... Penso il tuo produttore...». Diventarono grandi amici. • Anche durante le registrazioni di questo album ci sono stati aspri scontri fra i quattro elementi del gruppo: Brian più di una volta ha detto di voler lasciare i Queen (alla fine mai per più di un giorno) e John Deacon non mancò di fuggire a Bali con la famiglia senza darne preavviso ai colleghi (la volta successiva però lasciò un bigliettino con su scritto "Sono a Bali"). • Per il nuovo album, i Queen erano determinati a rompere ogni vincolo con la Elektra Records per la distribuzione discografica nel resto del mondo. Specialmente Freddie era di questo parere, e la band ha incaricato Jim Beach di sbrogliare la matassa a loro favore. Per chiudere il contratto versarono 1 milione di Dollari. • Le registrazioni erano inizialmente tutte previste a Los Angeles, ma il venire meno dei potenziali introiti per la colonna sonora del film The Hotel New Hampshire convinse la band a ridurre le spese di noleggio trasferendosi in Germania al Musicland Studios di Monaco. • The Works è il primo album dei Queen ad essere stato interamente registrato con tecnica digitale nativa. • Radio Ga Ga è stato il primo singolo dei Queen distribuito nel Nord America dalla Capitol Records. All'inizio della registrazione, Roger era impantanato. Man mano che John e Brian arrivarono in studio le cose diventarono più chiare, Infine a Freddie piacque tantissimo il risultato. • Durante le sessioni di registrazione, il 13 dicembre 1983 nasce Joshua, il terzo figlio di John Deacon e Veronica Tetzlaff. • Il video di I Want To Break Free venne frainteso e censurato completamente da MTV. Solo alcuni lustri dopo Brian May riesce a mediare per far riabilitare il singolo. • I Want To Break Free è stata una delle grandi hit dei Queen e la preferita di John Deacon fra quelle da lui scritte. • Il turnista Fred Mandel ha collaborato anche con Alice Cooper, i Pink Floyd, Elton John e i Supertramp. • L'edificio del Record Plant Studios di Los Angeles è stato ricostruito e al suo posto oggi c'è un piccolo centro commerciale. • Le parti di musica programmate sono state realizzate con un impianto Fairlight. • Roger Taylor ha riutilizzato il suono del sintetizzatore Jupiter 8 di Radio Ga Ga nella sua più recente canzone Up, dall'album Fun On Earth del 2013. • L'artwork di The Works è stato realizzato da Billy Smith utilizzando le foto dall'ambientazione retro realizzate da George Hurrell. |
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