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Disponibile per il pre-ordine ora (link in fondo a questa press release)
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La prima fase di quel "piano" di rilancio annunciato un paio di mesi orsono da Brian May vede ora la propria realizzazione, con la tanto attesa ristampa del superlativo album di debutto solista del leggendario chitarrista dei Queen. Quasi 30 anni dopo la sua pubblicazione iniziale, Back To The Light è un testamento intimo ed espansivo del talento e della tenacia di uno dei più importanti chitarristi e cantautori della sua generazione.
Alla sua uscita nel settembre 1992, Back to the Light fu un successo senza se e senza ma. Raggiunse la n. 6 nella classifica degli album del Regno Unito e diede origine a una coppia di singoli indelebili.
Presentato ai fan dei Queen durante un'emozionante performance al The Freddie Mercury Tribute Concert del Wembley Stadium nell'aprile '92, Too Much Love Will Kill You raggiunse la n. 5 della classifica inglese dei singoli. Driven By You aveva già raggiunto la n. 6 in precedenza. Anche la grandiosa Back To The Light e la tambureggiante Resurrection raggiunsero le parti alte delle classifiche, mentre la strumentale Last Horizon sarebbe diventata un punto fermo sia dei concerti da solista della Brian May Band che del successivo ritorno con le varie rivisitazioni live con i Queen+.
Talvolta rock, talvolta riflessivi, i singoli danno un senso della profondità e della portata dell'album. The Dark riconfigura We Will Rock You dei Queen a fini introspettivi e costruisce un crescendo sinfonico prima che la corposa title track metta in mostra la posizione di May tra le sue voci multitraccia, il coro euforico e le ricche chitarre.
Love Token è una delle canzoni "mamma e papà " di Brian, la storia di una separazione cucita su un sottofondo blues-rock.
Accreditata anche al batterista Cozy Powell e con il venerato musicista rock Don Airey alle tastiere, Resurrection è uno sfavillante rocker ad altissima energia, con probabilmente tante sovraincisioni operistiche quante quelle di Bohemian Rhapsody. Con un tour de force di May alla chitarra e la pirotecnica batteria cataclismica di Powell, per molti questo è il pezzo più eccezionale dell'album. Dal punto di vista dei testi, tutto gira sulla sfera personale di Brian, turbato nel cuore ma determinato a trovare speranza nella "promessa di un futuro".
Too Much Love Will Kill You è una confessione struggente che Brian cita come forse la registrazione più importante della sua vita. Si aggiudicò un ambito Ivor Novello Award (Best Song Musically and Lyrically) e riapparve più tardi in una diversa incarnazione musicale come brano dei Queen, cantato da Freddie Mercury. Driven By You è un sontuoso rocker con cori di alto livello, risultato di Brian che accettò la sfida di creare un brano per una pubblicità televisiva della Ford Motor Company. Il compagno di band Freddie si complimentò con Brian per la sua interpretazione vocale!
La straziante Nothin' But Blue è accreditata a Cozy Powell ed è la traccia gemella di Somewhere In Time, dall'album The Drums Are Back di quest'ultimo. Il testo della canzone fu scritto da Brian la notte prima che Freddie Mercury morisse. John Deacon dei Queen fa una rara apparizione al basso per l'occasione.
La ruggente I'm Scared porta a galla tutte le paure di Brian, mentre Last Horizon raggiunge un senso di serenità nel suo espressivo lavoro di chitarra.
Scritta per la stella dello skiffle Lonnie Donegan, Let Your Heart Rule Your Head dimostra la facilità di Brian con una melodia vivace.
Just One Life è una struggente elegia per una persona amata persa, ma molto insolita in quanto Brian ha scritto la canzone su qualcuno che non ha mai incontrato, bensì che ha conosciuto solo durante una celebrazione della sua vita.
Infine, una allegra cover, l'unica dell'album, di Rollin' Over degli Small Faces riallinea Brian con alcune delle sue primordiali radici rock.
I tanti sapori di Back To The Light ci ricordano quanto vitale sia stata la scrittura di Brian per i Queen. Oltre al suo inconfondibile lavoro alle chitarre, i suoi crediti di scrittura includono ballate (Save Me), epopee in più parti (The Prophet's Song), temi di film (Flash's Theme), esercizi blueseggianti (Sleeping On The Sidewalk', e numerosi rocker a tutto tondo, incluso naturalmente lo stomp-stomp-clap live di'We Will Rock You.
Nella sua realizzazione, ha avuto il supporto di amici e collaboratori storici. Oltre a Deacon, Powell e Airey, gli ospiti dell'album includono Neil Murray e Gary Tibbs (Adam & The Ants, Roxy Music) al basso, Geoff Dugmore alla batteria (in Let Your Heart Rule Your Head e Rollin' Over), e Mike Moran al piano/tastiere in tre brani. L'assistenza vocale è arrivata dal famoso cantante britannico Chris Thompson, con cori in vari momenti realizzati da Miriam Stockley, Maggie Ryder, Suzie O'List e Gill O'Donovan.
Per lungo tempo ormai non disponibile su CD, vinile, download digitale e servizi di streaming, la ristampa arriva con la supervisione audio di Justin Shirley-Smith e Kris Fredriksson. Nelle note di copertina dell'edizione originale, Shirley-Smith ha ricevuto un affettuoso namecheck per, scrive Brian, "occuparsi delle mie abitudini sbagliate durante le registrazioni, nel suo ruolo di co-produttore e ingegnere del suono: «Brian è un perfezionista e non lascia una cosa finché non è soddisfatto». Justin lavora per i Queen dal 1984.
L'ingegnere del suono Fredriksson ha ricercato quel perfezionismo che ora è riflesso nella ristampa: «Se non è stato disponibile a lungo e stiamo per ristamparlo, abbiamo pensato: perché non farlo rimasterizzare dal miglior specialista del mondo in materia?". Ed ecco quindi Bob Ludwig, premio Grammy, che ha lavorato a partire dai mix originali restaurati per assicurare che questa nuova edizione di Back To The Light suoni meglio che mai.
Nel frattempo, Fredriksson ha lavorato per trovare delle tracce bonus per un secondo disco, Out Of The Light. La Red Special di Brian "parla" nelle incisive versioni strumentali di Nothin' But Blue, Too Much Love Will Kill You e Just One Life.
Driven By You Two, la versione della pubblicità Ford di Driven By You, e Driven By You (Cozy and Neil Version '93) sono presenti insieme ad alcuni estratti dal vivo.
'39 / Let Your Heart Rule Your Head, Last Horizon e We Will Rock You furono registrate in un trionfale spettacolo alla Brixton Academy di Londra il 15 giugno 1993, documentato nell'album e nel video Live At The Brixton Academy, dove la Brian May Band includeva Powell (batteria), Spike Edney (tastiere), Jamie Moses (chitarra), Neil Murray (basso) ed ai cori Catherine Porter e Shelley Preston. La versione dal vivo di Too Much Love Will Kill You fu registrata al Palace Theater di Los Angeles il 6 aprile 1993; la sera prima, Brian e un ospite speciale avevano tirato giù il soffitto con la preferita dei concerti dei Queen, Tie Your Mother Down, al The Tonight Show di Jay Leno: «Benvenuto, Mr Slash», dice Brian, mentre il chitarrista dei Guns N' Roses dimostra l'influenza multi-generazionale di May.
Per marcare l'occasione della ristampa, Back To The Light sarà disponibile anche in un cofanetto Collector's Edition con un esclusivo LP in vinile bianco, due CD, un libro di 32 pagine, una stampa artistica da 12 pollici, una coupon per il download digitale e un badge smaltato, il tutto in una scatola con coperchio apribile. Un'edizione limitata di 1.000 pezzi di questo boxed-set è disponibile esclusivamente sul Queen Online Store con la stampa da 12 pollici autografata da Brian.
L'album viene pubblicato anche in LP vinile nero 180g, CD, Deluxe doppio CD, Musicassetta, formati digitali e download, con Out Of The Light disponibile nel cofanetto, sul secondo CD e nei formati digitali. C'è anche un LP Picture Disc in edizione limitata disponibile esclusivamente sul Queen Online Store.
Quasi tre decenni dopo la prima pubblicazione, le nuove note di copertina di Brian includono un omaggio al grande e compianto Cozy Powell, insieme a una riflessione sulla ricerca che l'album documenta:
«Nel 2021, presentando con orgoglio e affetto questo lavoro a un nuovo pubblico e osservando attentamente le mie note di copertina originali, posso dire che sono ancora alla ricerca di risposte alla maggior parte delle domande poste in questa suite di canzoni. E ancora oggi la luce ha quel suo inebriante brillare, sempre un po' fuori dalla mia portata. La musica ci consente di raggiungerla».
Il progetto di Brian, intende riportare in catalogo i suoi lavori solisti:
â«Questa pubblicazione è parte di una serie: la Brian May Gold Series. Ognuna di esse avrà un piccolo marchio dorato. E ognuno mi darà l'opportunità di riscoprire la strada che ho percorso in questi anni. L'ho trovato davvero affascinante. Ero un po' nervoso all'inizio, pensando a cosa potesse risvegliare in me. Però mi è piaciuto tornare su queste cose. Spero solo che possa essere di connessione con le persone che non hanno mai sentito questa roba prima. Mi conoscono come chitarrista dei Queen. Alcuni mi conoscono come astronomo. Alcuni mi conoscono come difensore dei diritti degli animali. Sono una specie di evangelista della stereoscopia vittoriana 3-D. Ma pochissime persone hanno sentito la mia produzione solista. Quindi sono entusiasta di vedere come andrà a finire. à stato affascinante riscoprire perché ho scritto certe cose e quello che significavano per me, come le abbiamo registrate. Alcune di esse sono così imponenti nella registrazione che stento a credere di averle realizzate. E questo mi piace. Allo stesso tempo, ci sono piccoli angoli di semplicità , pezzi molto sobri e scarni anche dal punto di vista emotivo. Ho scoperto che molto di quello che dico nell'album lo sento ancora adesso. Sento ancora quei pericoli, quelle paure, quelle speranze, quei sogni».
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âLP |
â2 CD Edizione Deluxe |
âCD |
âBOXED SET |
Amazon Japan propone un numero limitato di versioni doppio CD-SHM (Deluxe Edition) accompagnate da una cosiddetta "Mega Jacket" ovvero una riproduzione dell'artwork di copertina dell'album in formato 24cm x 24cm, fino ad esaurimento scorte. In più è presente un opuscolo a colori formato B2 (5cm x 7cm) di 20 pagine del tour solista in Giappone di Brian nel 1993. I testi sono in inglese. Il costo è doppio rispetto all'edizione Deluxe senza i suddetti bonus.
Il circuito CD Japan propone la stessa soluzione, sempre esclusiva e limitata, legata all'acquisto dell'edizione Deluxe doppio CD-SHM. Qui però, oltre all'opuscolo del tour, è compresa anche la riproduzione del poster originale utilizzato per la promozione di Back To The Light. Numeri sempre limitati ai primi che ordineranno.
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CD / CD n.1 - Back To The Light
The Dark Back To The Light Love Token Resurrection Too Much Love Will Kill You Driven By You Nothin' But Blue I'm Scared Last Horizon Let Your Heart Rule Your Head Just One Life Rollin' Over CD n.2 - Out Of The Light Nothin' But Blue (Guitar Version) Too Much Love Will Kill You (Guitar Version) Just One Life (Guitar Version) Driven By You Two Driven By You (Ford Ad Version) Tie Your Mother Down (Live Version) Too Much Love Will Kill You (Live Version) '39 / Let Your Heart Rule Your Head (Live Version) Last Horizon (Live Version) We Will Rock You (Live Version) Driven By You (Cozy and Neil Version â93) |
LP, lato A - Back To The Light
The Dark Back To The Light Love Token Resurrection Too Much Love Will Kill You Driven By You âLP, lato B - Back To The Light Nothin' But Blue I'm Scared Last Horizon Let Your Heart Rule Your Head Just One Life Rollin' Over MC, lato 1 - Back To The Light The Dark Back To The Light Love Token Resurrection Too Much Love Will Kill You Driven By You MC, lato 2 - Back To The Light Nothin' But Blue I'm Scared Last Horizon Let Your Heart Rule Your Head Just One Life Rollin' Over |
Le tracce live sono state eseguite dalla Brian May Band, tratte dal tour âBack To The Lightâ del 1993.
Brian May: voce, chitarre
Cozy Powell: batteria
Neil Murray: basso
Spike Edney: tastiere
Jamie Moses: chitarre, voce
Cathy Porter: voce
Shelley Preston: voce
«E un ringraziamento speciale a Slash»
Supervisione audio di Justin Shirley-Smith e Kris Fredriksson.
Masterizzazione di Bob Ludwig & Adam Ayan al Gateway Mastering Studios di Portland (USA).
Restauro audio di Kris Fredriksson
Masterizzazione su vinile a velocità dimezzata di Miles Showell agli Abbey Road Studios, Londra.
Ad accompagnare la canzone c'è anche una nuova versione rieditata e rimasterizzata in alta definizione del video musicale. Rispetto al promo ufficiale lanciato quasi 30 anni fa, le immagini comprendono spezzoni realizzati all'epoca specificamente per il video di origine ma mai utilizzati prima d'ora. Oltre all'evento Guitar Legends di Siviglia, nel quale compare Steve Vai come chitarrista ritmico d'eccezione dal vivo, sono state aggiunte riprese dal primo tour sudamericano della Brian May Band risalente all'autunno 1992. Il nuovo montaggio presenta diverse scene in split screen, un'idea che originariamente doveva essere solo di lavorazione, che poi è piaciuta a Brian che ha deciso di utilizzarla per il video finale.
Driven By You è senza dubbio uno degli inni più entusiasmanti e longevi del rock. Originariamente scritto per uno spot televisivo della Ford, il brano solista fu un successo mondiale al suo debutto come singolo dall'album Back To The Light nel 1992. Le sue origini sono molto lontane dalle tranquille campagne inglesi intorno a Londra.
Pubblicato originariamente nel novembre 1991, Driven By You ha raggiunto la posizione #6 nella Official Charts UK dei singoli e la #9 nella Billboard Rock Chart USA.
Il filmato mostra Brian eseguire dal vivo la canzone con una band stellare che includeva Cozy Powell alla batteria, Neil Murray al basso e perfino Steve Vai alla chitarra ritmica! Inoltre presero parte all'esibizione live Rick Wakeman e Mike Moran alle tastiere, con Maggie Ryder, Miriam Stockley e Chris Thompson ai cori.
Nel ricordare la storia di Driven By You, Brian menziona la piscina di casa sua a Los Angeles come improbabile punto di partenza.
«C'è sempre un alone di mistero dietro la nascita delle canzoni. Non sai mai da dove vengano le ispirazioni. In questo caso, posso solo dire che ero seduto attorno una piscina a Los Angeles con un produttore pubblicitario. Lui era sdraiato a prendere il sole, mentre io facevo lo stesso con la mia futura moglie. Ci mettiamo a parlare. E lui chiese: "Oh, tu scrivi canzoni, vero?". Risposi: "Sì, scrivo canzoni". E lui: "Beh, potresti scrivere una canzone per una pubblicità ? L'hai mai fatto?". E io dissi: "No, non l'ho mai fatto". Mi chiese: "Ti piacerebbe?". E io dissi: "Sì, sarei molto interessato". Poi mi ha chiesto cosa ne pensassi dello slogan "Everything we do, we do for you". Dissi: 'Sì, potrei trovare dei collegamenti a questa cosa", perché nella mia mente riuscivo già a relazionarlo a me stesso. Ed è stato modificato in seguito, diventando "Everything we do is driven by you", perché riguardava le auto e mi piacque ancora di più in quel modo. Appena dopo che ne avemmo parlato, andai in bagno con il mio piccolo registratore per registrare le prime parti vocali che mi vennero subito in mente. Ho cantato la maggior parte della strofa e un po' del ritornello, che è il modo in cui di solito lavoro. Improvvisamente scoccò una scintilla e sentivo tutto nella mia testa. Sentivo frullare l'intera canzone, Driven By You, e la scrissi per loro, per la Ford Motor Company. La completai molto velocemente. Sono andato in studio a registrare non appena rientrato e immediatamente gli è piaciuta. Ho riscritto il testo come se fosse una terapia in relazione a me stesso. "Everything I do I do for you" e l'ho fatta uscire come singolo. à stato un successo. Fu di grande incoraggiamento per me affinchè proseguissi con una carriera solista, facendomi sentire che potevo fare cose per conto mio. Non ero solo uno dei Queen. A volte non sai perché ti ritrovi a scrivere canzoni. Arrivano in modo del tutto imprevedibile e le idee devono essere incanalate in modo che trovino un senso. Sono quasi sempre situazioni di vita, nel mio caso; riguardano sempre le relazioni interpersonali, sia le mie relazioni che quelle delle persone intorno a me. Si tratta di esseri umani e di come interagiscono tra loro. Questa per me è la cosa più emozionante del mondo; la cosa più importante e la più difficile da realizzare nella vita. Molte persone possono fare grandi cose, come pilotare aerei, andare sulla Luna. Ma con le relazioni... non è così facile. Io scrivo su questi temi.»
In occasione del lancio di questo singolo, Brian May ha pubblicato una sua improvvisazione alla chitarra su Instagram per consentire ai fan di tutto il mondo di divertirsi a fare #JamWithBri.
Anche in questo caso il video originale con la versione singolo del brano è stato rimasterizzato in alta definizione e diffuso su YouTube, mentre l'audio è stato reso disponibile sulle principali piattaforme di streaming.
Nella press release, Brian May ha definito questa canzone come «costruita su speranza, passione e fede... e fuochi pirotecnici!». Le origini della canzone sono profondamente personali. Il testo riflette la battaglia di May per trovare di nuovo un senso e autostima durante un periodo di enormi difficoltà . La base musicale originale della canzone deriva strettamente dal pezzo strumentale intitolato Ride To Win, dall'album The Drums Are Back di Cozy Powell, del 1992.
«L'input è arrivato da Cozy ed è stato un dono del cielo. Stavo cercando qualcosa che esprimesse il mio bisogno di ritrovare una nuova vita, e improvvisamente Cozy arrivò con quella base registrata ai Mono Studios, il suo posto preferito nel quale realizzava quel suo caratteristico suono potente di batteria. Mi disse: "Che ne pensi di questa, Brian? Vuoi suonarla?" Io dissi: "Sì, farò tutto quello che vuoi". E lui rispose, "Beh, vogliamo farla anche per il tuo album da solista?". Gli dissi: "Sì, sarebbe fantastico", così abbiamo condiviso il tutto. E immediatamente sono stato ispirato a scrivere Resurrection.»
Alle tastiere partecipa il musicista Don Airey. Cantare questa canzone rappresentava per Brian mettere sotto prova estrema le proprie abilità canore per la prima volta dopo la scomparsa di Freddie Mercury: «Ci siamo davvero spinto oltre il limite con le sovraincisioni. Probabilmente ci sono più sovraincisioni qui che in Bohemian Rhapsody! Stavo anche chiedendo tantissimo a me stesso. Era un momento in cui volevo sapere fino a che punto potevo spingermi. Improvvisamente mi ero ritrovato senza Freddie, con la necessità di cantare da solo le mie cose. Fino a che nota sarei riuscito ad arrivare? E con quale intensità nella mia interpretazione? Non credo che oggi potrei rifare quelle cose, ma sono contento di ciò che sono riuscito ad ottenere. Era proprio quello che ricercavo».
Per quanto concerne la parte musicale, Brian continua con i suoi ricordi così: «Ho usato la chitarra di Joe Satriani per alcune parti. Non sembravano esserci limiti, così ho insistito sempre di più, come non avevo mai fatto prima neppure con i Queen. I Queen sono molto melodici e, anche se avevo il tapping nel mio repertorio, non c'è stata spesso la possibilità di utilizzarlo nei Queen. Il brano presenta anche un breve ma intenso assolo di batteria suonato da Powell, registrato nella 'French Room' del mio studio domestico. Anche Cozy si è spinto oltre il limite».
Rimasterizzato dalla migliore fonte disponibile, il video venne girato a Los Angeles, nei giorni prossimi allo spettacolo della Brian May Band al Palace Theatre del 6 aprile 1993: «Ho collaborato con il team H-Gun Labs per realizzare una clip che rappresentasse il brano in un universo parallelo, per esprimere metaforicamente la grande battaglia psicologica in corso nella mia testa da cui ha preso vita la canzone. Io e Cozy abbiamo trascorso una giornata circondati da fuochi scenici in uno studio cinematografico di Los Angeles, comportandoci come degli scalmanati e divertendoci molto».
Parlando ancora della canzone e di quello che rappresenta oggi, Brian conclude: «à ciò che vorrei venisse fatta suonare al mio funerale, perché è ostinatamente piena di fede. à il tipo di convinzione di cui si ha bisogno per superare i più grandi ostacoli che si presentano nella nostra vita. Ne sono molto orgoglioso».
Uscito originariamente come singolo il 24 agosto 1992, ha procurato a Brian la posizione #5 della Official UK Charts dei singoli. La versione solista di questo pezzo venne eseguita in anteprima davanti ai circa 72.000 fan al Freddie Mercury Tribute Concert nel Wembley Stadium il 20 aprile 1992.
«Il motivo per cui ve la canterò è che si tratta del meglio che ho da offrire», disse Brian nella sua introduzione sul palco. La sua ragione per cantarla non era, come spesso si pensava, che avesse scritto la canzone per Freddie. La canzone stessa risale al 1986-87, quando Brian la scrisse con due amici, i cantautori Elizabeth Lamers e Frank Musker. In quel periodo si trovava a Los Angeles, «lontanissimo da casa» e in uno «stato d'animo ingarbugliato», cercando di trovare una qualche liberazione da un periodo di profondo sconvolgimento personale.
Come spiega Brian: «Too Much Love Will Kill You ha una lunga storia, e la versione che sentite su Back To The Light è la sua versione originale, che presenta le tastiere originali che ho suonato quando stavamo scrivendo la canzone. Io, Frank Musker e la sua compagna di allora eravamo insieme in quella che per me era come una sessione di terapia. Riversavo nel pezzo tutte quelle parole perché mi sentivo come intrappolato in un posto da cui non sarei mai e poi mai potuto uscire. Tutto quello che potevo fare era scriverlo. Questa è l'unica canzone che ho scritto in quel periodo, probabilmente di nove mesi o un anno».
L'onestà del testo risultante da quello stato emotivo gli conferisce un senso universale, anche se per Brian quelle parole mantengono la loro risonanza anche dopo tanti anni: «Le cose con cui lotto sono ancora presenti. Too Much Love Will Kill You è una cronaca di ciò che è effettivamente sepolto nel più profondo di me stesso. Ogni parola, quando la ascolto adesso, conta ancora per me. à esattamente così che mi sento dentro. Dico "sono" al presente perché mi sono reso conto di non essere cambiato poi così tanto. à l'unica opportunità che ho avuto nella mia vita di dire le cose come le vedo. In un certo senso, è la canzone più importante che abbia mai scritto, perché riassume il viaggio della mia vita. La mia versione solista rappresenta quello che sentivo veramente. Non c'è un punto nell'originale in cui la batteria entra e diventa tutto bellissimo. Non arriva mai quel momento. Resta tutto incerto e in bilico. E la cruda emozione del modo in cui la canto è il modo in cui mi sento veramente. L'ho scritta e la sento così».
Ma Brian è consapevole del fatto che anche gli ascoltatori la percepiscono a modo loro. Molti fan dei Queen l'hanno preso a cuore come una canzone legata a Freddie. Nel frattempo, gli stessi Queen ci lavorarono insieme. Una versione più elaborata venne registrata nel 1989 con la voce di Freddie, che sarebbe poi apparsa su Made In Heaven, l'album dei Queen completato dopo la morte di Freddie e pubblicato nel 1995. Pubblicata come singolo l'anno successivo, la registrazione dei Queen fece guadagnare al pezzo un Ivor Novello Award per la migliore canzone dal punto di vista musicale e del testo, un attestato del valore di una canzone tanto forte da crescere oltre le sue origini e stare in piedi sulle proprie gambe.
«Mi è piaciuto lavorarci insieme a Freddie. Eravamo consapevoli che la canzone stava diventando qualcosa di diverso, e significava qualcosa di diverso. Ne eravamo tutti consapevoli. Ovviamente sapevamo che i giorni di Freddie erano contati, a meno di un miracolo. Quindi la canzone ha risentito di quella fase e noi non abbiamo evitato di darle un tono molto più completo, molto alla Queen. E mi piace molto. Ma se volete sentire come questa canzone rappresentava me con sangue, sudore e lacrime, allora è questa versione da ascoltare!».
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âOut of the Light, il disco aggiuntivo della riedizione di Back To The Light disponibile nel boxed set e nei formati 2 CD e digitale, presenta due letture alternative del pezzo: una versione con chitarra e una versione dal vivo registrata al The Palace Theatre di Los Angeles il 6 aprile 1993.
Per l'occasione c'è anche un nuovissimo video musicale di Back To The Light, chiamato Time traveller, diffuso venerdì 10 settembre su YouTube.
Alla prima uscita come singolo nel novembre 1992 raggiunse la top 20 britannica, destinato poi ad aprire i concerti della Brian May Band nel loro primo tour mondiale.
Come spiega Brian, «la canzone è arrivata in un momento difficile della mia vita. Non era il momento più brillante. Dovevo trovare il modo di trovare una direzione per il mio viaggio di vita, e Back To The Light parla di questo. Inizia in modo molto cupo e parla di creature notturne, che non sono volpi e tassi, ovviamente. Sono il tipo di creature della tua immaginazione che ti mordono e ti impauriscono. Ma i ritornelli sono tutti positività !!!»
L'impulso iniziale per Back To The Light risale al 1988, quando Brian ha buttato giù le prime idee per la canzone con il suo amato tecnico delle chitarre Brian 'Jobby' Zellis e il famoso produttore / mixer / ingegnere el suono Pete Schwier. Quando fu il momento di registrarla per l'album, la canzone si sviluppò in parte come una testimonianza appassionata dei poteri curativi dell'amicizia e della collaborazione. Gary Tibbs (Roxy Music, Adam And The Ants) al basso e il quartetto di cantanti Miriam Stockley, Maggie Ryder, Suzie O'List, Gill O'Donovan hanno dato vita alle meastose armonie vocali. A completare il ritratto c'è il grande e compianto batterista Cozy Powell, che ha aiutato Brian a sentirsi di nuovo parte attiva in una vera band.
«Ho avuto la grande fortuna di avere intorno persone meravigliose in quel momento, in particolare Cozy Powell che è stato il più straordinario supporto sia emotivamente che musicalmente. Cozy era uno di quei geniali batteristi che hanno definito il drumming rock and roll nei primi anni. La sua presenza era immensa, scatenata e piena di ottimismo... Ho preteso tantissimo dal suo lavoro: "Puoi fare questo, puoi interpretare questi pezzi?". E lui rispondeva: "Tranquillo Brian, posso certamente farlo - facciamolo!". Sempre presente, sempre di supporto. Amava come stavo mettendo su l'album. à stato per me una spinta incredibile durante tutto il periodo di registrazione e lo si può sentire già fin da Back To The Light. C'è un feeling fantastico; già solo il suono della sua batteria è colossale. A volte se fai un passo indietro e lo rendi meno specifico, si apre alle interpretazioni di altre persone che stanno attraversando cose simili. Un po' di generalizzazione può essere un bene, penso, perché rende il tuo lavoro accessibile alla gente: "Oh, sì, questa è anche la mia vita. Sento che questo si collega a me". E in questo modo le canzoni si intrecciano con la vita delle persone.»
Nothin' But Blue è una canzone scritta e registrata poco prima della scomparsa di Freddie Mercury, con John Deacon al basso:
«Nel momento in cui ero in studio a registrare questa canzone, Freddie era ancora con noi. Pensanvo a lui e cantavo su di lui. Era nei suoi ultimi giorni. Non era successo ma avevo la sensazione che stesse per succedere. Solo un paio di giorni dopo, Freddie se n'è andato. Nothin' But Blue per me era un presagio. Ci sono alcuni piccoli indizi in essa: una piccola citazione di We Are The Champions che poche persone hanno riconosciuto; piccoli pezzi di armonie e ritmi che ricordano dei lavori di Freddie. Per cui questo brano parla spudoratamente di Freddie. Il che è strano perché Too Much Love Will Kill You è quello che la gente pensava parlasse di Freddie. No, è Nothin' But Blue è su Freddie. John, come sempre, ha fatto un lavoro squisito, suonando il basso con gran stile. Com'è bello che John abbia suonato in questo brano. Penso che tutti lo dimentichino, me compreso! Purtroppo non ci sentiamo molto John ultimamente. Quindi è un'eterna tristezza per me e Roger il dover accettare che abbiamo perso Freddie, ma in sostanza abbiamo anche perso John. E dopo tutto questo, è stato piuttosto difficile essere "Queen"».
THE DARK
Era un'idea che avevo in testa e simboleggiava in qualche modo gli angoli oscuri dell'universo. Non avevo nemmeno un titolo. Era solo una cosa che frullava nella mia testa e l'ho registrata con centinaia di chitarre sovraincise con l'orchestra. Eppure non è mai stata usata in Flash Gordon, perché hanno detto che era troppo cupa! Era troppo seria e Flash Gordon si stava evolvendo come qualcosa di più simpatico e retrò. Questa era la visione di Mike Hodges per Flash Gordon, tutto merito suo ovviamente. Ma così facendo non c'è stato posto per questo pezzo... così l'ho conservato e quando ho lavorato a Back to the Light ho pensato "beh, come posso rappresentare l'oscurità ? Ho questo pezzo, che era tutto basato su questo tema. A quel punto per l'inizio dell'album avavo in mente una specie di filastrocca, una ninna nanna: "Little little baby gently sleep, we will rock you... rock you, rock you..." , una cosa che mia madre mi cantava quando ero bambino e improvvisamente ho visto una connessione tra questo e We Will Rock You, due cose leggermente diverse ovviamente.
Non so se c'è stata qualche ispirazione da quella canzone. Non ne ho idea. Queste cose si annidano nel tuo subconscio per tutta la vita. Potrebbe esserci stata qualche connessione, ma ho pensato che fosse bello iniziare invece che con il grande inno We Will Rock You, con qualcosa di minuscolo, rappresentato da questa piccola filastrocca. Non so chi l'abbia scritta. Non so se sia una ninna nanna tradizionale, ma era importante nella mia infanzia e penso che parte di questo album sia retrospettivo. à un po' come Too Much Love Will Kill You: uno sguardo nella mia vita di allora cercando di trovare la ragione delle cose. Per cui questi elementi, tutti riuniti in questo brano chiamato The Dark sono così importanti per me. The Dark prepara alla luce, e senza l'oscurità ovviamente non si apprezza la luce.
Questa è la mia apertura dell'album. Si chiama The Dark. C'è un altro piccolo ingrediente che è una ruota di campanelli per bambini, una di quelle che basta toccarla con un dito per fare questo rumore molto, molto rilassante, da asilo nido. Volevo che ci fosse anche questo elemento. Ho ancora in studio questo 'strumento'. à bello conservare ogni sorta di piccoli tesori che ti riportano indietro nel tempo.
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