Come è noto, il casino è anche la sede della mostra permanente Queen Studio Experience, nei locali della quale è possibile ammirare una serie di rarità, memorabilia e oggetti originali che riguardano la storia dei Queen, oltre a poter testare il mixer nella ex sala di controllo degli studi e visitare la placca che indica il punto in cui Freddie era posizionato quando ha registrato per l'ultima volta la propria voce, per l'album Made In Heaven.
Il dress-code prevede i colori nero e rosso, come alcuni degli abbinamenti realizzati per i costumi di Freddie...
Prima di cena è in programma la proiezione del nuovissimo documentario inedito Queen + Béjart: Ballet For Life, del quale è possibile leggere tutti i dettagli disponibili ► QUI
Sono stati ora messi in vendita i biglietti per l'evento. La scelta prevede due opzioni: solo il biglietto oppure il biglietto più la T-shirt ufficiale, con costo rispettivamente di 99€ e 122€.
È gradita ed attesa una donazione a piacere in favore del Mercury Phoenix Trust, la fondazione istituita dai Queen dopo la scomparsa di Freddie per supportare la ricerca e la prevenzione contro l'AIDS / HIV.
La maglietta è esclusiva per il pacchetto VIP. Una versione differente è acquistabile anche separatamente dal biglietto.
L'acquisto degli e-ticket e la prenotazione delle T-shirt è possibile solo tramite questa pagina web:
Nel costo del biglietto è incluso il titolo di ingresso al party, un brindisi di benvenuto, un'apericena (dettagli da definire) e gli spettacoli / intrattenimento previsti durante l'evento. Sono quindi escluse le spese di viaggio e hotel, che restano a carico e discrezione dei partecipanti.
Una lista degli alberghi suggeriti e le indicazioni per raggiungere Montreux dall'Italia sono sempre consultabili nel nostro articolo sulla mostra Queen Studio Experience (link qui in fondo al presente articolo).
Non sono previsti limiti di età, ma è bene tener presente che l'accesso all'area del casino è possibile solo per coloro che hanno compiuto 18 anni.
Casino Barriére Montreux, Rue du Théâtre 9, CH - 1820, Montreux, Svizzera.
• h13.00 - 14.00 _ Incontro con il tecnico del suono Justin Shirley-Smith e l'archivista Greg Brooks alla mostra Queen Studio Experience, con possibilità di foto ricordo con una delle vere giacche indossate da Freddie Mercury;
• h15.00 - 17.00 _ Vendita benefica di articoli speciali e autografati Queen da parte dei co-ordinatori della collezione Mercury Phoenix Trust nell'area adiacente la sala feste;
• h15.00 - 17.00 _ Avvio distribuzione braccialetti ai possessori dei biglietti per il party;
• h17.00 _ Apertura main hall party e tavoli di gioco;
• h17.45 _ Benvenuto da parte di Peter Freestone;
• h18.15 _ Proiezione nuovo documentario Queen+ Bejart Ballet for Life con successivo Q&A;
• h20.00 _ Cena;
• h20.45 _ Inizio streaming online + concerto dei Bulsara And His Queenies (vedi il video incorporato qui in basso);
• h23.15 _ Bandaoke post show con i Bulsara;
• h0.00 _ "Thank you and good night".
Durante il party ci sarà la presentazione del remake di Man From Manhattan con Eddie Howell e Mike Moran (dettagli qui in basso), e altre sorprese che potranno essere annunciate in giornata.
Dress code: nero e rosso.
Dalla Repubblica Ceca giunge notizia di un nuovo progetto benefico che riguarda il brano Man From Manhattan.
Il singolo, scritto da Eddie Howell, è stato prodotto e registrato nel 1976 con il fondamentale contributo di Freddie Mercury e Brian May.
I Queen insieme al cantautore inglese Eddie Howell hanno intenzione di far uscire una nuova versione del singolo riarrangiata in stile swing e con un'orchestra sinfonica realizzata da Mike Moran. Del brano originale restano solo le voci ed il piano di Freddie e la chitarra di Brian May.
L'obbiettivo è pubblicare il singolo il prossimo autunno, con antemprima al Freddie Mercury Birthday Party e alla Convention del Queen Fan Club Internazionale, per raccogliere donazioni in favore della fondazione Mercury Phoenix Trust.
Sia Howell che Mike Moran sono stati ospiti dell'evento e saranno presenti anche alla convention annuale del Queen Fan Club Internazionale.
Warner Music ha il proprio marchio sul formato edizione limitata CD digipack, presentato e venduto solo a questo evento e alla Convention 2018 del Queen Fan Club Internazionale, con tutti i profitti devoluti al Mercury Phoenix Trust. Una ulteriore distribuzione fisica riguarderà unicamente la Repubblica Ceca.
A partire dal 9 settembre il singolo con tre versioni della canzone approderà anche sulle seguenti piattaforme digitali:
Spotify, Amazon Music, Google Play Music, iTunes, Deezer, YouTube, Tidal, Napster, 24/7 Musicshop, 7Digital, AMI Entertainment Network, Anghami, Dream on Korea, Hungama, Thumbplay - iHeart Radio, iMusica, KKBOX, Mondia Media, MusicMe, PhonoNet, Quobuz, QQ Music, Saavn, UMA, Yandex, Zed+ e Zvooq.
La versione fisica offre vari contenuti bonus, come un poster esclusivo, fotografie rare e una storia a fumetti.
Qui a seguire tutti i dettagli dell'operazione.
Nei giorni scorsi il cantautore britannico è stato nel paese dell'Est Europa per supervisionare ai lavori in studio che hanno portato alla registrazione di un nuovo arrangiamento in chiave swing. A realizzarlo nella città di Hradec Králové è stata la Pirate Swing Band, gestita da Jiri Sevcik:
«È un immenso onore che i Queen abbiano autorizzato ufficialmente per la prima volta ad utilizzare la voce di Freddie Mercury per un progetto diverso dal suo risultato originario. La canzone parla di mafia e donne, per cui penso che l'ambientazione anni '50 sia appropriata. E penso che l'aggiunta di un orchestra sinfonica, che arriverà nel giro di un mese in Gran Bretagna con Mike Moran in studio, conferirà al pezzo una nuova ed ennesima dimensione».
"Nuova ed ennesima" non sono parole casuali. Man From Manhattan era stata scritta e inizialmente composta da Eddie Howell con un arrangiamento carico di trombe, tromboni e atmosfere in stile rétro. Come lui stesso ricorda, fu Freddie Mercury a dare una nuova veste al brano:
«La versione di Freddie è risultata una trasposizione più rock, ma ora questa rivisitazione cattura il periodo in cui il tema della canzone è ambientato, negli anni '50. Credo che lo stesso Freddie oggi sarebbe completamente d'accordo con tutto questo, anche perchè la nostra collaborazione fu assolutamente democratica.
Quando mi scrisse Jiří Ševčík pensavo che fosse solo una delle tante persone che negli anni si sono interessati alla canzone. Gli ho promesso che avrei ascoltato la sua band e mi misi alla ricerca di materiale su internet. Ne abbiamo parlato per quasi un anno e mezzo. Visto che mi piaceva la musica che facevano, ho deciso di dargli una possibilità.
Ero molto curioso di come potesse andare la registrazione ed un po' preoccupato per il fatto che la mia canzone fosse nelle sue mani. Mi ha sorpreso molto il fatto che anche con un suono digitale e pulito, dopo più di quarant'anni il brano suoni ancora così bene. Non vedo l'ora che il loro nuovo arrangiamento swing sia aggiunto al pezzo.
La prima versione era stata registrata in circa due giorni. A quel tempo non mi sarei mai sognato che a produrla avrei avuto Freddie Mercury! Lo seppi una sera in cui suonavamo presso un club ed alle percussioni avevo uno sconosciuto Phil Collins. A Freddie era piaciuta quel mio demo e gli avrebbe fatto piacere lavorarci. All'epoca fu il mio manager David Minns a parlare di me a John Reid, che era il manager dei Queen in quel periodo. Oggi mi sembra così assurdo pensare di aver lavorato circondato da tutte quelle star!
Il brano vide la luce dopo circa una settimana di registrazioni al Sarm Studios, che la Warner aveva prenotato a tempo indefinito dopo aver saputo che Freddie avrebbe lavorato con me.
Tutto fu straordinario all'inizio, con le radio che lo passavano di continuo! Ma presto arrivò la doccia fredda: poco dopo l'uscita del singolo iniziarono ad arrivare denunce anonime che accusavano di aver impiegato il bassista americano senza le licenze lavorative per operare nel nostro paese. Il disco dovette essere ritirato immediatamente. A quel punto eravamo completamente distrutti. Certo, ci dispiaceva. A causa di una sola persona, tutta quella grande collaborazione sarebbe andata perduta. Iniziò una lunga disputa legale. Così è la vita...
Sono felice di essere venuto qui nella Repubblica Ceca per lavoro. Ci resterò ancora un giorno. Sto incontrando un sacco di persone molto simpatiche».
Peter Freestone, l'ex assistente personale di Freddie dal 1979 al 1991, sta seguendo questa operazione che vede collaborare i Queen e Eddie Howell in favore del Mercury Phoenix Trust:
«Quando sento di nuovo il pianoforte e la voce di Freddie mi torna tutto in mente. È come premere i tasti giusti sul computer e aprire tutti i file. Ed è questo il sentimento che suscita l'ascolto di questa canzone. E io sono personalmente contento per il fatto che i proventi di questa nuova versione saranno devoluti al Mercury Phoenix Trust, fondazione che sostiene la lotta contro l'AIDS. Al giorno d'oggi è particolarmente importante, perché molti giovani non sono consapevoli del rischio di infezione da HIV».
La nostra traduzione in italiano dell'intervista a Eddie Howell pubblicata nel 1995 sulla fanzine del Queen Fan Club Internazionale è online QUI.
Il pianista e produttore Mike Moran ha registrato un videomessaggio a riguardo.
Qui la trascrizione del video:
«Come va? Di nuovo questo cattivone... Ciao, sono Mike Moran... ♫ ...e al momento sto lavorando con il giovane Jiri Sevcik al remake del brano The Man From Manhattan. Per me è un progetto bellissimo perchè mi consente di lavorare nuovamente con il mio amico Freddie Mercury, che è presente in questo pezzo scritto da Eddie Howell, il quale è anche presente qui oggi. Per me è davvero un privilegio lavorare a questo che è considerato un classico cult... [sottovoce] così mi hanno detto di dire... [ride]. No. Ho lavorato con il mio amico Freddie per i brani The Great Pretender, Time e l'album Barcelona. Jiri mi stato presentato a una convention di fans o qualcosa del genere circa 15 anni fa. Siamo rimasti in contatto da allora e adesso mi ha chiesto di aiutarlo in questo progetto, il che mi rende molto felice. Nel momento in cui uscirà la canzone vi invito per favore a comprarla! E non devo dimenticarmi di menzionare il gruppo che suona... la swing band... [gli viene sussurrato il nome corretto] ...Lo so [ride]: com'è che si chiama? La Pirate Swing Band! OK, quindi... Man From Mahhattan sarà presto nei negozi e vi prego di supportarla perchè una gran parte [dei ricavi] è destinata al Mercury Phoenix Trust, la fondazione di beneficenza contro l'AIDS ispirata a Freddie Mercury. Fate del vostro meglio, come sempre! Siete meravigliosi. Vi voglio bene tutti! Arrivederci! ♫ Siiiiii!».
È stato bello rivedere volti familiari all'aperto, in giro per la città. Con quel tempo magnifico è quasi un crimine dover entrare all'interno del Casino Barriére per seguire gli lultimi preparativi. Il team del Mercury Phoenix Trust ha realizzato nel frattempo alcune interviste sulla riviera per documentare l'evento.
Dopo quattro anni di esperienza con questo party, la giornata di sabato procede senza patemi, con l'unico sacrificio dell'iniziare presto i lavori di organizzazione finale. Quest'anno tutto è andato liscio! L'attività pre-party è iniziata con Greg Brooks e Justin Shirley-Smith presso la mostra Queen Studio Experience. Greg si è occupato di far indossare la giacca di Freddie del periodo live 1984-85, mantre Justin intratteneva gli ospiti con alcuni nuovi mix da testare nella sala di controllo degli ex Mountain Studios.
Nel frattempo il resto dello staff ha seguito il soundcheck dei Bulsara And His Queenies, il funzionamento degli schermi per le proiezioni e gli addobbi della sala.
Alle 5 del pomeriggio sono state aperte le porte del Casino con gli altoparlanti che diffondevano dei rari remix dance dei successi dei Queen. Gli ospiti si sono sistemati in sala pronti per la tombola. Maureen e Pete Barclay intanto hanno continuato il mercatino all'esterno della sala principale, dove i fan hanno potuto comprare oggetti autografati ed esclusivi aiutando la raccolta fondi per il Mercury Phoenix Trust.
Il dress-code nero e rosso si è dimostrato sempre più azzeccato man mano che la gente continuava ad arrivare. Tutto assumeva un tono vagamente burlesque, un dettaglio che Freddie avrebbe accolto più che bene.
La leader del Mercury Phoenix Trust Claudia Walker e l'ex assistente personale di Freddie Peter Freestone hanno fatto una piccola introduzione e saluto prima di lasciare spazio a due presentazioni esclusive: la rilavorazione "big band" del brano Man From Manhattan 2018 di Eddie Howell con Freddie e Brian, introdotta dai produttori Jiri Sevcik e Mike Moran, in supporto al Mercury Phoenix Trust; dopo questo momento è stato fatto ascoltare anche un pezzo chiamato Farrokh, scritto e composto dal comico francese Marc Marian in onore di Freddie.
L'anteprima esclusiva di quest'anno al party è stato il documentario Queen + Bejart: Ballet For Life, un lavoro molto legato al territorio svizzero e dintorni, dove Maurice Béjart lavorò con la propria compagnia di danza (a Losanna). Presentato dal regista Simon Lupton, il documentario è stato accolto magnificamente dal pubblico. Esso include nuove interviste a Brian e Roger ed esplora il difficile periodo in cui i restanti membri dei Queen hanno dovuto fare i conti con la perdita di Freddie e nel quale è nata l'ispirazione per questa collaborazione unica tra Maurice Béjart e i Queen. È stato molto toccante e ha ricordato a tutti il vero motivo per cui ha luogo questo party.
Dopo la proiezione è iniziata una conversazione con Simon Lupton, Lynne Wake e Peter Freestone sulla fusione della musica dei Queen con il mondo della danza, con informazioni sulla preparazione del documentario e considerazioni sulla passione di Freddie per il ballo.
La cena è stata servita con in sottofondo canzoni meno famose tratte dal vastissimo catalogo Queen e dai lavori solisti di Freddie. La tombola ha continuato ad essere molto apprezzata, così come la richiesta di foto con la giacca di Freddie in custodia a Greg Brooks.
L'attrazione live di quest'anno sono stati i Bulsara And His Queenies. La storia vuole che il cantante, Gareth, abbia partecipato al karaoke durante il party di due anni fa, vincendo la gara. Oggi torna qui nella stessa sala per cantare in prima persona con la sua band. L'esibizione del gruppo è stata totale nel suo coinvolgimento,. con l'audio e le luci di scena. Hanno eseguito l'intero album Sheer Heart Attack prima di proseguire con un set di Greatest Hits alternativo che ha unito completamente i presenti fra il pubblico. Spettacolo incredibile!
Dopo il concerto, i Bulsara And His Queenies hanno magnificamente supportato e coinvolto il pubblico facendo da accompagnamento live al momento karaoke. La vincitrice della gara di canto, con Somebody To Love, è stata l'australiana Rebecca, il che rende l'idea dello sforzo sostenuto dai presenti per essere al party. Rebecca è stata talmente brava che si è scelto di premiarla con un'interpretazione di We Are The Champions insieme a Gareth.
L'evento volgeva al termine con l'esaurimento del programma. Così Claudia è tornata sul palco per salutare la rumorosa sala, ringraziando tutti i presenti e augurando un sereno viaggio di rientro a casa.
E un'altra festa se n'è andata. l'appuntamento è per il prossimo anno, con il quinto anniversario di questa serie di celebrazioni. del Freddie Mercury Birthday Party… Lo stiamo già pianificando!
Maggiori dettagli verranno resi noti prestissimo e li troverete su questa pagina!
• Queen Studio Experience, tutto ciò che bisogna sapere sulla mostra al Mountain Studios
• Freddie For A Day 2017 presso gli Hard Rock Cafe di Roma, Firenze e Venezia
• Freddie Mercury Official Birthday Party 2017
• Freddie For A Day 2016 presso gli Hard Rock Cafe di Roma, Firenze e Venezia
• Freddie Mercury Official Birthday Party 2016
• Freddie For A Day 2015 presso gli Hard Rock Cafe di Roma, Firenze e Venezia
• Freddie Mercury Official Birthday Party 2015