Trascrizione parziale in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
«Mentre KEEP YOURSELF ALIVE era una canzone piena di speranza, nel caso di DEAD ON TIME si tratta un tema un po' più fatalista, e cioè che prima o poi tutti ce ne andremo...».
Era il giorno della famosa festa di lancio dell'album JAZZ, con tutte le leggende e le storie che ne sono poi seguite negli anni. Brian spiega che ci sarebbero stati invitati da tantissime radio e case discografiche da ben sedici stati diversi.
All'epoca erano ovviamente già stabilite le date del tour in Nord America, che si sarebbe protratto fino al termine dell'anno. Alla domanda sulla possibilità di rivederli dal vivo in patria da parte di Anne Nightingale, Brian risponde che ne stavano parlando, ma a dire il vero avevano già molti altri impegni e non sapeva se si sarebbero potute combinare un paio di date in Gran Bretagna all'inizio del 1979; non fu tanto per dire, perchè sappiamo che Roger desiderava suonare al Wimbledon Centre Court per via dell'ottima acustica del posto, ma l'autorizzazione venne negata. Alla fine tutto il tour europeo conosciuto come "Live Killers" (per via delle registrazioni pubblicate nel primo album live dei Queen) si svolse al di fuori della Gran Bretagna. Brian dice pure che a marzo sarebbero andati in tour in Giappone, quando invece avvenne poi ad aprile; ma poco cambia. Anche a causa della pesante tassazione imposta dal governo britannico, i Queen ritornarono a suonare in patria solo nell'ultima parte del 1979 con il famosissimo e riuscitissimo "Crazy Tour".
Da notare alla fine come la conduttrice tagli corto la telefonata a causa dei tempi tecnici. Il programma è stato prodotto in regia da Michael Appleton.
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