Stralcio di un'intervista al famoso fotografo Koh Hasebe, autore delle più belle foto dei Queen in Giappone negli anni 70 e 80, in cui parla della copertina dell'album Live Killers.
Fonte: Queen Discussion Forum
Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
Fonte: Queen Discussion Forum
Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
Koh Hasebe con Brian May e Roger Taylor @ Tokyo, gennaio 2020
* * *
[Intervistatore] La foto di copertina di Live Killers è stata scattata durante il tour del 1979 (in Giappone), giusto?
[Koh Hasebe] Il concept della copertina era una decisione che spettava alla band, e prima degli spettacoli loro quattro facevano avanti e indietro per il backstage discutendo varie idee. Pensavo che fosse Freddie a decidere queste cose, ma mi sbagliavo. In effetti Freddie non diceva molto. Usava più che altro gesti per comunicare ciò che voleva dire. Domandai a Roger "Freddie ha qualcosa che non va con la sua gola?" e Roger mi rispose "Freddie fa sempre in questo modo prima di uno spettacolo". In seguito realizzai che Freddie faceva così per preservare la sua gola e la sua voce in quanto era il cantante.
[I] Ho sentito che fu davvero difficile ottenere quella foto di copertina.
[KH] Decidemmo che la band sarebbe andata a posizionarsi sul fronte del palco alla fine del concerto per salutare, fare l'inchino e tutto il resto. Ma dimenticarono di farlo. Non fecero nulla di tutto ciò e se ne tornarono quasi subito nel backstage. Che colpo mi fecero prendere! Ero lì ai piedi del palco di fronte a loro e feci di tutto per attirare la loro attenzione, ma erano talmente presi dal momento che non mi notarono nemmeno. Dopo andai da loro nel backstage e gli dissi "Hey! Non avete fatto quello che avevamo concordato!". E loro dissero soltanto "Oh... Ce ne siamo dimenticati". Al terzo tentativo sono poi riuscito ad ottenere qualcosa simile a ciò che volevo. Personalmente non mi sentivo molto soddisfatto del risultato.
[I] Però anni dopo Roger disse che la foto di copertina era l'unica cosa che gli piacesse di Live Killers...
[KH] Ha solo vuluto essere gentile, ha ha!
[...]
[I] A tuo parere, come erano loro quattro come soggetti fotografici?
[KH] Freddie non abbassava mai la guardia. Aveva un modo di presentarsi appropriato per un front man, e sapeva in che modo sarebbero state scattate le foto. Brian a volte era un po' troppo sensibile, per cui si doveva capire quanto era il momento di scattargli una foto e quando invece no. Questo specialmente nei primi tempi. Per quanto riguarda Roger, quando era del giusto umore si comportava sempre in modo scherzoso di fronte all'obbiettivo. Ma quando la cosa non gli interessava avrebbe lasciato perdere. Ad ogni modo, penso che lui fosse fotogenico in modo naturale. L'unico che ha sempre collaborato con me ed ha sempre sorriso quando lo inquadravo era John. Apprezzo molto il fatto che mi abbia reso più semplice il lavoro. Però... caspita! Ha sempre la stessa espressione! Ha ha!
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[Intervistatore] La foto di copertina di Live Killers è stata scattata durante il tour del 1979 (in Giappone), giusto?
[Koh Hasebe] Il concept della copertina era una decisione che spettava alla band, e prima degli spettacoli loro quattro facevano avanti e indietro per il backstage discutendo varie idee. Pensavo che fosse Freddie a decidere queste cose, ma mi sbagliavo. In effetti Freddie non diceva molto. Usava più che altro gesti per comunicare ciò che voleva dire. Domandai a Roger "Freddie ha qualcosa che non va con la sua gola?" e Roger mi rispose "Freddie fa sempre in questo modo prima di uno spettacolo". In seguito realizzai che Freddie faceva così per preservare la sua gola e la sua voce in quanto era il cantante.
[I] Ho sentito che fu davvero difficile ottenere quella foto di copertina.
[KH] Decidemmo che la band sarebbe andata a posizionarsi sul fronte del palco alla fine del concerto per salutare, fare l'inchino e tutto il resto. Ma dimenticarono di farlo. Non fecero nulla di tutto ciò e se ne tornarono quasi subito nel backstage. Che colpo mi fecero prendere! Ero lì ai piedi del palco di fronte a loro e feci di tutto per attirare la loro attenzione, ma erano talmente presi dal momento che non mi notarono nemmeno. Dopo andai da loro nel backstage e gli dissi "Hey! Non avete fatto quello che avevamo concordato!". E loro dissero soltanto "Oh... Ce ne siamo dimenticati". Al terzo tentativo sono poi riuscito ad ottenere qualcosa simile a ciò che volevo. Personalmente non mi sentivo molto soddisfatto del risultato.
[I] Però anni dopo Roger disse che la foto di copertina era l'unica cosa che gli piacesse di Live Killers...
[KH] Ha solo vuluto essere gentile, ha ha!
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[I] A tuo parere, come erano loro quattro come soggetti fotografici?
[KH] Freddie non abbassava mai la guardia. Aveva un modo di presentarsi appropriato per un front man, e sapeva in che modo sarebbero state scattate le foto. Brian a volte era un po' troppo sensibile, per cui si doveva capire quanto era il momento di scattargli una foto e quando invece no. Questo specialmente nei primi tempi. Per quanto riguarda Roger, quando era del giusto umore si comportava sempre in modo scherzoso di fronte all'obbiettivo. Ma quando la cosa non gli interessava avrebbe lasciato perdere. Ad ogni modo, penso che lui fosse fotogenico in modo naturale. L'unico che ha sempre collaborato con me ed ha sempre sorriso quando lo inquadravo era John. Apprezzo molto il fatto che mi abbia reso più semplice il lavoro. Però... caspita! Ha sempre la stessa espressione! Ha ha!
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Come sappiamo dal libro QUEEN IN 3-D di Brian May, la foto che venne stampata sulla copertina del Live Killers è ritoccata: la sagoma di Brian è stata ritagliata da un altro scatto e incollata a orientamento destra-sinistra invertito sulla foto con gli altri tre. Da quello che ho potuto leggere da qualche parte (non ricordo su quale libro specifico), nel momento in cui Hasebe scattò la foto del gruppo, Brian era posizionato un po' più lontano e inoltre manteneva con una mano la chitarra replica John Birch, e non la sua Red Special. quasi 40 anni però nessuno se ne era accorto.
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