Articolo originale completo di Brooke Bobb, pubbicato da Vogue - 30 ottobre 2018
Traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
[Mercury prese un capo di seta color avorio, che univa un corpetto a delle maniche larghissime]. Era la parte superiore di un abito da sposa che avevo ideato. Era completato da un gonnellino e avevo disegnato entrambi i pezzi nel mio periodo che amo definire "campo di ninfee”.
L'aspetto era molto ispirato ai miei modelli artistici dell'epoca, come Tina Chow e ai disegni di quel tipo che avevo fatto durante una visita in Giappone.
Di fatto abbiamo poi realizzato lo stesso capo di colore bianco per il film. Si intravede brevemente, ma pare che sia uno degli abiti che più viene ricordato per essere stato indossato da Freddie.
Lui fu uno dei primi ad adottare quel genere. Non voglio definirlo un travestimento, ma comunque intravide il valore aggiunto del vestirsi e truccarsi, e lo fece fin da subito. Il fatto che gli piacesse così tanto potrebbe aver avuto a che fare con il voler implicitamente enfatizzare una specifica connotazione, ma oggi viviamo in un mondo completamente diverso, e la gente non deve più negare nessuna convinzione. Fu assolutamente lui a porre le basi per quel genere di stile.
Sul palco era un Dio. Fu un periodo molto esotico per me. Ricordo che i Queen mi diedero dei biglietti per il loro spettacolo a Londra appena dopo che gli realizzai i primi abiti. Potete immaginarlo con quel top bianco sul palcoscenico. Era assolutamente fantastico. È sempre meraviglioso quando qualcuno indossa i miei abiti e gli stanno così bene.»
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