di Hans-Martin Buff - Sound & Recording, 10 ottobre 2016
Traduzione dal tedesco all'italiano di Michele De Nadal
[Qui a seguire le sole parti che riguardano i Queen, ndt]
[Hans-Martin Buff] Come sei diventato produttore dei Queen?
[Reinhold Mack] Il Tour con gli ELO era terminato ed io mi trovavo ancora a Los Angeles. Un giorno ho visto Giorgio Moroder, che mi disse: "Mackie tu dovresti essere a Monaco adesso, ci sono i Queen, qualcosa che fa per te". Ho contato i soldi che avevo; bastavano per un biglietto, e sono volato a Monaco. Sono andato immediatamente allo studio, sono sceso per le scale del Musicland e ho cominciato a vedere tutte le attrezzature: bellissime, con quattro kit di batteria, 40 amplificatori per la chitarra, tutto quanto toccava quasi fino al soffitto. Poi ho trovato "Ratty", Peter Hince, Roadie di Freddie. Mi disse che avevano depositato tutto lì dentro perchè erano appena tornati dal Giappone e dovevano stare fuori dell'Inghilterra ancora per 2 settimane per "problemi tecnici" con le tasse! Allora OK, ho detto che lasciassero tutto li, senza problemi, per non andare incontro a casini vari! Nel frattempo si aprì la porta ed entrò Freddie Mercury, e mi disse "Sono contento che sei arrivato, mi hanno detto che qui ci sono degli ottimi locali/birrerie". Siamo andati insieme all'Englische Garten e abbiamo cominciato a bere della birra. Nel frattempo arrivarono Roger e John, e chiesi loro: "Avete visto lo studio?" e loro "Nooo, possiamo andarlo a vedere, ma tanto non abbiamo niente in programma". Arrivati in studio, Freddie disse, "Io avrei un idea, mi date per favore una chitarra acustica?". E cominciò con l'introduzione di "Crazy Litte Thing Called Love". Disse "Potrebbe uscirne qualcosa di buono". La suonò per due o tre volte ed io intanto lo registrai. Poi tutti l'hanno ascoltata e pensarono: "Mmm... Interessante! Si potrebbe tirar fuori qualcosa di buono". E Freddie disse: "Posso cantarla e fare tutto molto velocemente!". In qualche modo, infine, il pezzo arrivò alla Elektra, che l'ha fatto uscire come singolo, ed è arrivato subito al numero uno [negli USA, ndt].
[HMB] Ma allora avevate fatto solo una canzone?
[RM] All'inizio non abbiamo fatto nulla. Ho solo lavorato un po' a "Save Me", ma "Crazy Little Thing" è stata la sola canzone che abbiamo completato, perchè era molto semplice. L'ho trovata divertente e molto facile da arrangiare, anche se abbiamo avuto varie interruzioni, ma ho registrato tutto a blocchi, poi messo tutto insieme e aggiunto un giro di basso.
[HMB] Come avete proseguito la collaborazione tu e i Queen?
[RM] John Deacon ha apprezzato il lavoro che abbiamo fatto con "Crazy Little Thing" , senza problemi, non ho mai contraddetto la Band, e ho detto di sì subito a tutte le idee che avevano. Mi ha detto ascolta questa "Another One Bites The Dust", nessuno ne vuol sapere. Allora, se nessuno ne vuol sapere, OK, ci penso io. Ho messo una base di batteria registrata, e ho assemblato la canzone.
[HMB] E come hai fatto a trovare il ritmo di batteria giusto?
[RM] Penso di aver usato quello di "Save Me", ma con un ritmo un po diverso.
[HMB] Ah, beh! Facile.
[RM] Sì, ho dovuto prendere quello che avevo. Ho registrato il ritmo per 4 minuti su una nuova traccia, e gli ho detto: "OK, suonaci sopra il tuo giro di basso". E lui ha fatto quello che voleva. Aveva intenzione di aggiungere la chitarra acustica con lo stesso giro, e ancora qualche cosetta... Poi Freddie ha cantato il tutto in 2-3 volte, Roger ha aggiunto la sua batteria, poi ho messo tutto insieme mentre loro sono tornati a Londra. La Elektra ha fatto uscire anche "Another One Bites The Dust" ed è arrivata al primo posto. Dopo qualche settimana, quando i Queen sono tornati a Monaco, Freddie mi disse: "Possiamo rivederci ancora e più spesso". E io gli risposi: "Hai capito allora di cosa sono capace...". E da lì in poi ho cominciato ad essere il loro produttore.
[HMB] In quel periodo i Queen cominciarono a lavorare con i sintetizzatori, fino a li nei loro dischi c'era scritto "NO SYNTHESIZERS"!
[RM] Sì, esatto!
[HMB] Allora è stata "colpa" tua?
[RM] Sì, mia di sicuro [e ride] io non ho la pazienza di aspettare che qualcuno s'inventi qualcosa, che si lasci ispirare; io la faccio semplice. Se sto lavorando a un arrangiamento e noto che c'è un vuoto, un "buco", devo fare qualcosa subito. E la prima cosa che mi viene in mente la faccio, la uso come riempitivo per i vuoti. Ogni tanto viene talmente male che bisogna toglierla subito, ma altre volte funziona bene e ci si lavora intorno.
• Frederick Mack: «Essere il "Piccolo Freddie"», il figlioccio di Freddie Mercury si racconta [Cat On The Wall, 2014]
• Flash Gordon [1980]
• Hot Space [1982]
• I Queen a Monaco per il loro nuovo album [Bravo, 1982]
• The Works [1984]
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