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Brian May dedica il suo nuovo singolo New Horizons all'esplorazione spaziale

13/4/2019

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Scritta insieme all'autore inglese Don Black, viene presentata alla NASA e pubblicata in formato digitale martedi 1 gennaio 2019. Vinile 12" edizione limitata Record Store Day il 13 aprile.
Pagina pubblicata per la prima volta il 19 dicembre 2018





​■ L'annuncio



« Limitless wonders

In a never-ending sky.

We may never reach them,

That's why we have to try »



« Infinite meraviglie

In un cielo senza fine.

Potremmo non raggiungerle mai,

Ecco perche' ci dobbiamo provare »



​


​Brian May pubblica il suo primo singolo interamente solista in 20 anni: New Horizons, scritta insieme a Don Black e ultimata in questo mese di dicembre, rilasciato nel giorno di Capodanno 2019. Il singolo digitale viene svelato nella sua completezza dal quartier generale della NASA, nel Maryland (USA), con una diretta mondiale alle 6:02 del mattino (ora italiana). L'evento è trasmesso in diretta dal canale YouTube ufficiale della NASA.
​Nella discografia solista di Brian, escludendo quindi le collaborazioni, rappresenta la prima pubblicazione fin dai tempi del singolo Why Don't We Try Again, tratto dall'album Another World del 1998.


New Horizons è il tributo personale di Brian alla missione della NASA che porta lo stesso nome, la cui sonda raggiunge il primo gennaio alla massima distanza mai realizzata per un sorvolo ravvicinato di un corpo celeste alieno (l'oggetto si chiama Ultima Thule ed è in orbita attorno al sole nella fascia di Kuiper, ben oltre Plutone).


Brian, già Dottore in Astrofisica, è un collaboratore della missione New Horizons ed era presente all'evento presso la base NASA di Lauren, nel giorno del 2015 in cui vennero scattate le prime immagini ravvicinate di Plutone.


Il brano musicale New Horizons (Ultima Thule mix) celebra l'intero viaggio di oltre 12 anni compiuto dalla sonda NASA, ed include eccezionalmente il messaggio di congratulazioni da parte dello scienziato Stephen Hawking per il successo del progetto.


In senso lato, la canzone è un inno allo spirito di esplorazione insito nel genere umano, desideroso di raggiungere posti sempre più remoti nell'universo.




«Questa missione riguarda la curiosità del genere umano, il suo bisogno di esplorare e capire come funziona l'universo»

«La mia canzone è un inno all'impegno degli umani»


​[ Brian May, 31 dicembre 2018 ] 


31 Dic 2018 @ Johns Hopkins University NASA APL
Conferenza stampa 31 Dic 2018 @ Johns Hopkins University (NASA APL)
«Questo progetto mi ha dato una nuova forma di energia. È stato un modo eccitante e sfidante per mettere insieme due aspetti della mia vita: l'Astronomia e la Musica. È stato Alan Stern, il Project Instigator di questa fantastica missione della NASA, a lanciare l'idea lo scorso mese di maggio. Mi chiese se avessi potuto preparare un tema musicale per il sorvolo ravvicinato di Ultima Thule, in modo da suonarlo quando la sonda raggiungerà questa nuova destinazione. L'ispirazione per la mia idea è arrivata pensando che si tratta della cosa più lontana in assoluto che la mano dell'uomo abbia mai raggiunto, l'oggetto più distante mai osservato direttamente in modo ravvicinato, attraverso le immagini che la sonda spaziale invierà sulla Terra. Per me rappresenta l'incessante spirito umano desideroso di capire l'universo in cui abitiamo. Per tutte le persone che si sono dedicate a questa missione fin dal gennaio 2006 sarà come sentirsi davvero dentro quell'intrepido veicolo, grande appena quanto un pianoforte, mentre effettua un altro spettacolare incontro ravvicinato. E attreverso gli "occhi" del veicolo potremo iniziare a capire per la primissima volta come è fatto un oggetto della fascia di Kuiper, e farci una preziosa idea di come si sia formato il nostro sistema solare.»

[ Brian May, dicembre 2018 ] 



​


Brian ha anticipato la notizia dal 3 dicembre 2018, compresi alcuni frammenti della canzone, sul suo profilo Instagram, poi ripresi sugli altri suoi spazi web. Si sono poi susseguiti altri aggiornamenti.


​

â–  Feed



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TO BE CONTINUED !!! NEW !!! New Horizons ! Launched nearly 13 years ago from Cape Canaveral, this NASA probe made history with its spectacular fly-by of Pluto in 2015. Now it’s on course to fly close to Kuiper Belt Object (KBO) Ultima Thule on New Year’s Day - 1st January 2019. This 60 second clip is the first of three brief tasters of my own new “New Horizons“ track, which will pay homage to this mission. We will reveal the song in full on 1st Jan. Visit the official NASA website at http://pluto.jhuapl.edu/ Image credit: NASA and APL. And watch this Space !!! Thanks to the mighty John Miceli for epic drums on this track. Thanks to the legendary Don Black for helping me write it. Also to my co-producers and engineers Justin Shirley-Smith and Kris Fredriksson. And respects to Kris for putting this clip together. And. Special thanks to NH Project Instigator Alan Stern. Bri

Un post condiviso da Brian Harold May (@brianmayforreal) in data: Dic 5, 2018 at 5:29 PST

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EPISODE 2 !! New Horizons track second trailer. Episode 3 is under construction ! And the full song will be unleashed on New Years Day, during the encounter of the New Horizons probe with Kuiper Belt Object MU 69 - Ultima Thule. To see Episode 1 - the launch - please revisit my IG feed about 18 posts ago ! Cheers all - and thanks @AlanStern ! Search and Visit the NASA New Horizons website. pluto.jhuapl.edu - Bri. Dammit ! IG is playing tricks on me !

Un post condiviso da Brian Harold May (@brianmayforreal) in data: Dic 13, 2018 at 8:10 PST

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New Horizons EPISODE 3 !!! Final teaser clip for the track which will be broadcast in full on NASA TV 12.02 am EST on New Years Day. That’s 5.02 am Greenwich Mean Time ! From then on, the track should be available on iTunes, Spotify, etc. At this time the song will be beamed a million miles beyond Pluto to the New Horizons space probe, as it performs its flyby of Ultima Thule - Kuiper Belt Object, and the most distant rock ever to be visited by the human race. Bri

Un post condiviso da Brian Harold May (@brianmayforreal) in data: Dic 20, 2018 at 11:37 PST

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OK Folks ! I’m off to New Horizons today. In their coming New Year, perhaps we ALL need New Horizons. I know I do. Hands up anyone whose Christmas didn’t feel perfect ? Well, me too. I’m grateful for so much, but there are problems and pain in my life that I’m not able to fix, and I think Christmas magnifies this stuff. So this year I will keep busy (it helps!) and I will look for new horizons - new ways of looking at life and making the best of it. OK ! One more time - this time in WIDE SCREEN - the third ‘teaser trailer’ for my own New Horizons Track released on New Years Day - at 12.02 am Eastern Time - that’s 5.02 am in Britain. I’ll be counting down to the New Year for NASA New Horizons !! Watch for details !!! Cheers folks ! Bri

Un post condiviso da Brian Harold May (@brianmayforreal) in data: Dic 29, 2018 at 5:59 PST

Brian May si è trasferito nel Maryland (USA) domenica 30 dicembre, in vista dell'evento di Capodanno 2019 presso la base locale della NASA.
Per cui, alle 6:02 sarà fisicamente sul posto alla presentazione del suo nuovo singolo New Horizons:

«OK gente ! Oggi vado da New Horizons. Magari in questo nuovo anno che arriva tutti noi abbiamo bisogno di "nuovi orizzonti". Per me è così. Alzi la mano chi non si è sentito a posto questo Natale! Beh, neppure io. Sono riconoscente per tantissime cose, ma nella mia vita ci sono problemi e dolori che non riesco a sistemare, e penso che il Natale ingigantisca tutte queste cose. Per cui quest'anno mi terrò impegnato (aiuta!) e cercherò nuovi orizzonti, nuovi punti di vista sulla vita per fare le cose migliori.
OK! Ancora una volta, (stavolta in wide-screen) ecco il terzo teaser del mio nuovo pezzo New Horizons, che verrà pubblicato il giorno di Capodanno alle 5:02 (ora in Gran Bretagna). Farò il conto alla rovescia per il nuovo anno con la missione New Horizons della NASA !! Per altri dettagli guardate la diretta !!! Alla salute, gente !»




​


​

​«New Horizons Ultima Thule mi tocca perchè la trovo personalmente davvero emblematica dell'istinto umano con il desiderio di scoprire.
Questa canzone parla della qualità degli esseri umani nel porsi domande e nello scoprire l'universo in cui viviamo.»

«Era da tantissimo tempo che non registravo come solista. Ad essere onesto sono ancora convinto di non riuscirci bene. Ma per me era una questione molto personale. Ed alla fine mi piace com'è riuscita, perchè mi rappresenta.

E fooorse... questo può essere un mio nuovo inizio nel riscoprire la mia energia da solista.

Penso che tutti in questo nuovo anno abbiamo bisogno di "nuovi orizzonti". È una cosa che mi fa pensare e, in qualche modo, cambiare la prospettiva dalla quale guardo il mondo.»













​

WE, WILL ROCK YOU! Ck this clip from @NewHorizons2015 science team meeting when I thanked Brian May for his many contributions. Wait for my nerdy team's team's priceless response! Thanks to @tsplanets for this video! #NASA #Space #SCIENCE #UltimateThule #UltimaFlyby RTs please! pic.twitter.com/lYGFdhthX4

— Alan Stern (@AlanStern) 4 gennaio 2019




​Sabato 19 gennaio 2019
c'è la prima diffusione in radio, su
BBC Radio 2 al programma Johnnie Walker Rock Show [  QUI al minuto 46  ].

â–  Ascolta NEW HORIZONS qui...


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New Horizons


          Scritta e composta da Brian May & Don Black

          Comprende stralci del discorso di Stephen Hawking, per gentile concessione dei suoi eredi

          Batteria: John Miceli

          Prodotta da Brian May

          Co-produzione e tecnico del suono: Justin Shirley-Smith & Kris Fredriksson

          Registrata e mixata all'Allerton Hill Studios, Inghilterra

          Additional engineering: John Miceli

          (P) (C) 2019 Duck Productions Ltd​




Testo 


(Congratulations to New Horizons,)
(May it help us to understand better)
(How our Solar System was formed)

New Horizons to explore,
New Horizons no-one has never seen before.
Limitless wonders in a never ending sky.
We may never ever reach them,
That's why we have to try

New Horizons, to take our breath away,
New Horizons, getting closer everyday.
Somewhere in the distance
A wonder will appear,
One day New Horizons will be very very near.
Ooh, that's why we're here

The night the hand of man reaches out,
Till sunlight in our life came about.
Computers is reckoning at all time high,
The future is beckoning,
Over and over it flies

New Horizons, a dream coming true,
New Horizons, that would change our point of view.
The ____ are wishful thinking
We test them for real
Will rise to New Horizons
So hold on 'cos we need it, hey-hey
That's how we feel

New Horizons everyday, (New Horizons)
New Horizons, New Horizons... everyday
Yeah... Wooh! Alright!

​(We explore because we are humans,)
(And we want to know)
​​

​
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copertina ufficiale del singolo





​■ Recensione del brano  (Review) 




«Esploriamo perchè siamo umani e vogliamo sapere».



Lo ha detto non molto tempo fa lo scienziato inglese Stephen Hawking, uno dei più grandi esseri umani mai esistiti. Un genio che sapeva comunicare con chiunque rendendo comprensibile e diretto anche l'argomento più complesso. I suoi eredi lo sanno, e ne hanno autorizzato l'utilizzo nel singolo forgiato da Brian May nella seconda metà del 2018.

Ecco perché anche io non mi sono limitato all'euforia dell'annuncio, ma sono andato a ricercare le radici di ciò che fa da sfondo (cosmico e filosofico) al nuovo singolo.

Nel titolo della canzone si legge fra parentesi "(Ultima Thule Mix)".

Cos'è Ultima Thule?

La curiosità premia. Scopro che nel nuovo lavoro di Brian c'è "una origine" italiana: è stato infatti il poeta Virgilio (mantovano di nascita) a definire per la prima volta "ultima Thule", con il senso moderno di "Terra oltre il mondo conosciuto". Oggi Ultima Thule è anche un corpo celeste che orbita intorno al Sole, nella cosiddetta fascia di Kuiper, oltre Plutone, l'ultimo pianeta del sistema solare (io sono fra quelli che rifiutano il suo declassamento a pianeta nano, e sono in ottima compagnia).

Il titolo del brano, "New Horizons", è il nome della sonda lanciata dalla NASA che nel 2015 ha sorvolato per la primissima volta Plutone e che alle 6:02 ora italiana del giorno di Capodanno 2019 farà lo stesso con Ultima Thule. Brian May è presente nella base NASA del Maryland (USA) per seguire questo storico evento nella duplice veste di scienziato e musicista, un po' come fa nella vita di tutti i giorni... Che vita! 

Come siamo passati dall'esplorazione spaziale alla musica?

Nell'estate del 2015 Brian May, già in contatto con il team della NASA guidato dal cosmologo americano Alan Stern, è accorso nella stessa location per partecipare all'evento cruciale della missione New Horizons: il sorvolo di Plutone.
In quella occasione si è offerto per realizzare le prime uniche foto tridimensionali del pianeta (con la consueta tecnica stereoscopica) che mai era stato osservato prima in modo così ravvicinato.

Nello scorso mese di maggio Alan Stern ha convinto Brian a realizzare un tema musicale per il prossimo appuntamento della sonda con la scoperta di mondi alieni; per la precisione, si tratta dell'oggetto più lontano mai osservato dal genere umano con una sonda pilotata dalla Terra. Ecco che quindi è nato il concept di questo brano, ed ecco perché la presentazione avviene in contemporanea con l'evento scientifico.

New Horizons non è solo l'ultimo lavoro di Brian May. È anche il suo primo singolo solista in oltre 20 anni (escludendo le altre collaborazioni), dai tempi di Why Don't We Try Again tratto dall'album Another World.

"Altri mondi" che ritornano a presentarsi a noi fans dei Queen e dei loro membri storici. Brian May è probabilmente quello che maggiormente ha nel DNA l'inconfondibile "Queen sound", e questo pezzo non fa eccezione.

La prima volta che ho avuto l'opportunità di ascoltare New Horizons ho però pensato all'inizio che fosse un misto di atmosfere alla Pink Floyd e Tangerine Dream. Questo non solo in base a sensazioni personali, ma anche per due motivi pratici: 

per primo, la struttura, l'intro e il finale della canzone sono simili al brano Keep Talking dei Pink Floyd, scritto da David Gilmour e Richard Wright, nel quale la voce sintetizzata di Stephen Hawking apriva e chiudeva la traccia proprio come in "nuovi orizzonti";



«Per milioni di anni il genere umano ha vissuto semplicemente come animali. Poi è accaduto qualcosa che ha liberato la forza della nostra immaginazione: abbiamo imparato a parlare. Tutto ciò che dobbiamo fare è essere sicuri di continuare a parlare.»



e, secondo motivo, l'atmosfera di fondo creata da Brian May è molto in stile Tangerine Dream, storico gruppo di Edgar Froese (scomparso nel gennaio 2015) ─ con il quale Brian ha collaborato e suonato dal vivo nel 2011 al primo storico festival Starmus ─ che ha pubblicato il proprio primo singolo con il titolo "Ultima Thule Teil 1/2".


A proposito, per inciso, ultima Thule è menzionata a diverso titolo da Fabrizio De Andrè (nel brano Via della Povertà), Francesco Guccini (album L'ultima Thule) e Bob Dylan (Desolation Row).

Detto questo, è bastato ascoltare qualche altro secondo della registrazione per scoprire che le prime similitudini da me individuate con altri artisti erano anche le uniche. 

New Horizons è infatti una progressione di cori "a la Queen" e riff della Red Special a profusione e assoli alla "Resurrection". Il basso che accompagna la registrazione è suonato dallo stesso Brian, mentre la possente e caratteristica batteria è di John Miceli. Brian May collabora con Miceli da qualche anno. I due si sono conosciuti molto tempo fa grazie all'amicizia in comune e alle collaborazioni con il cantautore statunitense Meat Loaf. Miceli in New Horizons ha compiuto una grande interpretazione, fornendo produzioni addizionali che hanno conferito scorrevolezza e slancio finale alla canzone.

Il bridge è 100% marchio di fabbrica May. Lo trovo stilisticamente molto somigliante ad alcuni passaggi di Cyborg, il pezzo scritto da Brian e registrato prima per il videogioco "Rise Of The Robots II" e poi, guarda caso, inserito nel suo ultimo album solista Another World; in quel caso la batteria era suonata magistralmente da Taylor Hawkins dei Foo Fighters.

E tanto, moltissimo di New Horizons, mi parla di Another World. È come se 20 anni non fossero mai trascorsi per il nostro Brian. Certo, la ricciuta capigliatura ora rivela senza trucco e senza inganno le sue 71 primavere. Ma in questo brano c'è tutta la verve e l'ispirazione del miglior May che tutti rimpiangiamo oggi, sempre più diviso fra mille progetti, dal sociale allo scientifico, che hanno tagliato via sempre più tempo alla musica. Oppure che, in base alla filosofia di pensiero, hanno compensato la calante ispirazione musicale di quello che è stato riconosciuto come uno dei compositori inglesi e mondiali più abili e di successo mai esistiti. Di sicuro, Brian è ora più che mai un tutt'uno con la chitarra auto-costruita più famosa al mondo: la sua invidiata e inconfondibile Red Special, della quale ci nutriamo da quanto siamo nati.

Un capoverso a parte lo merita il cantato. Sì, perché da troppo tempo Brian aveva ceduto alle difficoltà di un ugola sempre istintiva e mai davvero educata a fare da prima voce. Qui invece possiamo apprezzarne la morbidezza unita al graffio necessario quando è richiesta autorevolezza dal testo, scritto con l'aiuto del paroliere inglese Don Black.

Dopo il lancio del singolo sulle principali piattaforme digitali online, dovremmo avere a disposizione anche almeno un ulteriore mix, più radiofonico. Già, perché non dobbiamo dimenticare che New Horizons nasce come tema, quasi jingle esteso, della omonima missione spaziale, ma finisce per essere un brano epico che può (anzi, deve!) vivere di luce propria.

E chissà che Alan Stern non abbia davvero toccato le corde giuste, magari convincendo Brian a proseguire con l'impegno solista in quello che a mio parere ancora gli riesce meglio: fare musica.​​




​


(English version)


​​



«We explore because we are human and we want to know».



That's what the British physicist and cosmologist Stephen Hawking said not too long ago. He was one of the greatest human being ever existed, a genius who knew how to communicate with everyone in a very simple and direct way even the most complex subject. This is well known by his estate, who gave their kind permission to use those words in the brand new single by Doctor Brian May, when suggested by his Italian friend Claudia Manzoni.

And those words are the reason why I haven't let myself go to my excitement fot a new upcoming single, and I made some research about what's behind its name (both cosmic and philosophic): "Ultima Thule Mix".

What is "Ultima Thule"?

Curiosity will reward. I have discovered that somehow New Horizons has Italian origins. In fact the ancient poet Virglius (born in Mantova) was the first one to forge the modern definition of "ultima Thule": it's the land beyond the known world. Today Ultima Thule is also a planetary body orbiting the Sun, in the Kuiper belt, further away than Pluto, the last planet of Solar System (I am in good company among those who refuse to call it dwarf planet...).

"New Horizons" is both the title given by Brian May to his track and the name of NASA probe that flied-by Pluto back in 2015. On 2019 New Years Day at 6:02am (Italian time) the track is revealed to the world from Lauren NASA control center in Maryland (USA). Brian himself is there to whitness in first person this historic event, both as astrophysicist and musician... just like he uses to do everyday!. Half an hour later the New Horizons probe will fly-by Ultima Thule, the farthest cosmic body ever explored by mankind. 

How space exploration met music?

Back in the summer of 2015 Brian May attended Pluto fly-by at NASA, bein in contact with the New Horizons team thank to Alan Stern. That time he managed to make the very first stereoscopic 3D picture of Pluto, just minutes after the first standard photo arrived on Earth from the space probe. 

It ended up with Alan Stern asking Brian May to create a musical theme for this new space mission in the last month of May. And that's how this track was conceived. That's the reason why the new single is presented at the same time with the scientific event.

New Horizons is not only the brand new single from Brian. In fact it is also his first real solo release in over 20 years, since Why Don't We Try Again from the album Another World hit the shops.

"Another world" from the founding member of Queen who have in his DNA the "Queen sound". And this new track is no exception.

The very first time I had the chance to listed the song I thought it had a mix of Pink Floyd and Tangerine Dream atmosphere. I know, this may sound weird to many. But it was not just a personal feeling. There were two reasons actually: 

in first, the structure, the intro and outro are similar to Keep Talking from Pink Floyd, where Stephen Hawking speech opened and closed the track, just like New Horizons;



«For millions of years mankind lived just like the animals. Then something happened which unleashed the power of our imagination: we learned to talk. All we need to do is make sure we keep talking.»



my second reason why, is that the atmosphere created by Brian is quite much in Tangerine Dream style, well known band by the late Edgar Froese, with whom May played live back in 2011 at the very first Starmus Festival in Tenerife (and "Ultima Thule Teil 1/2" is also the name of Tangerine first single ever).


And by the way ultima Thule is also mentioned in a number of songs, many from Italian singers too: Fabrizio De Andrè (on his track Via della Povertà), Francesco Guccini (his album L'ultima Thule) and Bob Dylan (Desolation Row).


Said this, I only had to listen New Horizons once more to get that those here above were the only similarities with other music. 

Actually, New Horizons develops in a powerful crescendo made by backing vocals "a la Queen" and profusely Red Special's trademark riffs and guitar solos "a la Resurrection". Brian is also the bass player in this track. The mighty drumming is the works of John Miceli. It's some year now that May and Miceli co-operate together. They met a long time ago thanks to their mutual friend and colleague Meat Loaf. New Horizons represents a great interpretation by John Miceli, delivering smoothness and a final momentum to the track. He also arranged some additional production.

The bridge is 100% Brian May trademark! I find it very similar to some parts from Cyborg, once more a track from Another World originally written for the videogame Rise Of The Robots II. Even the drumming from Foo's Taylor Hawkins sound somehow similar to Miceli's.

Quite a lot from New Horizons speaks of Another World to me. It's like if 20 years wasn't gone at all for our guitarist. His curly head shows proudly his age now, but definitely I can hear all the best verve from the best Brian May in this new track. And that's one of those things that most of us miss today, with Doctor Bri busy between thousand different interests, less and less in the music creation. Or maybe, according to few others, it's just his way to make up with an almost vanished musical inspiration, after being widely recognized as one of the most successful British writer ever existed. For sure, Brian is now more than ever before one-soul with his handmade guitar, the Red Special, which many can't resist without.

A special chapter must be told about the vocals in New Horizons. Yes, because it's way too long since Brian abandoned the idea of being a lead singer. Sure, it's been always hard for him to face a voice never really educated to sing for long. But anyway we can appreciate here how soft and wild he can sing. And when he turns into the scientist-musician is a pleasure for our ears to hear the authority of those words, written with the help of Don Black.

We all hope to get also some other mix of New Horizons after its release through the main digital platforms, maybe more radio-oriented. Of course the track was born to be a theme for New Horizons space mission, but deserve to be widely known as the epic that it actually is.

Who knows! Probably Alan Stern has struck the right note and convinced Brian May to pursue his solo career... I mean the one that he can do the best in my opinion: making music.​​
Foto




|   www.QueenOnline.com   |   pluto.jhuapl.edu   |


â–  Edizione vinile Record Store Day 2019

​
​

Il singolo viene pubblicato in formato vinile 12" edizione limitata numerata di 4000 pezzi in occasione del Record Store Day, il 13 aprile 2019.


In foto, la copertina effettiva. Queste le tracce sui due lati del maxi-singolo:

​
─ Side One ─

New Horizons - Ultima Thule Extended Mix


─ Side Two ─

New Horizons - Ultima Thule Instrumental, written and composed by Brian May and Don Black



Edito da Duck Productions, la società che fa capo a Brian May.

Foto





|   www.recordstoreday.co.uk   |   www.brianmay.com   |



â–  Leggi anche...


​
     â€¢ Brian May, intervista su KLOS Radio al programma Jonesy Jukebox [2017]


     â€¢ Brian May: "Mi piace contraccambiare quando viaggio" [Wanderlust, 2015]


     â€¢ Brian May, intervista all'Asteroid Day [Huffington Post, 2015]


     â€¢ Brian May, intervista su Science Friction [2016]


     â€¢ â€‹Brian May "Riff Lord" ai Metal Hammer Golden Gods Awards 2015

​
​     â€¢ Asteroid Day, Brian May e la difesa del genere umano dagli asteroidi [2014]
─ @ClaudioBadger
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