Phoebe ha parlato con il pubblico del film Bohemian Rhapsody, rivelando altri preziosi dettagli su quello che potremo vedere al cinema in autunno. Segui il video incorporato mentre leggi.
Trascrizione e traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
Hanno anche tentato di girare a Garden Lodge, ma l’autorizzazione è stata negata. Ma hanno cercato qualcosa di diverso, un posto in cui poter riportare in vita alla sala giapponese di Freddie in modo fedele. Non è un film girato sul set cinematografico. Le riprese sono state realizzate in posti reali. Per cui hanno trovato questa casa fantastica negli immediati dintorni di Garden Lodge e poi hanno ri-creato tutti gli interni di questa casa per rispecchiare il luogo originale.
Nei mesi in cui sono stato coinvolto nel progetto sentivo il peso di Freddie sulle mie spalle, nel senso che la produzione mi chiedeva ogni minimo dettaglio per raccogliere tutte le informazioni sui gesti, le abitudini, il modo di pettinarsi, ecc. che Freddie aveva. Ad un certo punto gli dissi “…e poi c’è la rubrica dei compleanni…”, e loro “Quale rubrica dei compleanni? Cos’è una rubrica dei compleanni??...”. Tre giorni dopo mi presero letteralmente sotto braccetto e mi portarono a scegliere tutti gli oggetti di cui gli avevo riferito per riempire un borsone che Freddie portava con sé. Nessuno vedrà mai quello che c’è dentro [perché nel film non verrà mai aperto, ndt]. Ma questo è per dire quanto è tale il livello di dettaglio che hanno realizzato.
Per quanto concerne le riprese del film, sono stato collocato in una piccola tenda nera nei pressi del set con 5 sedie all’interno. Avete presenti quelle bellissime sedie pieghevoli da regista, come quelle che si vedono a Hollywood? Di fronte a me c’era il regista e due schermi TV sui quali veniva mostrato ciò che filmavano. Al mio fianco c’era la responsabile della sceneggiatura. Sapete come vengono realizzati i film: vengono girate più riprese della stessa scena. A quel punto si controllavano tutti i minimi errori di impostazione. Ad esempio capita che tra una ripresa e l’altra a un attore apparisse la cravatta o la camicia in condizioni leggermente diverse… Sull’altro mio lato c’era il produttore ─ Graham King ─ mentre sulla sedia successiva c’era il produttore esecutivo.
Ho trascorso tre mesi in questo modo. Il mio compito precisamente era verificare che tutto ciò che vedevo fosse corrispondente alla realtà: movimenti, comportamenti, ecc. Devo dire che il più delle volte potevo limitarmi a confermare che tutto andava bene. Questo nei casi in cui le scene mi sembravano credibili e verosimili. Alcune volte, invece, non ero convinto delle reazioni o di altro riguardo Freddie ed allora la scena andava completamente rifatta daccapo, in modo diverso. Il regista è confinato nella sceneggiatura. Il suo compito è di produrre il film nel modo migliore in base alla sceneggiatura che ha in mano. Modificare la sceneggiatura sarebbe stato qualcosa di difficilissimo. È così che funziona.
Una sera mi avvisarono che il giorno seguente avrebbero girato una determinata scena. Mi venne chiesto come si sarebbe dovuto presentare Freddie, con che atteggiamento. E, sapete, ci sono cose sul conto di Freddie che voglio tenere per me e non farle sapere a nessuno… Quindi non facevo altro che raccontagli come e cosa avrebbe fatto Freddie nella realtà allo stesso modo di come lo racconto a voi. Nonostante questo, venivo spesso interrotto dicendomi: “Ne ho saputo abbastanza! Ho capito precisamente come dovrà apparire Freddie…!”. Io ne ero sorpreso, ma lui [il regista, ndt] continuava: “È proprio così che voglio vedere in scena Freddie!”.
In un paio di occasioni sono dovuto uscire da quella tenda durante le riprese. Mi veniva un groppo alla gola e quasi... quasi... le lacrime agli occhi. Ad esempio, c’era il dettaglio secondo cui Freddie voleva le luci accese in casa la sera anche se non c’era nessuno all'interno. In quel modo sarebbe sembrata una casa viva e non solo un insieme di mattoni.
Dovete tener presente che questo film non è stato realizzato unicamente per i fan dei Queen o di Freddie. È un film con il budget di svariati milioni di Dollari. È stato realizzato per essere visto in tutto il mondo. Per renderlo accessibile a milioni di persone che non ne sanno più di tanto c’era bisogno di renderlo un'opera di intrattenimento. Ma so, e ne sono sicuro, che Bryan Singer ha fatto il massimo per renderlo il più possibile simile alla realtà. Quello che consiglio a tutti quanti è di liberare un po’ la mente ed andare a vederlo in quanto “film”, perché anche da quello che abbiamo potuto vedere dal trailer sarà un film straordinario.
Quante volte guardate un film e vi sentite realmente interessati per tutto il tempo, due ore / due ore e mezza? Quante volte iniziate a guardare l’orologio pensando “Oh! Sta andando per le lunghe! Voglio una bibita… dei popcorn…". Visto che i fatti narrati in questo film sono stati ricreati fedelmente alla realtà, sono sicuro che vi terrà attaccati con lo sguardo allo schermo per tutto il tempo. Però dovete dargli la possibilità di farlo. Come ho già detto prima, vedere questo trailer ed essere stato presente nel momento in cui tutte quelle scene venivano girate, ora per me è emozionante.
Questo è quanto da parte mia. Da adesso sono a disposizione per le vostre domande.
Tutti sapete che il film finisce con il Live Aid. Tutti sapete che Freddie non ebbe la prima diagnosi di AIDS prima dell’inizio del 1987. Ma per evitare che si pensasse che vi fosse una volontà di ripulire la storia, Freddie nel film saprà già in quel periodo di doversi curare.
Credo che nessuno di voi qui, né tantomeno io, abbiamo bisogno di vedere Freddie morire nel film. Tutti sappiamo che lui è morto. Per cui liberate la mente e non provate a riguardare le scene di continuo.
Se c’è un attore che interpreta me nel film?
Ah, no. Ripeto, dovevano mettere 45 anni di storia in due ore di film. Il mio nome viene menzionato, ma tutto si limita a questo. So che da un punto di vista oggettivo la mia presenza potrebbe sembrare importante, non che io mi reputi tanto importante…, ma quando metti nello stesso contesto la band, John Reid, Jim Beach, Mary Austin, Jim Hutton, Paul Prenter… ecco, tutte queste persone erano molto più importanti di me ai fini della storia.
Posso dirvi come mi considero io stesso all’interno di questa storia: è come se la mia presenza fosse sufficiente ad essere intesa da dietro un angolo, come un’ombra, senza che mi si veda di persona. Credo in tutta onestà che la mia presenza nella vita di Freddie sia stata percepita dal pubblico in modo molto più marcato di quanto non lo fosse nella realtà. La gente mi dice “Grazie per mantenere in vita la memoria di Freddie. Grazie per essere testimone di quello che ha fatto…”. Ma vedete, non sono io che lo faccio. Siete voi che lo permettete. È ognuno di voi che mantiene viva la memoria di Freddie. Tutto quello che posso fare io è rispondere a qualche domanda qua e là per fare in modo che sappiate qualcosa in più sul conto di Freddie.
Come dicevo prima, ci sono state tre o quattro circostanze in cui ho dovuto lasciare la tenda in cui lavoravo a causa dell’emozione. Vedete, le cose sono successe davvero, ma magari non nella sequenza esatta in cui sono state riportate nel film. Quello che posso dirvi del mio pensiero nel vedere Rami recitare è che lui si è immerso profondamente nel personaggio che ha interpretato; il personaggio di Freddie. Non è sempre tanto una questione della scena che ha interpretato, ma il come l’ha recitata. Ci sono momenti in cui Freddie è seduto a riflettere che mi hanno colpito molto.
Lo stesso è accaduto anche con John / Joe Mazzello, il John Deacon nel film… La primissima volta che lo incontrai eravamo nell’ufficio del regista. Lui era di fronte a me di spalle e stavano parlando. Avevo questa persona di spalle che ricordava tantissimo John Deacon. Avrei giurato che fosse il vero John ad essere seduto lì, perché anche il modo in cui era appoggiato alla sedia, i capelli e tutto il resto sembravano quelli di John Deacon… con quella luce che gli arrivava da dietro… Gli dovetti chiedere “Parlo con John oppure con Joe?”. Avrei immaginato di incontrare Joe Mazzello nei panni di John Deacon, ma in realtà lo interpretava talmente bene da sembrare quello vero.
Sono riusciti a trovare tanti bravi attori per questo film. Ad esempio, nel caso di Lucy [Boynton, ndt]… beh, lei è l’attrice che interpreta Mary Austin. A tratti è stato impressionante vedere riportare in vita in modo così perfetto cose che avevo vissuto personalmente nel passato. Sono stati bravissimi.
Mi chiedete delle riprese nella finta Garden Lodge.
Allora, dovete considerare che 20th Century Fox è una grandissima casa di produzione cinematografica. Hanno provato a contattare Mary per girare nella vera Garden Lodge, ma lei si è rifiutata. Dal momento che le cose sono andate così, non credo che vi fossero altri margini per provare ancora a farlo.
No, che io sappia no. Ne primi giorni di riprese c’erano Brian e Roger nei pressi del set, nelle scene del Live Aid.
Ecco, tornando al mio lavoro, nella tenda ero di fronte agli schermi che riportavano quello che veniva ripreso. C’era anche la sceneggiatrice ed aveva su uno schermo il girato e sull’altro il vero Live Aid. In questo modo potevano riprodurre tutto allo stesso identico modo, correggendo le posizioni degli attori per farle coincidere con la realtà. Perfino i cameraman erano nella posizione esatta sul palco. La stessa compagnia che aveva costruito il palcoscenico del Live Aid a Wembley ha anche realizzato il set nel film. Per cui i dettagli sono stati sempre trattati con la massima cura. Perfino il backstage di Wembley era identico nel film. Scendendo le scalette che dal palcoscenico portavano nell’area del backstage si aveva effettivamente la sensazione di essere a livello del terreno. Poi, uscendo dall’area delle riprese, ci si rendeva conto di essere a 3 metri di altezza! Addirittura le strutture che sorreggevano il backstage nel film avevano i tubi con sopra la ruggine, come quel giorno!
Per tornare alla domanda precedente, non credo che in tutta onestà vi sarebbe stato chissà quale vantaggio a girare le riprese nella vera Garden Lodge, perché oggi appare diversa da come era all’epoca in cui si ambienta il film. L’unica cosa che sarebbe stata identica sono gli spazi. Ci sarebbe stato davvero lo spazio per avere tutti quei vestiti, i costumi di scena, gli oggetti che erano a Garden Lodge. Sempre per essere onesto, credo che tutte quelle luci, quelle telecamere e le attrezzature di scena avrebbero potuto danneggiare la casa e gli arredi. Il personale ed i tecnici incaricati avrebbero saputo benissimo stare attenti a non rompere o rovinare nulla, ma posso capire perfettamente Mary se non ha preferito concedere la casa, se non ha voluto che finisse sul grande schermo.
Che fine ha fatto il braccialetto che indossavo un tempo?
Beh, il mio polso è cresciuto molto… per cui ora l’ho lasciato a casa. No, seriamente, posso raccontarvi con precisione cosa è successo: ero in giardino e un calabrone mi ha punto facendomi gonfiare il braccio a dismisura. Per questo dovetti togliere il braccialetto. In seguito mi sono effettivamente accorto che il polso era cresciuto molto in dimensioni e quindi sarebbe stato meglio non indossarlo più.
Se ho visto il risultato finale del film?
No, non ancora. Il produttore Graham King ha detto che sarà pronto un montaggio finale entro il prossimo mese, ma in ogni caso non è detto che sia quello il risultato definitivo, perché spessissimo i film vengono ritoccati in base a quelle che sono le reazioni di chi lo vede con un determinato montaggio. Ci saranno almeno due ore di film, ma il girato effettivo è molto di più. Potrebbero modificare alcune angolazioni, includere alcune scene al posto di altre… Spesso capita con tutti i film che nei primi trailer ci siano scene grandiose che però poi non arrivano alla versione definitiva al cinema. Al giorno d’oggi è possibile apportare modifiche ad un film fino all’ultimo minuto.
Come ho detto all’inizio, sono stato presente fin dalle scene in cui si vede Freddie alla St. Peter School e so che anche Kashmira [la sorella di Freddie, ndt] appare nel film, come anche il loro padre e la loro madre nel periodo in cui erano già a Londra. Il film parte fin da quel periodo e copre anche l’era degli Smile, come avete potuto vedere nel trailer. Alla fine gli Smile diventano i Queen e la storia prosegue con la band che cresce sempre di più nei suoi concerti in tutto il mondo. Ripeto, gli “storici” dei Queen potranno notare che alcune canzoni non erano state registrate ancora in un determinato momento del film… qualcuna in anticipo e qualcuna in seguito. L’obbiettivo era far sì che nel film venissero trattate quante più canzoni dei Queen era possibile. Per ottenere questo, la storia del film non è sempre allineata alla realtà delle cose. Ad esempio, c’è il caso di Fat Bottomed Girls che viene utilizzata in anticipo nel film rispetto a quando è stata effettivamente creata. Ma nel film non appare l’epoca esatta in cui Fat Bottomed Girls avrebbe dovuto collocarsi temporalmente. In ogni caso andrà bene per il film. La pellicola arriva al Live Aid, ma si salterà ad alcune importanti scene del 1987 prima che nel film arrivi il Live Aid. Per cui, come avevo già detto, la malattia di Freddie viene trattata.
No, nessuna delle persone coinvolte nel film ha potuto dire nulla sulla scelta degli attori che li avrebbero interpretati. Tutti gli attori sono stati selezionati da 20th Century Fox, perfino la persona che salirà su questo palco dopo di me ha un piccolo ritaglio nel film, ma neppure lui ha potuto dire nulla sull’attore che lo interpreta.
Non hanno badato a spese, neppure per la distribuzione. A seguire questa creatura che nasceva nel corso degli ultimi nove o dieci anni è stato di fatto Graham King. E lui era sul palco del Live Aid, sul set della prima ripresa. Io sono stato coinvolto in questo progetto da Jim Beach fin dal principio, appunto, nove o dieci … o addirittura ancora più anni fa. Originariamente avrebbe dovuto essere prodotto da Robert De Niro. Poi è subentrato Graham King ed ha seguito il progetto in tutti questi anni. Quando alla fine vennero girate le prime riprese tutti piangevano dall’emozione. Iniziare con il Live Aid è stata una scelta molto forte. Ma tutti gli attori erano all’altezza del proprio ruolo. Nel film sono stati coinvolti attori validissimi. Per quanto mi riguarda, Allen Leech [che interpreta Paul Prenter. ndt] è davvero strabiliante. In precedenza il pubblico l’avrà notato in una importante serie televisiva inglese, nella quale era il protagonista. Aidan Gillen, il John Reid nel film, c’è anche lui. È quello che nel trailer dice che sei minuti sono un’eternità… Sarebbe bello chiedergli qualcosa riguardo quella scena... Dal copione sembrerebbe che avesse qualcosa da ridire sulla canzone, ma poi c’è un’altra scena in cui è seduto in macchina e poga sulle note di Bohemian Rhapsody.
Secondo me quello che manca un po’ nel film è Freddie che sorride. Non ci sono abbastanza risate di Freddie. Però c’è tantissimo umorismo nella pellicola. Credo che sia di fondamentale importanza questo aspetto quando si tratta la storia dei Queen.
Scusate… mi sono sono dilungato troppo oltre quello che era stato chiesto !
Non so se sia stato coinvolto, ma il suo personaggio è presente nel film.
Nel film vengono trattate le relazioni personali tra i personaggi e le loro vite private?
Sì, tutte le relazioni personali sono state trattate nel film. Ad esempio c’è una scena in cui Brian presenta Mary a Freddie. Tutto questo è stato trattato nella storia.
Sì, certo. Ci sono riprese di scene straordinarie che coinvolgono il personaggio di Jim. Letteralmente prima che Freddie salga sul palco del Live Aid, ci sono lui e Jim insieme. È una scena assolutamente meravigliosa.
Tutto della vita di Freddie viene coperto nel film. I suoi amori vengono trattati, la sua sessualità… tutto. Non è una storia presa dai giornali. Non è un film concepito per scioccare le persone che lo guarderanno. È un film su una persona vera, reale; ed è così che dovete prenderlo. Non è una storia tratta dal News Of The World e neppure dal The Times. Niente di tutto questo. È la vera storia, la storia di Freddie, ma tutti voi sapete che per oltre metà della sua vita, Freddie è stato con i Queen. È per questo che tutto viene trattato nel film. I restanti membri dei Queen hanno il loro spazio nella pellicola, ma al centro c’è la storia di Freddie.
Il cambio di regista durante le riprese ha impattato sullo stile di queste ultime?
No. Vediamo… come posso spiegarvelo… ? Quando vedrete il film leggerete che il regista è Bryan Singer. È stato lui a girare l’85% delle riprese. Era il periodo di feste per il Giorno del Ringraziamento in America e sua madre non stava bene. Lui approfittò di quei giorni per tornare lì a casa sua. Chiamò e disse che non sapeva per quanto tempo sarebbe potuto restare con sua madre, dal momento che non stava bene. Chiese del tempo per stare con la propria famiglia, ma agli studios non ne furono felici. Così, quando lui era pronto a tornare, gli dissero “OK, puoi anche non tornare più”. Da quel momento il 15% del film è stato diretto da Dexter Fletcher, il quale era stato uno dei registi preso in considerazione prima che venisse scelto Bryan Singer. Dexter non ha rigirato nessuna delle scene realizzate da Bryan Singer ed aveva ben chiaro in mente quello che era già stato portato avanti fino ad allora. Ha lavorato alle riprese rimanenti del film per circa 15 giorni. Sui titoli leggerete “…un film di Bryan Singer”.
Ripeto, anche se si trattava di un film ho avuto il mio da fare per trattenere le lacrime guardando le scene che venivano girate.
Le hanno provate tutte per far sì che nel film venisse presentata una storia vera agli occhi di tutti. Non vi aspettate un documentario o una docu-fiction. Aspettatevi solamente di scoprire qualcosa in più sulla vita dei Queen.
Grazie a tutti! È sempre bello tornare qui e rivedere tutti questi volti familiari.
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